lunedì 28 febbraio 2022

Il Vangelo del Martedì 1 Marzo 2022

 

Della 8° settimana del Tempo Ordinario.

Sant' Albino di Angers, Vescovo.

Prima Lettura

I profeti preannunciavano la grazia a voi destinata; perciò restate

sobri e abbiate speranza.

Dalla prima lettera di san Pietro apostolo (1,10-16)

Carissimi, sulla salvezza indagarono e scrutarono i profeti, che preannunciavano

la grazia a voi destinata; essi cercavano di sapere quale momento o quali

circostanze indicasse lo Spirito di Cristo che era in loro, quando prediceva

le sofferenze destinate a Cristo e le glorie che le avrebbero seguite.

A loro fu rivelato che, non per se stessi, ma per voi erano servitori di quelle

cose che ora vi sono annunciate per mezzo di coloro che vi hanno portato il

Vangelo mediante lo Spirito Santo, mandato dal cielo: cose nelle quali gli

angeli desiderano fissare lo sguardo.

Perciò, cingendo i fianchi della vostra mente e restando sobri, ponete tutta la

vostra speranza in quella grazia che vi sarà data quando Gesù Cristo si manifesterà.

Come figli obbedienti, non conformatevi ai desideri di un tempo, quando

eravate nell'ignoranza, ma, come il Santo che vi ha chiamati, diventate santi

anche voi in tutta la vostra condotta.

Poiché sta scritto: «Sarete santi, perché io sono santo».

Parola di Dio.

Vangelo

Riceverete in questo tempo cento volte tanto insieme a persecuzione,

e la vita eterna nel tempo che verrà.

Dal Vangelo secondo Marco (10,28-31) anno pari.

In quel tempo, Pietro prese a dire a Gesù: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto

e ti abbiamo seguito».

Gesù gli rispose: «In verità io vi dico: non c'è nessuno che abbia lasciato casa

o fratelli o sorelle o madre o padre o figli o campi per causa mia e per causa

del Vangelo, che non riceva già ora, in questo tempo, cento volte tanto in case

e fratelli e sorelle e madri e figli e campi, insieme a persecuzioni, e la vita

eterna nel tempo che verrà.

Molti dei primi saranno ultimi e gli ultimi saranno primi».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

È dura la vita di fede, perché negarlo?

Ne è consapevole Pietro.

Passata l’euforia del primo momento, anch’egli ora sente il peso della

responsabilità, la fatica del quotidiano.

E si chiede: “Ne è valsa la pena?

Se la fede è davvero fuoco che brucia, che fa passare le notti insonni, anche

noi ci chiediamo; ne è valsa la pena?”.

Dio vuole che siamo radicalmente onesti con noi stessi, fino al punto di essere

nudi davanti alla verità.

E ci sono momenti in cui guardiamo ciò che abbiamo lasciato e, come Pietro,

diciamo; abbiamo lasciato tutto.

E Gesù ci invita a guardare la vita in maniera diversa, nuova.

A vedere i tanti fratelli e sorelle e campi e moglie e marito e figli che abbiamo

trovato seguendo il Signore.

Cento volte tanto abbiamo ricevuto, se sappiamo guardare al di là, cento volte tanto.

Oggi ritagliamoci un momento di silenzio e preghiera per guardare con gli

occhi della fede quanto abbiamo ricevuto.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il

tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a

noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai

nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto

del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.

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