Della 10° settimana del Tempo Ordinario.
San Barnaba,
Apostolo.
Prima lettura.
Era uomo virtuoso e
pieno di Spirito Santo e di fede.
Dagli Atti degli
Apostoli (11,21b-26;13,1-3)
In quei giorni, [in
Antiòchia], un grande numero credette e si convertì al Signore.
Questa notizia giunse
agli orecchi della Chiesa di Gerusalemme, e mandarono
Bàrnaba ad Antiòchia.
Quando questi giunse e
vide la grazia di Dio, si rallegrò ed esortava tutti a
restare, con cuore risoluto,
fedeli al Signore, da uomo virtuoso qual era e
pieno di Spirito Santo
e di fede.
E una folla
considerevole fu aggiunta al Signore.
Bàrnaba poi partì alla
volta di Tarso per cercare Saulo: lo trovò e lo condusse
ad Antiòchia.
Rimasero insieme un anno
intero in quella Chiesa e istruirono molta gente.
Ad Antiòchia per la
prima volta i discepoli furono chiamati cristiani.
C'erano nella Chiesa
di Antiòchia profeti e maestri: Bàrnaba, Simeone detto Niger,
Lucio di Cirene,
Manaèn, compagno d'infanzia di Erode il tetrarca, e Saulo.
Mentre essi stavano
celebrando il culto del Signore e digiunando, lo Spirito Santo
disse: «Riservate per
me Bàrnaba e Saulo per l'opera alla quale li ho chiamati».
Allora, dopo aver
digiunato e pregato, imposero loro le mani e li congedarono.
Parola di Dio.
Vangelo.
Gratuitamente avete
ricevuto, gratuitamente date.
Dal Vangelo secondo
Matteo (10,7-13) anno pari.
In quel tempo, disse
Gesù ai suoi apostoli: «Strada facendo, predicate, dicendo
che il regno dei cieli
è vicino.
Guarite gli infermi,
risuscitate i morti, purificate i lebbrosi, scacciate i demòni.
Gratuitamente avete
ricevuto, gratuitamente date.
Non procuratevi oro né
argento né denaro nelle vostre cinture, né sacca da viaggio,
né due tuniche, né
sandali, né bastone, perché chi lavora ha diritto al suo nutrimento.
In qualunque città o
villaggio entriate, domandate chi là sia degno e rimanetevi
finché non sarete
partiti.
Entrando nella casa,
rivolgetele il saluto.
Se quella casa ne è
degna, la vostra pace scenda su di essa; ma se non ne
è degna, la vostra
pace ritorni a voi».
Parola del Signore.
Meditazione personale
sul Vangelo di oggi.
La vita del cristiano è, per sua
natura, missionaria.
Ciascuno di noi dovrebbe essere
per gli altri una predica vivente, molto più
efficace delle parole stesse.
Il vero missionario, infatti, non
è tanto colui che sa parlare e va a evangelizzare
i popoli lontani, quanto colui
che ha capito una verità fondamentale; che può
dare veramente solo chi comprende
di aver ricevuto gratuitamente.
Quando si restituisce agli altri
l’amore e la fiducia che noi per primi abbiamo
ricevuto, si sperimenta la gioia
di testimoniare Gesù anche senza parlare.
In questa memoria dell’apostolo
Barnaba, la Chiesa ci ricorda con forza la
necessità che ognuno di noi senta
l’impegno di annunciare con la vita Gesù
e la pace che, nel suo amore, ci
ha donato, facendoci aiutare dalla preghiera.
Padre nostro che sei
nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo
regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo
così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti
come anche noi li rimettiamo ai
nostri debitori, e non
abbandonarci alla tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen.
Ave, o Maria, piena di
grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel
principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli.
Amen.
Buona giornata, Fausto.
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