martedì 22 marzo 2022

Il Vangelo del Mercoledì 23 Marzo 2022

 

Della 3° settimana di Quaresima.

San Turibio di Mogrovejo, vescovo.

Prima Lettura

Osserverete le leggi e le metterete in pratica.

Dal libro del Deuteronomio (4,1.5-9)

Mosè parlò al popolo e disse: «Ora, Israele, ascolta le leggi e le norme che io

vi insegno, affinché le mettiate in pratica, perché viviate ed entriate in possesso

della terra che il Signore, Dio dei vostri padri, sta per darvi.

Vedete, io vi ho insegnato leggi e norme come il Signore, mio Dio, mi ha ordinato,

perché le mettiate in pratica nella terra in cui state per entrare per prenderne possesso.

Le osserverete dunque, e le metterete in pratica, perché quella sarà la vostra

saggezza e la vostra intelligenza agli occhi dei popoli, i quali, udendo parlare


di tutte queste leggi, diranno: "Questa grande nazione è il solo popolo saggio

e intelligente".

Infatti quale grande nazione ha gli dèi così vicini a sé, come il Signore, nostro

Dio, è vicino a noi ogni volta che lo invochiamo?

E quale grande nazione ha leggi e norme giuste come è tutta questa

legislazione che io oggi vi do?

Ma bada a te e guàrdati bene dal dimenticare le cose che i tuoi occhi hanno

visto, non ti sfuggano dal cuore per tutto il tempo della tua vita: le insegnerai

anche ai tuoi figli e ai figli dei tuoi figli».

Parola di Dio.

Vangelo

Chi insegnerà e osserverà i precetti, sarà considerato grande nel regno dei cieli.

Dal Vangelo secondo Matteo (5,17-19) anno pari.

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non crediate che io sia venuto ad

abolire la Legge o i Profeti; non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento.

In verità io vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà un

solo iota o un solo trattino della Legge, senza che tutto sia avvenuto.

Chi dunque trasgredirà uno solo di questi minimi precetti e insegnerà agli

altri a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli.

Chi invece li osserverà e li insegnerà, sarà considerato grande nel regno dei cieli».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Non è un anarchico Gesù, non vuole radere al suolo la fede da cui proviene,

non si pone in contrapposizione all’esperienza del popolo ebraico.

Non condivide la proliferazione delle norme, la cosiddetta Legge orale, che

prescrive fin nei dettagli la vita del credente, organizzandola in oltre seicento precetti.

Più volte il Signore ridicolizza certi eccessi o, meglio, fa vedere come

l’osservanza non è nulla senza lo spirito giusto.

Non è venuto a cambiare ma a portare a compimento, a lasciar fiorire e portare

frutto, a completare la legge che Dio ha donato agli uomini perché possano

conoscerlo e conoscersi.

Gesù è un rivoluzionario perché rispetta dal di dentro le norme, perché ne coglie

l’anima, perché non fa il soldatino ma l’uomo realizzato e pienamente maturo.

Anche noi possiamo vivere le norme legate alla fede riportandole alla propria

origine, al significato profondo, facendoci aiutare dalla preghiera.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il

tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a

noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai

nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto

del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.

 

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