venerdì 21 gennaio 2022

Il Vangelo del Sabato 22 Gennaio 2022

 

Della 2° settimana del Tempo Ordinario.

San Vincenzo di Saragozza, Diacono e Martire.

Prima Lettura

Come sono caduti gli eroi in mezzo alla battaglia?

Dal secondo libro di Samuele (1,1-4.11-12.17.19.23-27)

In quei giorni, Davide tornò dalla strage degli Amaleciti e rimase a Siklag due giorni.

Al terzo giorno ecco arrivare un uomo dal campo di Saul con la veste stracciata

e col capo cosparso di polvere.

Appena giunto presso Davide, cadde a terra e si prostrò. Davide gli chiese: "Da

dove vieni?".

Rispose: "Sono fuggito dal campo d'Israele".

Davide gli domandò: "Come sono andate le cose? Su, dammi notizie!".

Rispose: "È successo che il popolo è fuggito nel corso della battaglia, molti del

popolo sono caduti e sono morti; anche Saul e suo figlio Giònata sono morti".

Davide afferrò le sue vesti e le stracciò; così fecero tutti gli uomini che erano con lui.

Essi alzarono lamenti, piansero e digiunarono fino a sera per Saul e Giònata, suo

figlio, per il popolo del Signore e per la casa d'Israele, perché erano caduti di spada.

Allora Davide intonò questo lamento su Saul e suo figlio Giònata: "Il tuo vanto,

Israele, sulle tue alture giace trafitto!

Come sono caduti gli eroi?

O Saul e Giònata, amabili e gentili, né in vita né in morte furono divisi;

erano più veloci delle aquile, più forti dei leoni.

Figlie d'Israele, piangete su Saul, che con delizia vi rivestiva di porpora,

che appendeva gioielli d'oro sulle vostre vesti.

Come son caduti gli eroi in mezzo alla battaglia?

Giònata, sulle tue alture trafitto!

Una grande pena ho per te, fratello mio, Giònata!

Tu mi eri molto caro; la tua amicizia era per me preziosa, più che amore di donna.

Come sono caduti gli eroi, sono perite le armi?".

Parola di Dio.

Vangelo

I suoi dicevano: «E' fuori di sé».

Dal Vangelo secondo Marco (3,20-21)

In quel tempo, Gesù entrò in una casa e di nuovo si radunò una folla,

tanto che non potevano neppure mangiare.

Allora i suoi, sentito questo, uscirono per andare a prenderlo;

dicevano infatti: "È fuori di sé".

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

È matto Gesù, siamo sinceri.

Fuori come un balcone, pazzo da legare.

Non si risparmia, dedica tutto il suo tempo all’annuncio del Regno.

Si dimentica di mangiare in un tempo in cui mangiare era privilegio di pochi.

È matto, fuori di testa perché contraddice il nostro modo di vivere,

di intendere la religione, di vedere noi stessi.

Tutti pensano, in fondo, che la vita sia una battaglia giocata all’ultimo sangue

per emergere, per affermarsi, per essere qualcuno, costi quel che costi.

Gli altri, al massimo, possono essere utilizzati, servire, aiutarci a raggiungere

i nostri obiettivi.

Gesù, invece, mette gli altri nel mezzo, le loro priorità al centro delle proprie scelte.

Proclama “beati” coloro che donano la loro vita per gli altri.

Tutti pensano che le persone religiose influenti e capaci, come Gesù, dovrebbero

fare del loro carisma l’occasione per farsi servire, per manipolare le persone,

per nascondersi dietro una patina di santità.

Gesù, invece, fa diventare servo il Maestro, proponendo se stesso come

modello di mitezza e di umiltà.

Se decidete di seguire questo folle, amici lettori, non spaventatevi se qualcuno,

prima o poi, avrà da ridire sulle vostre scelte poco condivise; fregatevene,

lo fanno tante volte anche con me, pazienza e preghiera.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il

tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a

noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai

nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto

del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.

Nessun commento:

Posta un commento