Della 13° settimana del
Tempo Ordinario.
San Cirillo
d'Alessandria, vescovo e dottore della Chiesa.
Prima lettura.
Calpestano come la
polvere della terra la testa dei poveri.
Dal libro del profeta
Amos (2,6-10.13-16).
Così dice il Signore: «Per
tre misfatti d'Israele e per quattro non revocherò
il mio decreto di
condanna, perché hanno venduto il giusto per denaro e il
povero per un paio di
sandali, essi che calpestano come la polvere della terra
la testa dei poveri e
fanno deviare il cammino dei miseri, e padre e figlio
vanno dalla stessa
ragazza, profanando così il mio santo nome.
Su vesti prese come
pegno si stendono presso ogni altare e bevono il vino
confiscato come
ammenda nella casa del loro Dio.
Eppure io ho sterminato
davanti a loro l'Amorreo, la cui statura era come
quella dei cedri e la
forza come quella della quercia; ho strappato i suoi
frutti in alto e le
sue radici di sotto.
Io vi ho fatto salire
dalla terra d'Egitto e vi ho condotto per quarant'anni
nel deserto, per darvi
in possesso la terra dell'Amorreo.
Ecco, vi farò
affondare nella terra, come affonda un carro quando è
tutto carico di
covoni.
Allora nemmeno l'uomo
agile potrà più fuggire né l'uomo forte usare la sua
forza, il prode non
salverà la sua vita né l'arciere resisterà, non si salverà il
corridore né il
cavaliere salverà la sua vita.
Il più coraggioso fra
i prodi fuggirà nudo in quel giorno!».
Oracolo del Signore.
Parola di Dio.
Vangelo.
Seguimi.
Dal Vangelo secondo
Matteo (8,18-22) anno pari.
In quel tempo, vedendo
la folla attorno a sé, Gesù ordinò di passare all'altra riva.
Allora uno scriba si
avvicinò e gli disse: «Maestro, ti seguirò dovunque tu vada».
Gli rispose Gesù: «Le
volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi,
ma il Figlio dell'uomo
non ha dove posare il capo».
E un altro dei suoi
discepoli gli disse: «Signore, permettimi di andare prima
a seppellire mio
padre».
Ma Gesù gli rispose:
«Seguimi, e lascia che i morti seppelliscano i loro morti».
Parola del Signore.
Meditazione personale
sul Vangelo di oggi.
Seguire Gesù non è un fatto
scontato, legato all’entusiasmo o al desiderio
di un momento.
Esige una volontà chiara e una
comprensione profonda di cosa
quest’esperienza significhi
davvero.
Le persone che si propongono come
discepole del Signore, in questo brano,
sembrano non aver capito un
particolare fondamentale.
È anzitutto Lui che chiama,
quando vuole e chi vuole.
Inoltre, tale chiamata implica
delle condizioni che, a prima vista, possono
sembrare scomode o poco in linea
con il messaggio d’amore del Signore;
come si fa a lasciare parenti,
case e persino la propria vita?
Questo ci fa capire che quando si
decide di accogliere le proposte di Dio,
queste ci chiamano a metterci in
gioco nelle situazioni concrete.
Se essere amici di Dio non
dovesse costarci, quell’amicizia non varrebbe niente.
Certo amici, essere amici del
Signore vuol dire anche soffrire, però abbiamo
la preghiera che ci aiuta ad
essere coerenti con la nostra promessa.
Padre nostro che sei
nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo
regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo
così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti
come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci
indurre in tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen.
Ave, o Maria, piena di
grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel
principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli.
Amen.
Buona giornata, Fausto.
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