Della 34° settimana del Tempo Ordinario.
Santi Andrea Dung
Lac e 116 compagni, Martiri Vietnamiti.
Prima Lettura
È caduta Babilònia,
la grande.
Dal libro
dell’Apocalisse di san Giovanni apostolo (18,1-2.21-23;19,1-3.9a)
Io, Giovanni, vidi un
altro angelo discendere dal cielo con grande potere,
e la terra fu
illuminata dal suo splendore.
Gridò a gran voce: «È
caduta, è caduta Babilonia la grande, ed è diventata
covo di demòni, rifugio
di ogni spirito impuro, rifugio di ogni uccello
impuro e rifugio di
ogni bestia impura e orrenda».
Un angelo possente
prese allora una pietra, grande come una macina, e la gettò
nel mare esclamando: «Con
questa violenza sarà distrutta Babilonia, la grande
città, e nessuno più
la troverà.
Il suono dei
musicisti, dei suonatori di cetra, di flauto e di tromba, non si udrà
più in te; ogni
artigiano di qualsiasi mestiere non si troverà più in te; il rumore
della macina non si
udrà più in te; la luce della lampada non brillerà più in te;
la voce dello sposo e
della sposa non si udrà più in te.
Perché i tuoi mercanti
erano i grandi della terra e tutte le nazioni dalle tue
droghe furono
sedotte».
Dopo questo, udii come
una voce potente di folla immensa nel cielo che
diceva: «Alleluia!
Salvezza, gloria e
potenza sono del nostro Dio, perché veri e giusti sono
i suoi giudizi.
Egli ha condannato la
grande prostituta che corrompeva la terra con la sua
prostituzione, vendicando
su di lei il sangue dei suoi servi!».
E per la seconda volta
dissero: «Alleluia!
Il suo fumo sale nei
secoli dei secoli!».
Allora l’angelo mi
disse: «Scrivi: Beati gli invitati al banchetto di
nozze dell’Agnello!».
Parola di Dio.
Vangelo
Gerusalemme sarà
calpestata dai pagani finché i tempi dei pagani non siano compiuti.
Dal Vangelo secondo
Luca (21,20-28) anno pari.
In quel tempo, Gesù
disse ai suoi discepoli: «Quando vedrete Gerusalemme
circondata da
eserciti, allora sappiate che la sua devastazione è vicina.
Allora coloro che si
trovano nella Giudea fuggano verso i monti, coloro che
sono dentro la città
se ne allontanino, e quelli che stanno in campagna non
tornino in città;
quelli infatti saranno giorni di vendetta, affinché tutto ciò
che è stato scritto si
compia.
In quei giorni guai
alle donne che sono incinte e a quelle che allattano,
perché vi sarà grande
calamità nel paese e ira contro questo popolo.
Cadranno a fil di
spada e saranno condotti prigionieri in tutte le nazioni;
Gerusalemme sarà
calpestata dai pagani finché i tempi dei pagani non
siano compiuti.
Vi saranno segni nel
sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia
di popoli in ansia per
il fragore del mare e dei flutti, mentre gli uomini
moriranno per la paura
e per l’attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra.
Le potenze dei cieli
infatti saranno sconvolte.
Allora vedranno il
Figlio dell’uomo venire su una nube con grande potenza e gloria.
Quando cominceranno ad
accadere queste cose, risollevatevi e alzate il capo,
perché la vostra
liberazione è vicina».
Parola del Signore.
Meditazione personale
sul Vangelo di oggi.
Ci avviciniamo agli ultimi giorni
dell’anno liturgico e nelle letture che ci
vengono proposte prevalgono le
pagine apocalittiche del vangelo di Luca.
Il linguaggio apocalittico, che
conosciamo perché ampiamente usato
dall’evangelista Giovanni, era
molto in voga al tempo di Gesù; attraverso
una serie di immagini iperboliche
e fantasiose gli autori volevano richiamare
l’attenzione del lettore per
aprirla ad una particolare visione della realtà.
Così Luca si serve di questo
linguaggio per parlare degli ultimi tempi, della
pienezza che sta per arrivare.
È straordinaria la sua visione; davanti
al caos di eventi catastrofici, di guerre,
di carestie, di instabilità
politica, Luca invita i suoi fratelli ad alzare lo sguardo.
La fine del mondo non è una
tragedia somigliante ai filmetti catastrofici del
cinema americano, ma la
manifestazione definitiva della tenerezza di Dio
sugli uomini.
Il mondo non sta precipitando nel
caos ma nella braccia di un Padre che
tutti vuole accogliere e salvare.
Con questa certezza viviamo
operativamente e fattivamente in questo mondo
senza aspettare rassegnati ma
senza farci prendere da inutili ansie.
Sappiamo bene come andranno a
finire le cose, ognuno di noi, prima o poi,
dobbiamo dire addio a questa
terra, perciò facciamoci trovare preparati
aiutandoci con la preghiera!
Padre nostro che sei
nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo
regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo
così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti
come anche noi li rimettiamo ai
nostri debitori, e non
abbandonarci alla tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen.
Ave, o Maria, piena di
grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel
principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli.
Amen.
Buona giornata, Fausto.
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