domenica 20 marzo 2022

Il Vangelo del Lunedì 21 Marzo 2022

 

Della 3° settimana di Quaresima.

Transito di San Benedetto, nell’ordine Benedettino.

Prima Lettura

C'erano molti lebbrosi in Israele; ma nessuno di loro fu purificato,

se non Naamàn, il Siro (Cf. Lc 4,27).

Dal secondo libro dei Re (5,1-15a)

In quei giorni Naamàn, comandante dell'esercito del re di Aram, era un

personaggio autorevole presso il suo signore e stimato, perché per suo

mezzo il Signore aveva concesso la salvezza agli Aramèi.

Ma quest'uomo prode era lebbroso.

Ora bande aramèe avevano condotto via prigioniera dalla terra d'Israele una

ragazza, che era finita al servizio della moglie di Naamàn.

Lei disse alla padrona: «Oh, se il mio signore potesse presentarsi al profeta

che è a Samarìa, certo lo libererebbe dalla sua lebbra».

Naamàn andò a riferire al suo signore: «La ragazza che proviene dalla terra

d'Israele ha detto così e così».

Il re di Aram gli disse: «Va' pure, io stesso invierò una lettera al re d'Israele».

Partì dunque, prendendo con sé dieci talenti d'argento, seimila sicli d'oro e

dieci mute di abiti.

Portò la lettera al re d'Israele, nella quale si diceva: «Orbene, insieme con questa

lettera ho mandato da te Naamàn, mio ministro, perché tu lo liberi dalla sua lebbra».

Letta la lettera, il re d'Israele si stracciò le vesti dicendo: «Sono forse Dio per dare

la morte o la vita, perché costui mi ordini di liberare un uomo dalla sua lebbra?

Riconoscete e vedete che egli evidentemente cerca pretesti contro di me».

Quando Elisèo, uomo di Dio, seppe che il re d'Israele si era stracciate le

vesti, mandò a dire al re: «Perché ti sei stracciato le vesti?

Quell'uomo venga da me e saprà che c'è un profeta in Israele».

Naamàn arrivò con i suoi cavalli e con il suo carro e si fermò alla porta della

casa di Elisèo. Elisèo gli mandò un messaggero per dirgli: «Va', bàgnati sette

volte nel Giordano: il tuo corpo ti ritornerà sano e sarai purificato».

Naamàn si sdegnò e se ne andò dicendo: «Ecco, io pensavo: "Certo, verrà

fuori e, stando in piedi, invocherà il nome del Signore, suo Dio, agiterà la

sua mano verso la parte malata e toglierà la lebbra".

Forse l'Abanà e il Parpar, fiumi di Damàsco, non sono migliori di tutte le

acque d'Israele?

Non potrei bagnarmi in quelli per purificarmi?».

Si voltò e se ne partì adirato.

Gli si avvicinarono i suoi servi e gli dissero: «Padre mio, se il profeta ti

avesse ordinato una gran cosa, non l'avresti forse eseguita?

Tanto più ora che ti ha detto: "Bàgnati e sarai purificato"».

Egli allora scese e si immerse nel Giordano sette volte, secondo la parola

dell'uomo di Dio, e il suo corpo ridivenne come il corpo di un ragazzo;

egli era purificato.

Tornò con tutto il seguito dall'uomo di Dio; entrò e stette davanti a lui

dicendo: «Ecco, ora so che non c'è Dio su tutta la terra se non in Israele».

Parola di Dio.

Vangelo

Gesù come Elìa ed Elisèo è mandato non per i soli Giudei.

Dal Vangelo secondo Luca (4,24-30) anno pari.

In quel tempo, Gesù [cominciò a dire nella sinagoga a Nàzaret:] «In verità

io vi dico: nessun profeta è bene accetto nella sua patria.

Anzi, in verità io vi dico: c'erano molte vedove in Israele al tempo di Elìa,

quando il cielo fu chiuso per tre anni e sei mesi e ci fu una grande carestia

in tutto il paese; ma a nessuna di esse fu mandato Elìa, se non a una vedova

a Sarèpta di Sidóne.

C'erano molti lebbrosi in Israele al tempo del profeta Elisèo; ma nessuno

di loro fu purificato, se non Naamàn, il Siro».

All'udire queste cose, tutti nella sinagoga si riempirono di sdegno.

Si alzarono e lo cacciarono fuori della città e lo condussero fin sul ciglio del

monte, sul quale era costruita la loro città, per gettarlo giù.

Ma egli, passando in mezzo a loro, si mise in cammino.

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

È difficile pensare ad un insulto più pesante di quello che Gesù aveva detto ai

suoi concittadini.

Essi, così orgogliosi della loro appartenenza al popolo eletto, scelto da Dio

tra tutti i popoli della terra, si sentono dire che il Signore ha fatto miracoli per

i pagani proprio perché essi si sono aperti alla fede nel Dio vero.

Paradossalmente il Signore, ha trovato in loro quella fede che Egli si aspettava

di trovare nel popolo di Israele, ma invano.

La reazione è violentissima; essi tentano di eliminare Gesù, ma Egli compie un

gesto drammatico che viene sottolineato dall’evangelista Luca in tutta la sua gravità.

Egli se ne andò; c’è qualcosa di definitivo e di inappellabile in questo gesto

di Gesù, che ci dice come, di fronte al rifiuto, Egli se ne va e non torna più;

i nazàreni hanno perso l’occasione della loro vita.

Non facciamo lo stesso errore, amici, ma aiutiamoci con la preghiera per avere

una fede forte, nel Dio di Gesù.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il

tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a

noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai

nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto

del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.

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