mercoledì 14 luglio 2021

Il Vangelo del Giovedì 15 Luglio 2021

 

Della 15° settimana del Tempo Ordinario.

San Bonaventura, Vescovo e Dottore della Chiesa.

Prima lettura.

Io sono colui che sono! Io-Sono mi ha mandato a voi.

Dal libro dell'Èsodo (3,13-20)

In quei giorni, [udendo la voce del Signore dal mezzo del roveto,] Mosè disse

a Dio: «Ecco, io vado dagli Israeliti e dico loro: "Il Dio dei vostri padri mi

ha mandato a voi".

Mi diranno: "Qual è il suo nome?".

E io che cosa risponderò loro?».

Dio disse a Mosè: «Io sono colui che sono!».

E aggiunse: «Così dirai agli Israeliti: "Io-Sono mi ha mandato a voi"».

Dio disse ancora a Mosè: «Dirai agli Israeliti: "Il Signore, Dio dei vostri padri,

Dio di Abramo, Dio di Isacco, Dio di Giacobbe, mi ha mandato a voi".

Questo è il mio nome per sempre; questo è il titolo con cui sarò ricordato di

generazione in generazione.

Va'! Riunisci gli anziani d'Israele e dì loro: "Il Signore, Dio dei vostri padri,

Dio di Abramo, di Isacco e di Giacobbe, mi è apparso per dirmi: Sono venuto

a visitarvi e vedere ciò che viene fatto a voi in Egitto.

E ho detto: Vi farò salire dalla umiliazione dell'Egitto verso la terra del Cananeo,

dell'Ittita, dell'Amorreo, del Perizzita, dell'Eveo e del Gebuseo, verso una terra

dove scorrono latte e miele".

Essi ascolteranno la tua voce, e tu e gli anziani d'Israele andrete dal re d'Egitto

e gli direte: "Il Signore, Dio degli Ebrei, si è presentato a noi.

Ci sia permesso di andare nel deserto, a tre giorni di cammino, per fare un

sacrificio al Signore, nostro Dio".

Io so che il re d'Egitto non vi permetterà di partire, se non con l'intervento

di una mano forte.

Stenderò dunque la mano e colpirò l'Egitto con tutti i prodigi che opererò in

mezzo ad esso, dopo di che egli vi lascerà andare».

Parola di Dio.

Vangelo.

Io sono mite e umile di cuore.

Dal Vangelo secondo Matteo (11,28-30) anno dispari.

In quel tempo, Gesù disse: «Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi,

e io vi darò ristoro.

Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di

cuore, e troverete ristoro per la vostra vita.

Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Andiamo a Lui, noi che siamo affaticati ed oppressi.

Andiamo a Lui noi che portiamo dei macigni nel cuore, che non capiamo,

che non abbiamo risolto i grandi interrogativi della vita.

Andiamo a Lui noi che siamo travolti dalle disgrazie, dalla malattia, dal dolore, dopo

averli strenuamente combattuti, dopo avere cercato in ogni modo di restare a galla.

Andiamo a Lui; è il Signore l’unico e il solo che offre speranza, che realizza la

salvezza in noi.

È Lui, il Signore, che può offrire una sosta di ristoro nel difficile cammino della vita.

E impariamo da Lui ad accogliere con mitezza gli eventi e con umiltà, consapevoli,

cioè, dei limiti che la vita porta in sé, dei limiti che portiamo nel nostro cuore.

Imitare Cristo è l’obiettivo della nostra vita; imitarlo nella visione del Padre, nella

compassione verso gli uomini, verso la lucida consapevolezza di ciò che siamo

chiamati a diventare e ad essere.

Imitare Cristo significa, concretamente, conoscerlo, far diventare il Vangelo metro

di giudizio per ciò che scegliamo e che diciamo.

Nel cuore dell’estate il Signore ci propone di fare delle vacanze esclusive con Lui,

nel luogo più esclusivo che c’è; il nostro cuore, con l’aiuto della preghiera.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il

tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a

noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai

nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto

del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.

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