giovedì 17 febbraio 2022

Il Vangelo del Venerdì 18 Febbraio 2022

 

Della 6° settimana del Tempo Ordinario.

Santa Geltrude Comensoli.

Prima Lettura

Come il corpo senza lo spirito è morto, così anche la fede senza le opere è morta.

Dalla lettera di san Giacomo apostolo (2,14-24.26)

A che serve, fratelli miei, se uno dice di avere fede, ma non ha le opere?

Quella fede può forse salvarlo?

Se un fratello o una sorella sono senza vestiti e sprovvisti del cibo quotidiano

e uno di voi dice loro: «Andatevene in pace, riscaldatevi e saziatevi», ma non

date loro il necessario per il corpo, a che cosa serve?

Così anche la fede: se non è seguita dalle opere, in se stessa è morta.

Al contrario uno potrebbe dire: «Tu hai la fede e io ho le opere; mostrami la

tua fede senza le opere, e io con le mie opere ti mostrerò la mia fede».

Tu credi che c'è un Dio solo?

Fai bene; anche i demòni lo credono e tremano!

Insensato, vuoi capire che la fede senza le opere non ha valore?

Abramo, nostro padre, non fu forse giustificato per le sue opere, quando offrì

Isacco, suo figlio, sull'altare?

Vedi: la fede agiva insieme alle opere di lui, e per le opere la fede divenne perfetta.

E si compì la Scrittura che dice: «Abramo credette a Dio e gli fu accreditato

come giustizia», ed egli fu chiamato amico di Dio.

Vedete: l'uomo è giustificato per le opere e non soltanto per la fede. Infatti come

il corpo senza lo spirito è morto, così anche la fede senza le opere è morta.

Parola di Dio.

Vangelo

Chi perderà la propria vita per causa mia e del Vangelo, la salverà.

Dal Vangelo secondo Marco (8,34-39) anno pari.

In quel tempo, convocata la folla insieme ai suoi discepoli, Gesù disse loro: «Se

qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua.

Perché chi vuole salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria

vita per causa mia e del Vangelo, la salverà.

Infatti quale vantaggio c'è che un uomo guadagni il mondo intero e perda la

propria vita?

Che cosa potrebbe dare un uomo in cambio della propria vita?

Chi si vergognerà di me e delle mie parole davanti a questa generazione adultera

e peccatrice, anche il Figlio dell'uomo si vergognerà di lui, quando verrà nella

gloria del Padre suo con gli angeli santi».

Diceva loro: «In verità io vi dico: vi sono alcuni, qui presenti, che non morranno

prima di aver visto giungere il regno di Dio nella sua potenza».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Prendere la propria croce non piace a nessuno.

Significa accogliere nella propria vita, quel carico di sofferenza, di scomodità

e soprattutto di accettare su di noi, un piano che non sempre incontra il nostro

favore ed il nostro piacere.

Anche Gesù non amava il dolore.

Ed anche a Lui, non sarebbe piaciuto andare a morire in quel modo sulla croce!

Eppure, il Signore, sapeva che attraverso quella via, passava il suo modo di

mettere in pratica la volontà di Dio.

Certe volte ci sembra che Dio, ci chieda di fare o di accettare delle cose

disumane, e non siamo così impegnati a difenderci da essa, da non capire che

invece, proprio in quel piano, c’è la nostra salvezza e la nostra realizzazione.

Prendiamo la nostra croce con gioia, consapevoli, che quando accettiamo

di portarla con amore, è lei che porta noi verso il cielo.

Non sarà facile amici lettori, solo la preghiera ci può aiutare a riuscirci.    

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il

tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a

noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai

nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto

del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.

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