domenica 4 settembre 2022

Il Vangelo del Lunedì 5 Settembre 2022


Della 23° settimana del Tempo Ordinario.

Santa Teresa di Calcutta, fondatrice.

Prima Lettura

Togliete via il lievito vecchio. Cristo, nostra Pasqua, è stato immolato!

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi (5,1-8)

Fratelli, si sente dovunque parlare di immoralità tra voi, e di una immoralità

tale che non si riscontra neanche tra i pagani, al punto che uno convive con

la moglie di suo padre.

E voi vi gonfiate di orgoglio, piuttosto che esserne afflitti in modo che venga

escluso di mezzo a voi colui che ha compiuto un’azione simile!

Ebbene, io, assente con il corpo ma presente con lo spirito, ho già giudicato,

come se fossi presente, colui che ha compiuto tale azione.

Nel nome del Signore nostro Gesù, essendo radunati voi e il mio spirito

insieme alla potenza del Signore nostro Gesù, questo individuo venga

consegnato a Satana a rovina della carne, affinché lo spirito possa essere

salvato nel giorno del Signore.

Non è bello che voi vi vantiate.

Non sapete che un po’ di lievito fa fermentare tutta la pasta?

Togliete via il lievito vecchio, per essere pasta nuova, poiché siete àzzimi.

E infatti Cristo, nostra Pasqua, è stato immolato!

Celebriamo dunque la festa non con il lievito vecchio, né con lievito di

malizia e di perversità, ma con àzzimi di sincerità e di verità.

Parola di Dio.

Vangelo

Osservavano per vedere se guariva in giorno di sabato.

Dal Vangelo secondo Luca (6,6-11)

Un sabato Gesù entrò nella sinagoga e si mise a insegnare.

C’era là un uomo che aveva la mano destra paralizzata.

Gli scribi e i farisei lo osservavano per vedere se lo guariva in giorno di

sabato, per trovare di che accusarlo.

Ma Gesù conosceva i loro pensieri e disse all’uomo che aveva la mano

paralizzata: «Àlzati e mettiti qui in mezzo!».

Si alzò e si mise in mezzo.

Poi Gesù disse loro: «Domando a voi: in giorno di sabato, è lecito fare

del bene o fare del male, salvare una vita o sopprimerla?».

E guardandoli tutti intorno, disse all’uomo: «Tendi la tua mano!».

Egli lo fece e la sua mano fu guarita.

Ma essi, fuori di sé dalla collera, si misero a discutere tra loro su quello

che avrebbero potuto fare a Gesù.

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Spesso pensiamo che, se fossimo stati contemporanei di Gesù, tante cose

sarebbero state più semplici.

La questione, invece, non è tanto vedere il Signore fisicamente, quanto

considerare lo stato d’animo con il quale ci accostiamo a Lui.

Ne è la prova, il fatto che persino di fronte a un miracolo evidente come quello

della guarigione della mano inaridita dell’uomo, gli accusatori di Gesù reagiscono

in maniera scomposta; essi sono fuori di sé per la collera e cercano in ogni modo

di ostacolare l’opera del Maestro.

Dunque, la domanda di fondo è; con quale atteggiamento ci accostiamo a Gesù?

Se abbiamo il cuore aperto e libero, certamente Egli farà grandi cose nella nostra vita.

Ma se il nostro è un modo di fare sospettoso o addirittura ostile nei suoi

confronti, la vicinanza con Lui non ci porterà a una conversione autentica.

Perciò amici, perché il Signore possa fare grandi cose in noi, apriamo

il cuore e preghiamo.  

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il

tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a

noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai

nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto

del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.

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