venerdì 25 giugno 2021

Il Vangelo del Sabato 26 Giugno 2021

 

Della 12° settimana del Tempo Ordinario.

San Vigilio, vescovo e martire.

Prima lettura.

C’è forse qualche cosa d’impossibile per il Signore?

Tornerò da te e Sara avrà un figlio.

Dal libro della Gènesi (18,1-15)

In quel tempo, il Signore apparve ad Abramo alle Querce di Mamre, mentre egli

sedeva all'ingresso della tenda nell'ora più calda del giorno.

Egli alzò gli occhi e vide che tre uomini stavano in piedi presso di lui.

Appena li vide, corse loro incontro dall'ingresso della tenda e si prostrò fino a terra,

dicendo: «Mio signore, se ho trovato grazia ai tuoi occhi, non passare oltre senza

fermarti dal tuo servo.

Si vada a prendere un po' d'acqua, lavatevi i piedi e accomodatevi sotto l'albero.

Andrò a prendere un boccone di pane e ristoratevi; dopo potrete proseguire,

perché è ben per questo che voi siete passati dal vostro servo».

Quelli dissero: «Fa' pure come hai detto».

Allora Abramo andò in fretta nella tenda, da Sara, e disse: «Presto, tre sea di fior

di farina, impastala e fanne focacce».

All'armento corse lui stesso, Abramo; prese un vitello tenero e buono e lo diede al

servo, che si affrettò a prepararlo.

Prese panna e latte fresco insieme con il vitello, che aveva preparato, e li porse loro.

Così, mentre egli stava in piedi presso di loro sotto l'albero, quelli mangiarono.

Poi gli dissero: «Dov'è Sara, tua moglie?». Rispose: «È là nella tenda».

Riprese: «Tornerò da te fra un anno a questa data e allora Sara, tua moglie, avrà un figlio».

Intanto Sara stava ad ascoltare all'ingresso della tenda, dietro di lui.

Abramo e Sara erano vecchi, avanti negli anni; era cessato a Sara ciò che avviene

regolarmente alle donne.

Allora Sara rise dentro di sé e disse: «Avvizzita come sono, dovrei provare il piacere,

mentre il mio signore è vecchio!».

Ma il Signore disse ad Abramo: «Perché Sara ha riso dicendo: "Potrò davvero partorire,

mentre sono vecchia"?

C'è forse qualche cosa d'impossibile per il Signore?

Al tempo fissato tornerò da te tra un anno e Sara avrà un figlio».

Allora Sara negò: «Non ho riso!», perché aveva paura; ma egli disse: «Sì, hai proprio riso».

Parola di Dio.

Vangelo.

Molti verranno dall’oriente e dall’occidente e sederanno a mensa

con Abramo, Isacco e Giacobbe.

Dal Vangelo secondo Matteo (8,5-17) anno dispari.

In quel tempo, entrato Gesù in Cafàrnao, gli venne incontro un centurione che lo scongiurava

e diceva: «Signore, il mio servo è in casa, a letto, paralizzato e soffre terribilmente».

Gli disse: «Verrò e lo guarirò».

Ma il centurione rispose: «Signore, io non sono degno che tu entri sotto il mio tetto,

ma di' soltanto una parola e il mio servo sarà guarito.

Pur essendo anch'io un subalterno, ho dei soldati sotto di me e dico a uno: "Va'!",

ed egli va; e a un altro: "Vieni!", ed egli viene; e al mio servo: "Fa' questo!", ed egli lo fa».

Ascoltandolo, Gesù si meravigliò e disse a quelli che lo seguivano: «In verità io vi dico,

in Israele non ho trovato nessuno con una fede così grande!

Ora io vi dico che molti verranno dall'oriente e dall'occidente e siederanno a mensa con

Abramo, Isacco e Giacobbe nel regno dei cieli, mentre i figli del regno saranno cacciati

fuori, nelle tenebre, dove sarà pianto e stridore di denti».

E Gesù disse al centurione: «Va', avvenga per te come hai creduto».

In quell'istante il suo servo fu guarito.

Entrato nella casa di Pietro, Gesù vide la suocera di lui che era a letto con la febbre.

Le toccò la mano e la febbre la lasciò; poi ella si alzò e lo serviva.

Venuta la sera, gli portarono molti indemoniati ed egli scacciò gli spiriti con la parola

e guarì tutti i malati, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta

Isaìa: "Egli ha preso le nostre infermità e si è caricato delle malattie".

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Ha compassione, il Signore.

Ha compassione per tutti coloro che incontra, accetta anche qualche favoritismo con

la suocera di Pietro, non allontana gli ammalati che lo cercano anche a notte fonda.

Gesù sa che la salute non è tutto, che più importante della salute c’è la salvezza e, lo

abbiamo visto ieri, non vuole correre il rischio di essere preso per un guaritore e un santone.

Ma, al di là e al di dentro di tutto, Gesù ha compassione e si lascia convincere. E stupire.

Gesù è stupito dalla fede del Centurione di Cafarnao, ne resta piacevolmente ammirato;

Gesù sa che la sua missione è destinata al popolo di Israele ma, con gioia, accoglie anche

questo ufficiale romano, vedendo nel suo interesse la realizzazione della profezia di Isaia.

Anche noi possiamo stupirci delle tante persone che, pur dicendosi non credenti,

compiono gesti di grande fede.

Affidiamoci al Dio di ogni compassione, stupiamolo con la nostra fede, stupiamoci

della sua presenza in mezzo a noi attraverso la testimonianza di persone che pensavamo

lontani dal Vangelo, sapendo che Egli, come profetizza Isaia, ha preso su di sé le nostre

infermità, ha assunto le nostre malattie; facendoci aiutare dalla preghiera.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il

tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a

noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai

nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto

del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.

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