Della 16° settimana del Tempo Ordinario.
San Lorenzo da
Brindisi, sacerdote e dottore della Chiesa.
Prima Lettura
Ha abbandonato me,
sorgente di acqua viva, e si è scavato cisterne piene di crepe.
Dal libro del profeta
Geremìa (2,1-3.7-8.12-13)
Mi fu rivolta questa
parola del Signore: «Va’ e grida agli orecchi di
Gerusalemme: Così dice
il Signore: Mi ricordo di te, dell’affetto della
tua giovinezza, dell’amore
al tempo del tuo fidanzamento, quando mi
seguivi nel deserto, in
terra non seminata.
Israele era sacro al
Signore, la primizia del suo raccolto; quanti osavano
mangiarne, si
rendevano colpevoli, la sventura si abbatteva su di loro.
Oracolo del Signore.
Io vi ho condotti in
una terra che è un giardino, perché ne mangiaste
i frutti e i prodotti,
ma voi, appena entrati, avete contaminato la mia
terra e avete reso una
vergogna la mia eredità.
Neppure i sacerdoti si
domandarono: “Dov’è il Signore?”.
Gli esperti nella
legge non mi hanno conosciuto, i pastori si sono ribellati
contro di me, i
profeti hanno profetato in nome di Baal e hanno seguito
idoli che non aiutano.
O cieli, siatene
esterrefatti, inorriditi e spaventati.
Oracolo del Signore.
Due sono le colpe che
ha commesso il mio popolo: ha abbandonato me,
sorgente di acqua
viva, e si è scavato cisterne, cisterne piene di crepe,
che non trattengono
l’acqua».
Parola di Dio.
Vangelo
Parte del seme
cadde sulla terra buona e diede frutto.
Dal Vangelo secondo
Matteo (13,10-17) anno pari.
In quel tempo, i
discepoli si avvicinarono a Gesù e gli dissero: «Perché a loro
parli con parabole?».
Egli rispose loro:
«Perché a voi è dato conoscere i misteri del regno dei cieli,
ma a loro non è dato.
Infatti a colui che
ha, verrà dato e sarà nell’abbondanza; ma a colui che non
ha, sarà tolto anche
quello che ha.
Per questo a loro
parlo con parabole: perché guardando non vedono, udendo
non ascoltano e non
comprendono.
Così si compie per
loro la profezia di Isaìa che dice: “Udrete, sì, ma non
comprenderete, guarderete,
sì, ma non vedrete.
Perché il cuore di
questo popolo è diventato insensibile, sono diventati duri
di orecchi e hanno
chiuso gli occhi, perché non vedano con gli occhi, non ascoltino
con gli orecchi e non
comprendano con il cuore e non si convertano e io li guarisca!”.
Beati invece i vostri
occhi perché vedono e i vostri orecchi perché ascoltano.
In verità io vi dico:
molti profeti e molti giusti hanno desiderato vedere ciò che voi
guardate, ma non lo
videro, e ascoltare ciò che voi ascoltate, ma non lo ascoltarono!».
Parola del Signore.
Meditazione personale
sul Vangelo di oggi.
Le parabole hanno un ruolo ben
preciso nella predicazione del Signore;
servono a incuriosire, a
catturare l’attenzione, ma soprattutto hanno il
compito di provocare una risposta
nel cuore di chi ascolta.
Cosa faremmo noi di fronte a
questi racconti tratti dalla quotidianità?
Come ci comporteremo al posto del
protagonista della storiella?
Era questo lo scopo delle
parabole, dunque, il Signore non ha nessuna
dottrina nascosta a cui soltanto
i privilegiati possono accedere.
Eppure, Egli dice anche che i
suoi discepoli hanno un accesso particolare alle
sue Parole; essi, infatti, hanno
il Maestro con loro che gli spiega il significato
nascosto del suo insegnamento.
Per tale motivo sono davvero
beati, perché il Signore stesso, sapienza infinita,
li porta a comprendere la verità
e la santità della sua Parola.
Questo, per loro, è evidentemente
anche una responsabilità; ricevere di più è
sottintesa anche la necessità di
portare più frutto.
E per noi?
Per noi amici, è la stessa cosa,
se abbiamo la fortuna di comprendere la Parola
del Signore e riuscire a
trasmetterla agli altri, dobbiamo portare molto frutto,
perciò, facciamoci aiutare dalla
preghiera.
Padre nostro che sei
nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo
regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo
così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti
come anche noi li rimettiamo ai
nostri debitori, e non
abbandonaci alla tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen.
Ave, o Maria, piena di
grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel
principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli.
Amen.
Buona giornata, Fausto.
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