venerdì 7 gennaio 2022

Il Vangelo del Sabato 8 Gennaio 2022

 

Feria propria del 8 Gennaio dopo l’Epifania.

San Massimo di Pavia.

Prima Lettura

Dio è amore.

Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo (4,7-10)

Carissimi, amiamoci gli uni gli altri, perché l'amore è da Dio: chiunque ama

è stato generato da Dio e conosce Dio.

Chi non ama non ha conosciuto Dio, perché Dio è amore.

In questo si è manifestato l'amore di Dio in noi: Dio ha mandato nel mondo

il suo Figlio unigenito, perché noi avessimo la vita per mezzo di  lui.

In questo sta l'amore: non siamo stati noi ad amare Dio, ma è lui che ha amato

noi e ha mandato il suo Figlio come vittima di espiazione per i nostri peccati.

Parola di Dio.

Vangelo

Moltiplicando i pani, Gesù si manifesta profeta.

Dal Vangelo secondo Marco (6,34-44) anno pari.

In quel tempo, sceso dalla barca, Gesù vide una grande folla, ebbe compassione

di loro, perché erano come pecore che non hanno pastore, e si mise a insegnare

loro molte cose.

Essendosi ormai fatto tardi, gli si avvicinarono i discepoli dicendo: «Il luogo

è deserto ed è ormai tardi; congedali, in modo che, andando per le campagne

e i villaggi dei dintorni, possano comprarsi da mangiare».

Ma egli rispose loro: «Voi stessi date loro da mangiare».

Gli dissero: «Dobbiamo andare a comprare duecento denari di pane e dare

loro da mangiare?».

Ma egli disse loro: «Quanti pani avete?

Andate a vedere».

Si informarono e dissero: «Cinque, e due pesci».

E ordinò loro di farli sedere tutti, a gruppi, sull'erba verde.

E sedettero, a gruppi di cento e di cinquanta.

Prese i cinque pani e i due pesci, alzò gli occhi al cielo, recitò la benedizione,

spezzò i pani e li dava ai suoi discepoli perché li distribuissero loro; e divise

i due pesci fra tutti.

Tutti mangiarono a sazietà, e dei pezzi di pane portarono via dodici ceste piene

e quanto restava dei pesci.

Quelli che avevano mangiato i pani erano cinquemila uomini.

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Ha compassione di noi, il Maestro.

Vede che siamo come pecore senza pastore, smarrite e deluse.

Quanto è vero!

Il nostro mondo, che tanto è cresciuto nel benessere e nella cura delle malattie,

nel progresso tecnologico e nelle conquiste sociali, si è dimenticato dell’essenziale.

Siamo smarriti, come negarlo?

Crollate le ideologie, delusi dai politici, assetati di verità profonda, nemmeno

dai pulpiti sentiamo più parlare con forza della verità di Dio.

Verità che non è un insieme di norme da rispettare, di contenuti da professare,

ma una persona, il Signore Gesù, che professiamo essere Dio e uomo.

E Lui, ancora, vede il nostro smarrimento e ne prova compassione.

Compassione; capisce il nostro dolore, capisce e non ci accusa.

Ma ci sprona e ci invita a condividere, a non farci assistere mentre

aspettiamo che qualcun altro trovi la soluzione.

La fame che portiamo nel cuore va affrontata con decisione, fidandoci di Lui,

mettendo ancora in gioco quello che siamo, ciò che abbiamo.

La soluzione allo sbandamento è la condivisione in Dio, la consapevolezza che

facciamo parte di un immenso progetto cui possiamo collaborare nel nostro piccolo.

L’umanità attende pastori.

Noi ne abbiamo seguito uno, l’unico, che può colmare ogni desiderio.

Raccontiamolo, amici, a tutti quelli che incontriamo e preghiamo.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il

tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a

noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai

nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto

del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.

Nessun commento:

Posta un commento