martedì 18 gennaio 2022

Il Vangelo del Mercoledì 19 Gennaio 2022

 

Della 2° settimana del Tempo Ordinario.

San Giovanni di Ravenna, vescovo.

Prima Lettura

Davide ebbe il sopravvento sul Filisteo con la fionda e con la pietra.

Dal primo libro di Samuele (17,32-33.37.40-51)

In quei giorni, Davide disse a Saul: "Nessuno si perda d'animo a causa di costui.

Il tuo servo andrà a combattere con questo Filisteo".

Saul rispose a Davide: "Tu non puoi andare contro questo Filisteo a combattere

con lui: tu sei un ragazzo e costui è uomo d'armi fin dalla sua adolescenza".

Davide aggiunse: "Il Signore che mi ha liberato dalle unghie del leone e dalle

unghie dell'orso, mi libererà anche dalle mani di questo Filisteo".

Saul rispose a Davide: "Ebbene va' e il Signore sia con te".

Davide prese in mano il suo bastone, si scelse cinque ciottoli lisci dal torrente

e li pose nella sua sacca da pastore, nella bisaccia; prese ancora in mano la

fionda e si avvicinò al Filisteo.

Il Filisteo avanzava passo passo, avvicinandosi a Davide, mentre il suo

scudiero lo precedeva.

Il Filisteo scrutava Davide e, quando lo vide bene, ne ebbe disprezzo, perché

era un ragazzo, fulvo di capelli e di bell'aspetto.

Il Filisteo disse a Davide: "Sono io forse un cane, perché tu venga a me

con un bastone?".

E quel Filisteo maledisse Davide in nome dei suoi dèi.

Poi il Filisteo disse a Davide: "Fatti avanti e darò le tue carni agli uccelli

del cielo e alle bestie selvatiche".

Davide rispose al Filisteo: "Tu vieni a me con la spada, con la lancia e con l'asta.

Io vengo a te nel nome del Signore degli eserciti, Dio delle schiere d'Israele, che

tu hai sfidato. In questo stesso giorno, il Signore ti farà cadere nelle mie mani.

Io ti abbatterò e ti staccherò la testa e getterò i cadaveri dell'esercito filisteo agli

uccelli del cielo e alle bestie selvatiche; tutta la terra saprà che vi è un Dio in Israele.

Tutta questa moltitudine saprà che il Signore non salva per mezzo della spada o

della lancia, perché del Signore è la guerra ed egli vi metterà certo nelle nostre mani".

Appena il Filisteo si mosse avvicinandosi incontro a Davide, questi corse a

prendere posizione in fretta contro il Filisteo.

Davide cacciò la mano nella sacca, ne trasse una pietra, la lanciò con la fionda

e colpì il Filisteo in fronte.

La pietra s'infisse nella fronte di lui che cadde con la faccia a terra.

Così Davide ebbe il sopravvento sul Filisteo con la fionda e con la pietra,

colpì il Filisteo e l'uccise, benché Davide non avesse spada.

Davide fece un salto e fu sopra il Filisteo, prese la sua spada, la sguainò e lo

uccise, poi con quella gli tagliò la testa.

I Filistei videro che il loro eroe era morto e si diedero alla fuga.

Parola di Dio.

Vangelo

E' lecito in giorno di sabato salvare una vita o ucciderla?

Dal Vangelo secondo Marco (3,1-6) anno pari.

In quel tempo, Gesù entrò di nuovo nella sinagoga.

Vi era lì un uomo che aveva una mano paralizzata, e stavano a vedere se lo

guariva in giorno di sabato, per accusarlo.

Egli disse all'uomo che aveva la mano paralizzata: "Àlzati, vieni qui in mezzo!".

Poi domandò loro: "È lecito in giorno di sabato fare del bene o fare del male,

salvare una vita o ucciderla?".

Ma essi tacevano.

E guardandoli tutt'intorno con indignazione, rattristato per la durezza dei loro

cuori, disse all'uomo: "Tendi la mano!".

Egli la tese e la sua mano fu guarita.

E i farisei uscirono subito con gli erodiani e tennero consiglio contro di lui

per farlo morire.

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

La fine della prima parte del Vangelo di Marco è carica di drammaticità,

è un epilogo pieno di tensione e di violenza.

I farisei hanno lungamente osservato l’opera di questo rabbino improvvisato,

hanno prima mormorato, poi obiettato, ora agiscono per fermarlo.

La differenza fra il loro modo di concepire la religione e quello di Gesù

è ben sintetizzata dal drammatico racconto di oggi; per i farisei al centro

della fede c’è il rispetto della norma.

Per Gesù, invece, in mezzo c’è l’uomo paralizzato.

Dio pone al centro della sua azione il bene degli uomini, questo è lo

straordinario messaggio della Parola di Dio.

Alcuni uomini che pensano di parlare in nome di Dio, invece, mettono al

centro lo sforzo che l’uomo fa per piacere a Dio.

La differenza è incolmabile, segna una svolta, cambia la prospettiva.

La norma slitta al secondo posto, prima c’è la felicità dell’uomo nella

pienezza di Dio.

Gesù mette al centro l’uomo che soffre, adegua la norma, sana e santa,

come il rispetto del riposo sabbatico, al caso concreto.

Dio è felice se l’uomo si ricorda di essere figlio e dedica una giornata

al riposo e alla festa.

Ma è ancora più felice se nel giorno della festa l’uomo viene restituito alla

sua integrità fisica e morale, attraverso i Sacramenti e alla preghiera!

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il

tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a

noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai

nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto

del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.

Nessun commento:

Posta un commento