mercoledì 23 novembre 2022

Il Vangelo del Giovedì 24 Novembre 2022

 

Della 34° settimana del Tempo Ordinario.

Santi Andrea Dung Lac e 116 compagni, Martiri Vietnamiti.

Prima Lettura

È caduta Babilònia, la grande.

Dal libro dell’Apocalisse di san Giovanni apostolo (18,1-2.21-23;19,1-3.9a)

Io, Giovanni, vidi un altro angelo discendere dal cielo con grande potere,

e la terra fu illuminata dal suo splendore.

Gridò a gran voce: «È caduta, è caduta Babilonia la grande, ed è diventata

covo di demòni, rifugio di ogni spirito impuro, rifugio di ogni uccello

impuro e rifugio di ogni bestia impura e orrenda».

Un angelo possente prese allora una pietra, grande come una macina, e la gettò

nel mare esclamando: «Con questa violenza sarà distrutta Babilonia, la grande

città, e nessuno più la troverà.

Il suono dei musicisti, dei suonatori di cetra, di flauto e di tromba, non si udrà

più in te; ogni artigiano di qualsiasi mestiere non si troverà più in te; il rumore

della macina non si udrà più in te; la luce della lampada non brillerà più in te;

la voce dello sposo e della sposa non si udrà più in te.

Perché i tuoi mercanti erano i grandi della terra e tutte le nazioni dalle tue

droghe furono sedotte».

Dopo questo, udii come una voce potente di folla immensa nel cielo che

diceva: «Alleluia!

Salvezza, gloria e potenza sono del nostro Dio, perché veri e giusti sono

i suoi giudizi.

Egli ha condannato la grande prostituta che corrompeva la terra con la sua

prostituzione, vendicando su di lei il sangue dei suoi servi!».

E per la seconda volta dissero: «Alleluia!

Il suo fumo sale nei secoli dei secoli!».

Allora l’angelo mi disse: «Scrivi: Beati gli invitati al banchetto di

nozze dell’Agnello!».

Parola di Dio.

Vangelo

Gerusalemme sarà calpestata dai pagani finché i tempi dei pagani non siano compiuti.

Dal Vangelo secondo Luca (21,20-28) anno pari.

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Quando vedrete Gerusalemme

circondata da eserciti, allora sappiate che la sua devastazione è vicina.

Allora coloro che si trovano nella Giudea fuggano verso i monti, coloro che

sono dentro la città se ne allontanino, e quelli che stanno in campagna non

tornino in città; quelli infatti saranno giorni di vendetta, affinché tutto ciò

che è stato scritto si compia.

In quei giorni guai alle donne che sono incinte e a quelle che allattano,

perché vi sarà grande calamità nel paese e ira contro questo popolo.

Cadranno a fil di spada e saranno condotti prigionieri in tutte le nazioni;

Gerusalemme sarà calpestata dai pagani finché i tempi dei pagani non

siano compiuti.

Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia

di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti, mentre gli uomini

moriranno per la paura e per l’attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra.

Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte.

Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire su una nube con grande potenza e gloria.

Quando cominceranno ad accadere queste cose, risollevatevi e alzate il capo,

perché la vostra liberazione è vicina».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Ci avviciniamo agli ultimi giorni dell’anno liturgico e nelle letture che ci

vengono proposte prevalgono le pagine apocalittiche del vangelo di Luca.

Il linguaggio apocalittico, che conosciamo perché ampiamente usato

dall’evangelista Giovanni, era molto in voga al tempo di Gesù; attraverso

una serie di immagini iperboliche e fantasiose gli autori volevano richiamare

l’attenzione del lettore per aprirla ad una particolare visione della realtà.

Così Luca si serve di questo linguaggio per parlare degli ultimi tempi, della

pienezza che sta per arrivare.

È straordinaria la sua visione; davanti al caos di eventi catastrofici, di guerre,

di carestie, di instabilità politica, Luca invita i suoi fratelli ad alzare lo sguardo.

La fine del mondo non è una tragedia somigliante ai filmetti catastrofici del

cinema americano, ma la manifestazione definitiva della tenerezza di Dio

sugli uomini.

Il mondo non sta precipitando nel caos ma nella braccia di un Padre che

tutti vuole accogliere e salvare.

Con questa certezza viviamo operativamente e fattivamente in questo mondo

senza aspettare rassegnati ma senza farci prendere da inutili ansie.

Sappiamo bene come andranno a finire le cose, ognuno di noi, prima o poi,

dobbiamo dire addio a questa terra, perciò facciamoci trovare preparati

aiutandoci con la preghiera!

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il

tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a

noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai

nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto

del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.

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