lunedì 2 maggio 2022

Il Vangelo del Martedì 3 Maggio 2022

 

Della 3° settimana del Tempo di Pasqua.

Santi Filippo e Giacomo, Apostoli.

Prima Lettura

Il Signore apparve a Giacomo, e quindi a tutti gli apostoli.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi (15,1-8a)

Vi proclamo, fratelli, il Vangelo che vi ho annunciato e che voi avete ricevuto,

nel quale restate saldi e dal quale siete salvati, se lo mantenete come

ve l'ho annunciato.

A meno che non abbiate creduto invano!

A voi infatti ho trasmesso, anzitutto, quello che anch'io ho ricevuto, cioè

che Cristo morì per i nostri peccati secondo le Scritture e che fu sepolto

e che è risorto il terzo giorno secondo le Scritture e che apparve a Cefa

e quindi ai Dodici.

In seguito apparve a più di cinquecento fratelli in una sola volta: la maggior

parte di essi vive ancora, mentre alcuni sono morti.

Inoltre apparve a Giacomo, e quindi a tutti gli apostoli.

Ultimo fra tutti apparve anche a me.

Parola di Dio.

Vangelo

Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo?

Dal Vangelo secondo Giovanni (14,6-14) anno pari.

In quel tempo, disse Gesù a Tommaso: «Io sono la via, la verità e la vita.

Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me.

Se avete conosciuto me, conoscerete anche il Padre mio: fin da ora lo

conoscete e lo avete veduto».

Gli disse Filippo: «Signore, mostraci il Padre e ci basta».

Gli rispose Gesù: «Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai

conosciuto, Filippo?

Chi ha visto me, ha visto il Padre.

Come puoi tu dire: "Mostraci il Padre"?

Non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me?

Le parole che io vi dico, non le dico da me stesso; ma il Padre,

che rimane in me, compie le sue opere.

Credete a me: io sono nel Padre e il Padre è in me.

Se non altro, credetelo per le opere stesse.

In verità, in verità io vi dico: chi crede in me, anch'egli compirà le opere che

io compio e ne compirà di più grandi di queste, perché io vado al Padre.

E qualunque cosa chiederete nel mio nome, la farò, perché il Padre sia

glorificato nel Figlio.

Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Come biasimare il povero Filippo?

A volte Gesù supera davvero il limite, spinge davvero troppo l’acceleratore!

Per un ebreo era già una rivoluzione quasi impossibile cambiare la propria

idea su Dio.

Ma i Dodici l’avevano fatto, avevano lentamente convertito il proprio cuore al

volto di Dio così come Gesù, durante i tre anni di predicazione, l’aveva raccontato.

Ora, alla fine della storia di Gesù, il desiderio di vedere il Padre, il Dio di Gesù,

è forte e crescente.

Ma Gesù compie un ulteriore salto in avanti; chi ha visto Lui ha visto il Padre.

Quindi, afferma il Maestro, non solo Egli è venuto a parlare in maniera

innovativa di Dio, non è solo un grande profeta, un uomo spirituale con una

grande intimità con Dio.

Non è solo col Padre ma del Padre, perché Lui e il Padre sono una cosa sola.

Ci vorrà ancora del tempo e molto Spirito Santo per capire l’enormità di questa

affermazione, per definire l’identità di Gesù, ma la direzione è tracciata.

Solo dopo la resurrezione i discepoli capiranno che Gesù è la presenza stessa

di Dio, che è più del Messia, è il figlio stesso di Dio.

Guardando Gesù noi già intravediamo il volto del Padre, ed allora, preghiamo.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il

tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a

noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai

nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto

del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.

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