mercoledì 18 maggio 2022

Il Vangelo del Giovedì 19 Maggio 2022

 

Della 5° settimana del Tempo di Pasqua.

San Celestino V, eremita e Papa.

Prima Lettura

Ritengo che non si debbano importunare quelli che dalle nazioni

si convertono a Dio.

Dagli Atti degli Apostoli (15,7-21)

In quei giorni, poiché era sorta una grande discussione, Pietro si alzò e disse

loro: «Fratelli, voi sapete che, già da molto tempo, Dio in mezzo a voi ha scelto

che per bocca mia le nazioni ascoltino la parola del Vangelo e vengano alla fede.

E Dio, che conosce i cuori, ha dato testimonianza in loro favore, concedendo

anche a loro lo Spirito Santo, come a noi; e non ha fatto alcuna discriminazione

tra noi e loro, purificando i loro cuori con la fede.

Ora dunque, perché tentate Dio, imponendo sul collo dei discepoli un giogo

che né i nostri padri né noi siamo stati in grado di portare?

Noi invece crediamo che per la grazia del Signore Gesù siamo salvati,

così come loro».

Tutta l'assemblea tacque e stettero ad ascoltare Bàrnaba e Paolo che riferivano

quali grandi segni e prodigi Dio aveva compiuto tra le nazioni per mezzo loro.

Quando essi ebbero finito di parlare, Giacomo prese la parola e disse: «Fratelli,

ascoltatemi.

Simone ha riferito come fin da principio Dio ha voluto scegliere dalle genti

un popolo per il suo nome.

Con questo si accordano le parole dei profeti, come sta scritto: "Dopo queste

cose ritornerò e riedificherò la tenda di Davide, che era caduta; ne riedificherò

le rovine e la rialzerò, perché cerchino il Signore anche gli altri uomini e tutte

le genti sulle quali è stato invocato il mio nome, dice il Signore, che fa queste

cose, note da sempre".

Per questo io ritengo che non si debbano importunare quelli che dalle nazioni

si convertono a Dio, ma solo che si ordini loro di astenersi dalla contaminazione

con gli idoli, dalle unioni illegittime, dagli animali soffocati e dal sangue.

Fin dai tempi antichi, infatti, Mosè ha chi lo predica in ogni città, poiché

viene letto ogni sabato nelle sinagoghe».

Parola di Dio.

Vangelo

Rimanete nel mio amore, perché la vostra gioia sia piena.

Dal Vangelo secondo Giovanni (15,9-11) anno pari.

In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Come il Padre ha amato me,

anche io ho amato voi.

Rimanete nel mio amore.

Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io

ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore.

Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Non è strano che Gesù parli di gioia poche ore prima della sua tragica morte?

Eppure, il Maestro, vuole comunicare ai suoi un insegnamento fondamentale;

quando si rimane in Dio e ci si sforza di fare la sua volontà, tutta la nostra vita

viene avvolta da una gioia che cambia definitivamente il nostro modo di vedere

la vita, le relazioni, le sofferenze e persino la morte.

È questa la gioia di Gesù; è una gioia che non può essere confusa con nessun

altro tipo di sentimento o sensazione simile; non è l’euforia o l’esaltazione, ma

è una consapevolezza profonda che nasce dal sapere, che nulla mai potrà dividerci

da Colui che ci ama infinitamente.

Gesù, del resto, sapeva che nulla avrebbe mai potuto dividerlo dal Padre

e dal suo amore; per questo, anche la sua gioia era piena e duratura.

Perciò, amici, lo può essere anche la nostra se solo lo vogliamo, non è facile,

ma la preghiera ci può dare un grande aiuto.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il

tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a

noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai

nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto

del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.

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