giovedì 8 aprile 2021

Il Vangelo del Venerdì 9 Aprile 2021

 

Del Venerdì fra l’Ottava di Pasqua.

Prima lettura.

In nessun altro c'è salvezza.

Dagli Atti degli Apostoli (4,1-12)

In quei giorni, Pietro e Giovanni stavano parlando al popolo, [dopo la guarigione

dello storpio,] quando sopraggiunsero i sacerdoti, il comandante delle guardie del

tempio e i sadducèi, irritati per il fatto che essi insegnavano al popolo e

annunciavano in Gesù la risurrezione dai morti.

Li arrestarono e li misero in prigione fino al giorno dopo, dato che ormai era sera.

Molti però di quelli che avevano ascoltato la parola credettero e il numero degli

uomini raggiunse circa i cinquemila.

Il giorno dopo si radunarono in Gerusalemme i loro capi, gli anziani e gli scribi,

il sommo sacerdote Anna, Càifa, Giovanni, Alessandro e quanti appartenevano

a famiglie di sommi sacerdoti.

Li fecero comparire davanti a loro e si misero a interrogarli: «Con quale potere

o in quale nome voi avete fatto questo?».

Allora Pietro, colmato di Spirito Santo, disse loro: «Capi del popolo e anziani,

visto che oggi veniamo interrogati sul beneficio recato a un uomo infermo,

e cioè per mezzo di chi egli sia stato salvato, sia noto a tutti voi e a tutto il

popolo d'Israele: nel nome di Gesù Cristo il Nazareno, che voi avete crocifisso

e che Dio ha risuscitato dai morti, costui vi sta innanzi risanato.

Questo Gesù è la pietra, che è stata scartata da voi, costruttori, e che è diventata

la pietra d'angolo. In nessun altro c'è salvezza; non vi è infatti, sotto il cielo, altro

nome dato agli uomini, nel quale è stabilito che noi siamo salvati».

Parola di Dio.

Vangelo.

Gesù si avvicinò, prese il pane e lo diede loro, e così pure il pesce.

Dal Vangelo secondo Giovanni (21,1-14) anno dispari.

In quel tempo, Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli sul mare di Tiberiade.

E si manifestò così: si trovavano insieme Simon Pietro, Tommaso detto Dìdimo,

Natanaèle di Cana di Galilea, i figli di Zebedèo e altri due discepoli.

Disse loro Simon Pietro: «Io vado a pescare».

Gli dissero: «Veniamo anche noi con te».

Allora uscirono e salirono sulla barca; ma quella notte non presero nulla.

Quando già era l'alba, Gesù stette sulla riva, ma i discepoli non si erano accorti

che era Gesù.

Gesù disse loro: «Figlioli, non avete da mangiare?».

Gli risposero: «No».

Allora egli disse loro: «Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete».

La gettarono e non riuscivano più a tirarla su per la grande quantità di pesci.

Allora quel discepolo che Gesù amava disse a Pietro: «È il Signore!».

Simon Pietro, appena udì che era il Signore, si strinse la veste attorno ai fianchi,

perché era svestito, e si gettò in mare.

Gli altri discepoli invece vennero con la barca, trascinando la rete piena di pesci:

non erano infatti lontani da terra se non un centinaio di metri.

Appena scesi a terra, videro un fuoco di brace con del pesce sopra, e del pane.

Disse loro Gesù: «Portate un po' del pesce che avete preso ora».

Allora Simon Pietro salì nella barca e trasse a terra la rete piena di

centocinquantatrè grossi pesci.

E benché fossero tanti, la rete non si spezzò.

Gesù disse loro: «Venite a mangiare».

E nessuno dei discepoli osava domandargli: «Chi sei?», perché sapevano bene

che era il Signore.

Gesù si avvicinò, prese il pane e lo diede loro, e così pure il pesce.

Era la terza volta che Gesù si manifestava ai discepoli, dopo essere risorto dai morti.

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Pietro è l’ultimo fra i discepoli a convertirsi.

C’è troppo dolore nel suo cuore, è troppo fallimentare il suo percorso.

Il fatto di avere rinnegato Gesù davanti ad una serva lo ha gettato nello sconforto

più assoluto, Gesù è risorto, certo, ma non per lui.

Torna a pescare, riprendendo quelle reti che tre anni prima aveva lasciato per

iniziare la folle avventura col Signore.

Gli amici di sempre lo seguono, stanno con lui per incoraggiarlo e sostenerlo.

Ma, come spesso accade, al danno si aggiunge la beffa; non pesca nulla durante

la notte e l’umore di tutti, ora, è nero.

Ma alla fine di ogni notte infruttuosa il Signore ci aspetta, come aspetta Pietro.

Quando tocchiamo il fondo, il Signore è lì che ci aspetta per farci risorgere.

Chiede informazioni l’importuno curioso, i discepoli rispondono appena; poi, accade.

La frase, quella frase sentita tre anni prima, nello stesso luogo; prendete il largo.

Si guardano, ora, stupiti, silenziosi.

Prendono il largo, le reti si gonfiano di pesci.

Un nuovo segno, il segno di una pesca fruttuosa, un segno che indica una realtà

inattesa; è Lui, è il Signore.

Venuto apposta per Pietro e per noi, per tirarci fuori dal baratro in cui siamo caduti.

Perciò preghiamo, per ringraziare il Signore per il suo aiuto.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il

tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a

noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai

nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto

del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.

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