martedì 14 dicembre 2021

Il Vangelo del Mercoledì 15 Dicembre 2021

 

Della 3° settimana di Avvento.

Prima Lettura

Stillate, cieli, dall'alto.

Dal libro del profeta Isaìa (45,6b-8.18.21b-25)

«Io sono il Signore, non ce n'è altri.

Io formo la luce e creo le tenebre, faccio il bene e provoco la sciagura;

io, il Signore, compio tutto questo.

Stillate, cieli, dall'alto e le nubi facciano piovere la giustizia; si apra la terra

e produca la salvezza e germogli insieme la giustizia.

Io, il Signore, ho creato tutto questo».

Poiché così dice il Signore, che ha creato i cieli, egli, il Dio che ha plasmato

e fatto la terra e l'ha resa stabile, non l'ha creata vuota, ma l'ha plasmata perché

fosse abitata: «Io sono il Signore, non ce n'è altri.

Non sono forse io, il Signore?

Fuori di me non c'è altro dio; un dio giusto e salvatore non c'è all'infuori di me.

Volgetevi a me e sarete salvi, voi tutti confini della terra, perché io sono

Dio, non ce n'è altri.

Lo giuro su me stesso, dalla mia bocca esce la giustizia, una parola che

non torna indietro: davanti a me si piegherà ogni ginocchio, per me

giurerà ogni lingua».

Si dirà: «Solo nel Signore si trovano giustizia e potenza!».

Verso di lui verranno, coperti di vergogna, quanti ardevano d'ira contro di lui.

Dal Signore otterrà giustizia e gloria tutta la stirpe d'Israele.

Parola di Dio.

Vangelo

Riferite a Giovanni ciò che avete visto e udito.

Dal Vangelo secondo Luca (7,19-23) anno pari.

In quel tempo, Giovanni chiamati due dei suoi discepoli li mandò a dire al

Signore: «Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?».

Venuti da lui, quegli uomini dissero: «Giovanni il Battista ci ha mandati da te

per domandarti: "Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?"».

In quello stesso momento Gesù guarì molti da malattie, da infermità, da spiriti

cattivi e donò la vista a molti ciechi.

Poi diede loro questa risposta: «Andate e riferite a Giovanni ciò che avete visto

e udito: i ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono

purificati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri è annunciata la buona notizia.

E beato è colui che non trova in me motivo di scandalo!».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

È talmente diverso, Dio, da ciò che immaginiamo, talmente destabilizzante la sua

presenza, originale, inattesa, che anche un profeta come Giovanni resta spiazzato.

Giovanni nasce e cresce con un’unica missione; preparare la strada al Messia,

annunciare la sua venuta, scuotere Israele perché non perda questa ultima,

definitiva chiamata. E invece.

Gesù contraddice l’idea di Messia che anche Giovanni si è fatta; non viene per

tagliare l’albero, né per gettare nel fuoco la pula, né per dividere i buoni dai cattivi.

Un malconcio Battista, dalle carceri di Macheronte, manda un proprio discepolo

a chiedere a Gesù; sei veramente tu?

Anche noi, spesso, siamo colti da questo dubbio; è davvero Gesù colui che ci

salverà o dobbiamo aspettarne un altro?

La risposta di Gesù è un invito alla fede, a spalancare lo sguardo interiore,

a riconoscere i segni della presenza di Dio nella sua vita.

Dio non è mai evidente, amici, non è mai palese, non è mai come lo vorremmo.

E solo se sappiamo aprire il nostro sguardo lo possiamo riconoscere.

Animo, cercatori di Dio, che aspettate la salvezza, non dobbiamo aspettare nessun

altro Messia, solo riconoscerlo nell’oggi che ci è donato, con l’aiuto della preghiera.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il

tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a

noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai

nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto

del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.

Nessun commento:

Posta un commento