lunedì 29 marzo 2021

Il Vangelo del Martedì 30 Marzo 2021

 

Martedì della Settimana Santa.

Beato Amedeo IX di Savoia, duca, terziario francescano.

Prima lettura.

Io ti renderò luce delle nazioni, perché porti la mia salvezza fino all'estremità della terra.

Dal libro del profeta Isaìa (49,1-6)

Ascoltatemi, o isole, udite attentamente, nazioni lontane; il Signore dal seno

materno mi ha chiamato, fino dal grembo di mia madre ha pronunciato il mio nome.

Ha reso la mia bocca come spada affilata, mi ha nascosto all'ombra della sua

mano, mi ha reso freccia appuntita, mi ha riposto nella sua farètra.

Mi ha detto: «Mio servo tu sei, Israele, sul quale manifesterò la mia gloria».

Io ho risposto: «Invano ho faticato, per nulla e invano ho consumato le mie forze.

Ma, certo, il mio diritto è presso il Signore, la mia ricompensa presso il mio Dio».

Ora ha parlato il Signore, che mi ha plasmato suo servo dal seno materno per

ricondurre a lui Giacobbe e a lui riunire Israele-poiché ero stato onorato dal

Signore e Dio era stato la mia forza-, e ha detto: «È troppo poco che tu sia mio

servo per restaurare le tribù di Giacobbe e ricondurre i superstiti d'Israele.

Io ti renderò luce delle nazioni, perché porti la mia salvezza fino all'estremità

della terra».

Parola di Dio.

Vangelo.

Uno di voi mi tradirà; non canterà il gallo, prima che tu non m'abbia rinnegato tre volte.

Dal Vangelo secondo Giovanni (13, 21-33. 36-38) anno dispari.

In quel tempo, [mentre era a mensa con i suoi discepoli,] Gesù fu profondamente

turbato e dichiarò: «In verità, in verità io vi dico: uno di voi mi tradirà».

I discepoli si guardavano l'un l'altro, non sapendo bene di chi parlasse.

Ora uno dei discepoli, quello che Gesù amava, si trovava a tavola al fianco di Gesù.

Simon Pietro gli fece cenno di informarsi chi fosse quello di cui parlava.

Ed egli, chinandosi sul petto di Gesù, gli disse: «Signore, chi è?».

Rispose Gesù: «È colui per il quale intingerò il boccone e glielo darò».

E, intinto il boccone, lo prese e lo diede a Giuda, figlio di Simone Iscariòta.

Allora, dopo il boccone, Satana entrò in lui.

Gli disse dunque Gesù: «Quello che vuoi fare, fallo presto».

Nessuno dei commensali capì perché gli avesse detto questo; alcuni infatti

pensavano che, poiché Giuda teneva la cassa, Gesù gli avesse detto: «Compra

quello che ci occorre per la festa», oppure che dovesse dare qualche cosa ai poveri.

Egli, preso il boccone, subito uscì.

Ed era notte.

Quando fu uscito, Gesù disse: «Ora il Figlio dell'uomo è stato glorificato,

e Dio è stato glorificato in lui.

Se Dio è stato glorificato in lui, anche Dio lo glorificherà da parte sua e lo

glorificherà subito.

Figlioli, ancora per poco sono con voi; voi mi cercherete ma, come ho detto

ai Giudei, ora lo dico anche a voi: dove vado io, voi non potete venire».

Simon Pietro gli disse: «Signore, dove vai?».

Gli rispose Gesù: «Dove io vado, tu per ora non puoi seguirmi; mi seguirai più tardi».

Pietro disse: «Signore, perché non posso seguirti ora?

Darò la mia vita per te!».

Rispose Gesù: «Darai la tua vita per me?

In verità, in verità io ti dico: non canterà il gallo, prima che tu non m'abbia

rinnegato tre volte».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

In Giovanni il racconto della Cena è denso di stupore che si fa largo nella

drammaticità del momento.

Gesù salva Giuda dal suo tradimento e Pietro dalla sua arroganza.

Il boccone (l’eucarestia!) dato a Giuda è l’ultimo tentativo del Maestro per

manifestargli la misura del suo amore e il suo perdono.

Giuda vede in quel gesto, che è un sacramento d’amore, un gesto di sfida.

È notte profonda, nel suo cuore, buio fitto.

È perso, Giuda, certo, ma non è venuto esattamente per chi è perduto,

il Salvatore del mondo?

Pietro, invece, accentua la distanza dagli altri, si tira fuori, pensa di essere

il primo della classe.

Ingenuo ed illuso; dovrà confrontarsi con la fragilità della propria fede per

poter diventare, infine, il garante della fede dei fratelli.

E fra questi due tradimenti Gesù afferma l’incredibile; il gesto che segna

il momento più catastrofico della sua vicenda terrena diventa, per Lui,

l’occasione per manifestare lo straordinario progetto che Dio ha sul mondo,

il suo volto autentico.

In questa settimana sediamoci a meditare quanto è grande l’amore di Dio

su ciascuno di noi, ne abbiamo tanto bisogno, io per primo amici.

Nessuno è perso, agli occhi di Dio; siamo tutti oggetto della sua opera di

salvezza, per questo dobbiamo ringraziarlo con la nostra preghiera.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il

tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a

noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai

nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto

del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.

Nessun commento:

Posta un commento