martedì 1 novembre 2022

Il Vangelo del Mercoledì 2 Novembre 2022

 

Della 31° settimana del Tempo Ordinario.

Commemorazione di tutti i fedeli defunti.

Prima Lettura

Io so che il mio redentore è vivo.

Dal libro di Giobbe (19,1.23-27a)

Rispondendo Giobbe prese a dire:«Oh, se le mie parole si scrivessero,

se si fissassero in un libro, fossero impresse con stilo di ferro e con

piombo, per sempre s'incidessero sulla roccia!

Io so che il mio redentore è vivo e che, ultimo, si ergerà sulla polvere!

Dopo che questa mia pelle sarà strappata via, senza la mia carne, vedrò Dio.

Io lo vedrò, io stesso, i miei occhi lo contempleranno e non un altro».

Parola di Dio.

Seconda Lettura

Giustificàti nel suo sangue, saremo salvati dall'ira per mezzo di lui.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani (5,5-11)

Fratelli, la speranza non delude, perché l'amore di Dio è stato riversato nei

nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato.

Infatti, quando eravamo ancora deboli, nel tempo stabilito Cristo morì per gli empi.

Ora, a stento qualcuno è disposto a morire per un giusto; forse qualcuno

oserebbe morire per una persona buona.

Ma Dio dimostra il suo amore verso di noi nel fatto che, mentre eravamo

ancora peccatori, Cristo è morto per noi.

A maggior ragione ora, giustificàti nel suo sangue, saremo salvati dall'ira

per mezzo di lui.

Se infatti, quand'eravamo nemici, siamo stati riconciliati con Dio per mezzo

della morte del Figlio suo, molto più, ora che siamo riconciliati, saremo

salvati mediante la sua vita.

Non solo, ma ci gloriamo pure in Dio, per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo,

grazie al quale ora abbiamo ricevuto la riconciliazione.

Parola di Dio.

Vangelo

Chi crede nel Figlio ha la vita eterna; e io lo risusciterò nell'ultimo giorno.

Dal Vangelo secondo Giovanni (6,37-40) anno pari.

In quel tempo, Gesù disse alla folla: «Tutto ciò che il Padre mi dà, verrà a me:

colui che viene a me, io non lo caccerò fuori, perché sono disceso dal cielo

non per fare la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato.

E questa è la volontà di colui che mi ha mandato: che io non perda nulla

di quanto egli mi ha dato, ma che lo risusciti nell'ultimo giorno.

Questa infatti è la volontà del Padre mio: che chiunque vede il Figlio e crede

in lui abbia la vita eterna; e io lo risusciterò nell'ultimo giorno».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Dal primo istante della nostra vita, fino al momento supremo della nostra

esistenza, noi siamo nelle mani di Dio.

Questo vuol dire che Egli, come Padre amorevole, si prende cura di noi in

ogni momento del nostro pellegrinaggio terreno.

Per questo, anche se il pensiero della morte ci lascia un pò tristi, non dobbiamo

temere; se Dio si è preso cura di noi nella vita, ci abbandonerà proprio nel

momento della morte?

No amici; piuttosto, quello che dobbiamo curare, nella nostra quotidianità,

è questo rapporto di fiducioso abbandono nelle mani del nostro Dio.

Il nostro compito perciò, sarà quello di assicurarci di non cadere giù dalle

sue mani, perché sarebbero guai grossi per noi.

Gesù stesso, prima di spirare sulla croce, affidò la sua anima e la sua vita

alla cura amorevole di suo Padre.

Non ci sarà nessuna paura, al momento del nostro trapasso, se ci saremo esercitati

tutta la vita in questo continuo atto di fiducia nell’amore del Padre Celeste.

Ed allora, cosa troveremo dopo la morte?

Queste sono domande che ogni uomo si porta dentro, sin dalla notte dei tempi.

Giovanni, nell’Apocalisse, ci dice che la storia è nelle mani di Dio e che dopo

la grande tribolazione a cui la Chiesa sarà sottoposta, tutti vedranno il trionfo

dell’Agnello immolato.

Perciò, non solo la morte non è la fine, ma è piuttosto l’inizio della vita vera.

Quella vita, cioè, nella quale ognuno potrà vedere con i propri occhi il trionfo

del Redentore Risorto, sul male e sulla morte.

Questa fede ci deve rafforzare nel nostro itinerario quotidiano e ci aiuta a non

temere la morte.

Piuttosto, dobbiamo sentirla come parte integrante della nostra esistenza,

perché un giorno ci aiuterà ad aprirci la porta dell’eternità.

Nel frattempo, però, la nostra preghiera serve a far crescere tale fede e a

renderla forte per il giorno della gloria.

Ma purtroppo per noi, spesso pensiamo alla nostra morte e ci chiediamo quando

essa interverrà a porre fine alla nostra esistenza, con trepidazione e paura.

Credo, invece, che dovremo chiederci; come è la nostra vita adesso!

Infatti, il punto è che si muore come si è vissuti.

Ecco perciò, il grande problema.

Chi ha sempre cercato di vivere per Dio e per gli altri, vede la morte da un

punto di vista differente da coloro che vivono continuamente incentrati su

se stessi e sui propri bisogni.

La prima categoria di persone, vive già nella pienezza dell’amore di Dio,

e quindi la morte non fa altro che consegnare queste persone beate alla

presenza di Lui, che è l’amore per eccellenza.

Chi invece, ha vissuto all’insegna dell’egoismo e dell’amor proprio, in realtà

è già morto e non si rende conto che la morte fisica è soltanto la manifestazione

del vuoto che ha sempre vissuto nella propria esistenza.

Perciò, amici, cerchiamo di metterci in riga già da adesso chiedendo aiuto alla

preghiera, pregando anche per i nostri cari e loro ci aiuteranno.

P.S. Comunque, amici, se vi può consolare, anch’io ho un pò di paura della morte,

perché non vorrei essermi dimenticato di non aver fatto tutto quello che dovevo.  

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il

tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a

noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri

debitori, e non ci indurre in tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto

del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.

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