venerdì 9 luglio 2021

Il Vangelo del Sabato 10 Luglio 2021

 

Della 14° settimana del Tempo Ordinario.

Sante Rufina e Seconda, martiri di Roma.

Prima lettura.

Dio verrà a visitarvi e vi farà uscire da questa terra.

Dal libro della Gènesi (49,29-33; 50,15-24)

In quei giorni, Giacobbe diede quest'ordine ai suoi figli: «Io sto per essere riunito

ai miei antenati: seppellitemi presso i miei padri nella caverna che è nel campo

di Efron l'Ittita, nella caverna che si trova nel campo di Macpela di fronte a Mamre,

nella terra di Canaan, quella che Abramo acquistò con il campo di Efron l'Ittita

come proprietà sepolcrale.

Là seppellirono Abramo e Sara sua moglie, là seppellirono Isacco e Rebecca sua

moglie e là seppellii Lia.

La proprietà del campo e della caverna che si trova in esso è stata acquistata dagli Ittiti».

Quando Giacobbe ebbe finito di dare questo ordine ai figli, ritrasse i piedi nel letto

e spirò, e fu riunito ai suoi antenati.

Ma i fratelli di Giuseppe cominciarono ad aver paura, dato che il loro padre era

morto, e dissero: «Chissà se Giuseppe non ci tratterà da nemici e non ci renderà

tutto il male che noi gli abbiamo fatto?».

Allora mandarono a dire a Giuseppe: «Tuo padre prima di morire ha dato quest'ordine: "Direte

a Giuseppe: Perdona il delitto dei tuoi fratelli e il loro peccato, perché ti hanno fatto del male!".

Perdona dunque il delitto dei servi del Dio di tuo padre!».

Giuseppe pianse quando gli si parlò così.

E i suoi fratelli andarono e si gettarono a terra davanti a lui e dissero: «Eccoci tuoi schiavi!».

Ma Giuseppe disse loro: «Non temete.

Tengo io forse il posto di Dio?

Se voi avevate tramato del male contro di me, Dio ha pensato di farlo servire a un

bene, per compiere quello che oggi si avvera: far vivere un popolo numeroso.

Dunque non temete, io provvederò al sostentamento per voi e per i vostri bambini».

Così li consolò parlando al loro cuore.

Giuseppe con la famiglia di suo padre abitò in Egitto; egli visse centodieci anni.

Così Giuseppe vide i figli di Èfraim fino alla terza generazione e anche i figli di

Machir, figlio di Manasse, nacquero sulle ginocchia di Giuseppe.

Poi Giuseppe disse ai fratelli: «Io sto per morire, ma Dio verrà certo a visitarvi

e vi farà uscire da questa terra, verso la terra che egli ha promesso con giuramento

ad Abramo, a Isacco e a Giacobbe».

Giuseppe fece giurare ai figli d'Israele così: «Dio verrà certo a visitarvi e allora

voi porterete via di qui le mie ossa».

Giuseppe morì all'età di centodieci anni.

Parola di Dio.

Vangelo.

Non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo.

Dal Vangelo secondo Matteo (10,24-33) anno dispari.

In quel tempo, disse Gesù ai suoi apostoli: «Un discepolo non è più grande del

maestro, né un servo è più grande del suo signore; è sufficiente per il discepolo

diventare come il suo maestro e per il servo come il suo signore.

Se hanno chiamato Beelzebùl il padrone di casa, quanto più quelli della sua famiglia!

Non abbiate dunque paura di loro, poiché nulla vi è di nascosto che non sarà

svelato né di segreto che non sarà conosciuto.

Quello che io vi dico nelle tenebre voi ditelo nella luce, e quello che ascoltate

all'orecchio voi annunciatelo dalle terrazze.

E non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno potere di

uccidere l'anima; abbiate paura piuttosto di colui che ha il potere di far perire

nella Geènna e l'anima e il corpo.

Due passeri non si vendono forse per un soldo?

Eppure nemmeno uno di essi cadrà a terra senza il volere del Padre vostro.

Perfino i capelli del vostro capo sono tutti contati.

Non abbiate dunque paura: voi valete più di molti passeri!

Perciò chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anch'io lo riconoscerò davanti

al Padre mio che è nei cieli; chi invece mi rinnegherà davanti agli uomini, anch'io

lo rinnegherò davanti al Padre mio che è nei cieli».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Quando Matteo scrive il suo vangelo, probabilmente si sta già vivendo ciò che

Gesù aveva predetto, senza grandi difficoltà profetiche vista l’aria che tirava!

Dopo la rivolta giudaica e il successivo intervento di Roma, Gerusalemme viene

distrutta e il tempio raso al suolo; la classe sacerdotale, fuggita in Galilea, raduna

le forze rimaste e inveisce contro i romani e, contro i seguaci del Nazareno.

Così, d’improvviso, quella che era considerata una costola della fede ebraica si

vede espulsa dalla sana dottrina, proprio da quella classe sacerdotale e da quei

farisei che tanto duramente erano stati contestati dalla predicazione di Gesù.

I cristiani si ritrovano ad essere “scomunicati” dalla parte ufficiale del giudaismo

e perseguitati dai romani, in quanto ebrei.

Davanti a tale doppia catastrofe, le parole del Maestro e l’invito a non avere paura

di chi può uccidere il corpo ma non l’anima, acquistano una attualità indesiderata.

Anche noi, oggi, corriamo il rischio di subire qualche pressione o qualche presa in

giro perché viviamo la fede con serietà e passione; non va di moda, oggi, essere cattolici.

Se davvero viviamo il Vangelo fino in fondo, ci può capitare di fare delle scelte

non sempre capite o condivise, pazienza, non era stato capito neanche Gesù, ma non

dobbiamo perdere la fiducia, ma chiedere aiuto alla preghiera.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il

tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a

noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai

nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto

del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.

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