venerdì 28 maggio 2021

Il Vangelo del Sabato 29 Maggio 2021

 

Della 8° settimana del Tempo Ordinario.

San Paolo VI, Papa.

Prima Lettura

Onorerò chi mi ha concesso la sapienza.

Dal libro del Siràcide (51,17-27)

Ti loderò e ti canterò, e benedirò il nome del Signore.

Quand'ero ancora giovane, prima di andare errando, ricercai assiduamente la sapienza

nella mia preghiera.

Davanti al tempio ho pregato per essa, e sino alla fine la ricercherò.

Del suo fiorire, come uva vicina a maturare, il mio cuore si rallegrò.

Il mio piede s'incamminò per la via retta, fin da giovane ho seguìto la sua traccia.

Chinai un poco l'orecchio, l'accolsi e vi trovai per me un insegnamento abbondante.

Con essa feci progresso; onorerò chi mi ha concesso la sapienza.

Ho deciso infatti di metterla in pratica, sono stato zelante nel bene e non me ne vergogno.

La mia anima si è allenata in essa, sono stato diligente nel praticare la legge.

Ho steso le mie mani verso l'alto e ho deplorato che venga ignorata.

A essa ho rivolto la mia anima e l'ho trovata nella purezza.

Parola di Dio.

Vangelo.

Con quale autorità fai queste cose?

Dal Vangelo secondo Marco (11,27-33) anno dispari.

In quel tempo, Gesù e i suoi discepoli andarono di nuovo a Gerusalemme.

E, mentre egli camminava nel tempio, vennero da lui i capi dei sacerdoti, gli scribi

e gli anziani e gli dissero: «Con quale autorità fai queste cose?

O chi ti ha dato l'autorità di farle?».

Ma Gesù disse loro: «Vi farò una sola domanda.

Se mi rispondete, vi dirò con quale autorità faccio questo.

Il battesimo di Giovanni veniva dal cielo o dagli uomini? Rispondetemi».

Essi discutevano fra loro dicendo: «Se diciamo: "Dal cielo", risponderà: "Perché

allora non gli avete creduto?". Diciamo dunque: "Dagli uomini"?».

Ma temevano la folla, perché tutti ritenevano che Giovanni fosse veramente un profeta.

Rispondendo a Gesù dissero: «Non lo sappiamo».

E Gesù disse loro: «Neanche io vi dico con quale autorità faccio queste cose».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

C’è sempre qualcuno che ha bisogno di rilasciare patentini per ogni cosa.

Anche per parlare di Dio!

Gesù non ha studiato, non è uno scriba, non è neppure un sacerdote della tribù

di Levi, non fa parte di nessuna scuola rabbinica.

Peggio; proviene dalla Galilea, regione notoriamente abitata da teste calde.

E con tutto ciò, continua ad insegnare e le folle sono affascinate dal suo modo

semplice e diretto di parlare di Dio.

Ecco allora che una delegazione composta dai responsabili religiosi dell’epoca

chiede ragione a Gesù della sua predicazione!

Con quale autorità parla di Dio?

Nessuna, ovvio.

Eccetto quella di essere egli stesso il figlio di Dio. Sottigliezze.

Gesù non cerca la rissa, ma non vuole che qualcuno si arroghi il diritto di zittirlo.

E agisce con astuzia, mettendo in difficoltà i suoi accusatori, tirando in ballo il famoso Battista.

Famoso e odiato dai sacerdoti, perché critico e aspro più del Nazareno.

Ma amato dalle folle per la sua santità e la sua coerenza.

Nemmeno Giovanni aveva il patentino, eppure ha avvicinato migliaia di persone

alla conversione.

Ecco, la trappola è tesa, i giudici sono in imbarazzo, non sanno che dire.

Sarà per un’altra volta.

E noi, nella Chiesa, non facciamo gli stessi errori.

Perché, anch’io non ho il patentino per parlare del Signore, non sono nessuno,

mi sono solo innamorato della Parola del Signore e ne scrivo per voi che perdete

il vostro tempo per venire a leggere tutti i giorni, ma ci riesco solo perché prego.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il

tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a

noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai

nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto

del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.

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