mercoledì 9 marzo 2022

Il Vangelo del Giovedì 10 Marzo 2022

 

Della 1° settimana di Quaresima.

San Macario di Gerusalemme, vescovo.

Prima Lettura

Non ho altro soccorso fuori di te, o Signore.

Dal libro di Ester (14,1.3-5.12-14)

In quei giorni, la regina Ester cercò rifugio presso il Signore, presa da

un'angoscia mortale.

Si prostrò a terra con le sue ancelle da mattina a sera e disse: «Tu sei

benedetto, Dio di Abramo, Dio di Isacco, Dio di Giacobbe.

Vieni in aiuto a me che sono sola e non ho altro soccorso all'infuori di te,

o Signore, perché un grande pericolo mi sovrasta.

Io ho sentito dai libri dei miei antenati, Signore, che tu liberi fino all'ultimo

tutti coloro che compiono la tua volontà.

Ora, Signore, mio Dio, aiuta me che sono sola e non ho nessuno all'infuori di te.

Vieni in soccorso a me, che sono orfana, e poni sulle mie labbra una parola

opportuna davanti al leone, e rendimi gradita a lui.

Volgi il suo cuore all'odio contro chi ci combatte, a rovina sua e di quanti sono

d'accordo con lui.

Quanto a noi, liberaci dalla mano dei nostri nemici, volgi il nostro lutto in

gioia e le nostre sofferenze in salvezza».

Parola di Dio.

Vangelo

Chiunque chiede, riceve.

Dal Vangelo secondo Matteo (7,7-12) anno pari.

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Chiedete e vi sarà dato;

cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto.

Perché chiunque chiede riceve, e chi cerca trova, e a chi bussa sarà aperto.

Chi di voi, al figlio che gli chiede un pane, darà una pietra?

E se gli chiede un pesce, gli darà una serpe?

Se voi, dunque, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto

più il Padre vostro che è nei cieli darà cose buone a quelli che gliele chiedono!

Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro:

questa infatti è la Legge e i Profeti».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Il Vangelo odierno, (come d’altronde faccio anch’io ogni giorno), vuole

inculcarci innanzitutto la perseveranza nella preghiera.

Dobbiamo pregare sempre, senza stancarci mai, nella consapevolezza che tutta

la nostra vita può e deve diventare preghiera, anche quando siamo intenti a

svolgere le nostre diverse attività quotidiane.

Possiamo e dobbiamo chiedere “qualsiasi cosa” al Signore, ma non dobbiamo

mai dimenticare che Egli, sapientemente vuole darci solo “cose buone”, proprio

come farebbe un buon padre terreno, nei confronti dei propri figli.

Ma non sempre siamo in grado di chiedere cose buone, secondo la visione di

Dio e di conseguenza la sua risposta alle nostre preghiere non coincide con le

nostre richieste.

Del resto, il primo motivo della nostra preghiera è sempre quello che Gesù stesso

ci ha suggerito nel “Padre nostro”, che si compia in noi la santissima volontà di Dio.

Lo stesso Gesù, nella sua agonia nel Gestsèmani, così invoca il Padre: “Padre mio,

se è possibile, passi da me questo calice!

Però, non come voglio io, ma come vuoi Tu!”.

Quel “come vuoi Tu”, riferito a Dio, dovrebbe risuonare fiduciosamente, al termine

di ogni nostra richiesta, anche la più urgente; accompagnandola con la preghiera.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il

tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a

noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai

nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto

del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.

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