Della 19° settimana del Tempo Ordinario.
San Domenico di
Guzman, Sacerdote e fondatore dei Predicatori.
Prima Lettura
Così percepii in
visione la gloria del Signore.
Dal libro del profeta
Ezechièle (1,2-5.24-28c)
Era l’anno quinto
della deportazione del re Ioiachìn, il cinque del mese:
la parola del Signore
fu rivolta al sacerdote Ezechièle, figlio di Buzì, nel
paese dei Caldèi,
lungo il fiume Chebar.
Qui fu sopra di lui la
mano del Signore.
Io guardavo, ed ecco
un vento tempestoso avanzare dal settentrione, una grande
nube e un turbinìo di
fuoco, che splendeva tutto intorno, e in mezzo si scorgeva
come un balenare di
metallo incandescente.
Al centro, una figura
composta di quattro esseri animati, di sembianza umana.
Quando essi si
muovevano, io udivo il rombo delle ali, simile al rumore di
grandi acque, come il
tuono dell’Onnipotente, come il fragore della tempesta,
come il tumulto d’un
accampamento.
Quando poi si
fermavano, ripiegavano le ali.
Ci fu un rumore al di
sopra del firmamento che era sulle loro teste.
Sopra il firmamento
che era sulle loro teste apparve qualcosa come una pietra
di zaffìro in forma di
trono e su questa specie di trono, in alto, una figura dalle
sembianze umane.
Da ciò che sembravano
i suoi fianchi in su, mi apparve splendido come metallo
incandescente e, dai
suoi fianchi in giù, mi apparve come di fuoco.
Era circondato da uno
splendore simile a quello dell’arcobaleno fra le nubi in
un giorno di pioggia.
Così percepii in
visione la gloria del Signore.
Quando la vidi, caddi
con la faccia a terra.
Parola di Dio.
Vangelo
Lo uccideranno, ma
risorgerà. I figli sono liberi dal tributo.
Dal Vangelo secondo
Matteo (17,22-27) anno pari.
In quel giorno, mentre
si trovavano insieme in Galilea, Gesù disse loro: «Il Figlio
dell’uomo sta per
essere consegnato nelle mani degli uomini e lo uccideranno,
ma il terzo giorno
risorgerà».
Ed essi furono molto
rattristati.
Quando furono giunti a
Cafàrnao, quelli che riscuotevano la tassa per il tempio
si avvicinarono a
Pietro e gli dissero: «Il vostro maestro non paga la tassa?».
Rispose: «Sì».
Mentre entrava in
casa, Gesù lo prevenne dicendo: «Che cosa ti pare, Simone?
I re della terra da
chi riscuotono le tasse e i tributi?
Dai propri figli o
dagli estranei?».
Rispose: «Dagli
estranei».
E Gesù replicò:
«Quindi i figli sono liberi.
Ma, per evitare di
scandalizzarli, va’ al mare, getta l’amo e prendi il primo
pesce che viene su,
aprigli la bocca e vi troverai una moneta d’argento.
Prendila e consegnala
loro per me e per te».
Parola del Signore.
Meditazione personale
sul Vangelo di oggi.
Il quadretto che ci viene
proposto nel brano evangelico odierno, è davvero simpatico.
Gesù è stato pienamente e
perfettamente uomo, calato nelle vicende e nelle
situazioni del suo tempo.
Egli non si è sottratto nemmeno
ai suoi doveri di cittadino, rendendosi così,
pienamente solidale con ciascuno
di noi.
Però, il Signore, mostra a Pietro
che Egli è veramente Figlio di Dio, per cui è suo
Padre, in modo davvero originale,
a fornirgli il danaro per pagare la tassa.
Cosa avrà pensato Pietro, quando,
aprendo la bocca del pesce, avrà trovato la moneta?
Il Vangelo non lo dice, ma
certamente possiamo immaginare lo stupore del pescatore.
Gesù ha voluto compiere un segno
particolare, perché il pescatore di Galilea,
non fosse sopraffatto dalla
tristezza per l’annuncio della passione che aveva
appena fatto il Signore.
Quanti piccoli grandi miracoli
Dio compie nella nostra vita per confortarci?
Riusciamo a vederli?
Non è sempre facile, amici, ma la
preghiera può aiutarci a scorgerli.
Padre nostro che sei
nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo
regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo
così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti
come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci
indurre in tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen.
Ave, o Maria, piena di
grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel principio,
ora, e sempre,
nei secoli dei secoli.
Amen.
Buona giornata, Fausto.
Nessun commento:
Posta un commento