Della 24° settimana del Tempo Ordinario.
San Giovanni
Crisostomo, vescovo e dottore della Chiesa.
Prima Lettura
Si facciano
preghiere per tutti gli uomini a Dio, il quale vuole che tutti
gli uomini sono
salvati.
Dalla prima lettera d
San Paolo apostolo a Timoteo (2,1-8)
Figlio mio,
raccomando, prima di tutto, che si facciano domande, suppliche,
preghiere e
ringraziamenti per tutti gli uomini, per i re e per tutti quelli che stanno
al potere, perché
possiamo condurre una vita calma e tranquilla, dignitosa
e dedicata a Dio.
Questa è cosa bella e
gradita al cospetto di Dio, nostro salvatore, il quale vuole
che tutti gli uomini
siano salvati e giungano alla conoscenza della verità.
Uno solo, infatti, è
Dio e uno solo anche il mediatore fra Dio e gli uomini, l'uomo
Cristo Gesù, che ha
dato se stesso in riscatto per tutti.
Questa testimonianza
egli l'ha data nei tempi stabiliti, e di essa io sono stato
fatto messaggero e
apostolo-dico la verità, non mentisco-, maestro dei pagani
nella fede e nella
verità.
Voglio dunque che in
ogni luogo gli uomini preghino, alzando al cielo mani
pure, senza collera e
senza contese.
Parola di Dio.
Vangelo
Neanche in Israele
ho trovato una fede così grande.
Dal Vangelo secondo
Luca (7,1-10) anno dispari.
In quel tempo, Gesù,
quando ebbe terminato di rivolgere tutte le sue parole al
popolo che stava in
ascolto, entrò in Cafàrnao.
Il servo di un
centurione era ammalato e stava per morire.
Il centurione l'aveva
molto caro.
Perciò, avendo udito
parlare di Gesù, gli mandò alcuni anziani dei Giudei
a pregarlo di venire e
di salvare il suo servo.
Costoro, giunti da
Gesù, lo supplicavano con insistenza: «Egli merita che tu gli
conceda quello che
chiede-dicevano-, perché ama il nostro popolo ed è stato lui
a costruirci la
sinagoga».
Gesù si incamminò con
loro.
Non era ormai molto
distante dalla casa, quando il centurione mandò alcuni
amici a dirgli:
«Signore, non disturbarti!
Io non sono degno che
tu entri sotto il mio tetto; per questo io stesso non mi sono
ritenuto degno di
venire da te; ma di' una parola e il mio servo sarà guarito.
Anch'io infatti sono
nella condizione di subalterno e ho dei soldati sotto di me
e dico a uno:
"Va'!", ed egli va; e a un altro: "Vieni!", ed egli viene;
e al mio
servo: "Fa'
questo!", ed egli lo fa».
All'udire questo, Gesù
lo ammirò e, volgendosi alla folla che lo seguiva,
disse: «Io vi dico che
neanche in Israele ho trovato una fede così grande!».
E gli inviati, quando
tornarono a casa, trovarono il servo guarito.
Parola del Signore.
Meditazione personale
sul Vangelo di oggi.
È tutto un gioco di cortesie il
rapporto fra il centurione e gli ebrei, e fra Gesù
e il centurione.
È un uomo buono, non solo ha
collaborato al finanziamento della sinagoga, ma
prende a cuore le sorti di un suo
subalterno, disturbando addirittura l’ospite di Pietro.
È un uomo buono e pieno di fede;
non ha bisogno della presenza del Rabbì, gli
basta una parola così come egli,
con una parola, riesce a comandare ai suoi
subalterni senza preoccuparsi di
verificare l’esecuzione dell’ordine.
Si stupisce, il Signore, sorride
alla fede cristallina di questo pagano simpatizzante
per l’ebraismo.
Com’è bello stupire il Signore
con la nostra fede!
Com’è bello pensare che Egli
possa commuoversi davanti ai nostri gesti pieni
di fiducia e di abbandono!
E com’è bello sapere che questi
gesti di fede non provengono necessariamente
dai credenti, dai devoti, ma
anche da chi, come il centurione, è ai margini
della religiosità.
Dio sa vedere la fede non solo
nei suoi figli e si sa stupire di chi, pur non avendolo
conosciuto, pur conducendo una
vita difforme dai precetti del Vangelo, pone
dei gesti di fede cristallina
come, ahimè, noi discepoli a volte non sappiamo porre.
Purtroppo è così, dobbiamo
pregare e tanto se vogliamo assomigliare al centurione.
Padre nostro che sei
nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo
regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo
così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti
come anche noi li rimettiamo ai
nostri debitori, e non
abbandonarci alla tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen.
Ave, o Maria, piena di
grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel
principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli.
Amen.
Buona giornata, Fausto.
Nessun commento:
Posta un commento