lunedì 21 novembre 2022

Il Vangelo del Martedì 22 Novembre 2022

 

Della 34° settimana del Tempo Ordinario.

Santa Cecilia, Vergine e martire.

Prima Lettura

È giunta l’ora di mietere, perché la messe della terra è matura.

Dal libro dell’Apocalisse di san Giovanni apostolo (14,14-19)

Io, Giovanni, vidi: ecco una nube bianca, e sulla nube stava seduto uno simile a

un Figlio d’uomo: aveva sul capo una corona d’oro e in mano una falce affilata.

Un altro angelo uscì dal tempio, gridando a gran voce a colui che era seduto

sulla nube: «Getta la tua falce e mieti; è giunta l’ora di mietere, perché la messe

della terra è matura».

Allora colui che era seduto sulla nube lanciò la sua falce sulla terra e la

terra fu mietuta.

Allora un altro angelo uscì dal tempio che è nel cielo, tenendo anch’egli

una falce affilata.

Un altro angelo, che ha potere sul fuoco, venne dall’altare e gridò a gran voce

a quello che aveva la falce affilata: «Getta la tua falce affilata e vendemmia i

grappoli della vigna della terra, perché le sue uve sono mature».

L’angelo lanciò la sua falce sulla terra, vendemmiò la vigna della terra

e rovesciò l’uva nel grande tino dell’ira di Dio.

Parola di Dio.

Vangelo

Non sarà lasciata pietra su pietra.

Dal Vangelo secondo Luca (21,5-11) anno pari.

In quel tempo, mentre alcuni parlavano del tempio, che era ornato di belle

pietre e di doni votivi, Gesù disse: «Verranno giorni nei quali, di quello

che vedete, non sarà lasciata pietra su pietra che non sarà distrutta».

Gli domandarono: «Maestro, quando dunque accadranno queste cose e quale

sarà il segno, quando esse staranno per accadere?».

Rispose: «Badate di non lasciarvi ingannare.

Molti infatti verranno nel mio nome dicendo: “Sono io”, e: “Il tempo è vicino”.

Non andate dietro a loro!

Quando sentirete di guerre e di rivoluzioni, non vi terrorizzate, perché prima

devono avvenire queste cose, ma non è subito la fine».

Poi diceva loro: «Si solleverà nazione contro nazione e regno contro regno,

e vi saranno in diversi luoghi terremoti, carestie e pestilenze; vi saranno

anche fatti terrificanti e segni grandiosi dal cielo.

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Se solo ascoltassimo quanto ci dice il Signore!

Tutte le cose sono destinate a scomparire, anche il magnifico tempio che ha

ridato lustro e gloria alla decadente Gerusalemme.

Erode il grande, con grande intuito politico, aveva dato il via ai lavori di

ampliamento nel 19 a.C. e sarà finito solo nel 62 d.C.: ottant’anni per

costruire uno spazio capace di accogliere quasi centocinquantamila persone.

E ne durerà solo dieci prima di essere raso al suolo da Tito e dall’esercito

romano giunto nella capitale per sedare la rivolta.

Quante opere d’arte, frutto dell’ingegno umano vengono distrutte

dall’idiozia umana e dalla violenza!

Quante volte nella storia la cultura e la bellezza sono spazzate via dalla

bramosia di potere degli uomini!

Ma, ci ammonisce il Signore, gli sconvolgimenti non sono il segno della

fine dei tempi.

Nessuno sa quando sarà tale fine, nemmeno il Figlio dell’uomo; ciò che

possiamo fare è non scoraggiarci e continuare a costruire il Regno di Dio

là dove viviamo, con fede e semplicità.

Davanti agli eventi drammatici degli uomini come quelli che stiamo vivendo,

siamo invitati a proclamare la salvezza che proviene da Dio e a vivere da

salvati, chiedendo aiuto alla preghiera.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il

tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a

noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai

nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto

del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.

 

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