domenica 25 aprile 2021

Il Vangelo del Lunedì 26 Aprile 2021

 

Della 4° settimana del Tempo di Pasqua.

Prima Lettura

Dio ha concesso anche ai pagani che si convertano perché abbiano la vita.

Dagli Atti degli Apostoli (11,1-18)

In quei giorni, gli apostoli e i fratelli che stavano in Giudea vennero a sapere che

anche i pagani avevano accolto la parola di Dio.

E, quando Pietro salì a Gerusalemme, i fedeli circoncisi lo rimproveravano dicendo: «Sei

entrato in casa di uomini non circoncisi e hai mangiato insieme con loro!».

Allora Pietro cominciò a raccontare loro, con ordine, dicendo: «Mi trovavo in preghiera

nella città di Giaffa e in estasi ebbi una visione: un oggetto che scendeva dal cielo, simile

a una grande tovaglia, calata per i quattro capi, e che giunse fino a me.

Fissandola con attenzione, osservai e vidi in essa quadrupedi della terra, fiere,

rettili e uccelli del cielo.

Sentii anche una voce che mi diceva: "Coraggio, Pietro, uccidi e mangia!".

Io dissi: "Non sia mai, Signore, perché nulla di profano o di impuro è mai

entrato nella mia bocca".

Nuovamente la voce dal cielo riprese: "Ciò che Dio ha purificato, tu non chiamarlo profano".

Questo accadde per tre volte e poi tutto fu tirato su di nuovo nel cielo.

Ed ecco, in quell'istante, tre uomini si presentarono alla casa dove eravamo, mandati

da Cesarèa a cercarmi.

Lo Spirito mi disse di andare con loro senza esitare.

Vennero con me anche questi sei fratelli ed entrammo in casa di quell'uomo.

Egli ci raccontò come avesse visto l'angelo presentarsi in casa sua e dirgli: "Manda

qualcuno a Giaffa e fa' venire Simone, detto Pietro; egli ti dirà cose per le quali

sarai salvato tu con tutta la tua famiglia".

Avevo appena cominciato a parlare quando lo Spirito Santo discese su di loro,

come in principio era disceso su di noi.

Mi ricordai allora di quella parola del Signore che diceva: "Giovanni battezzò con

acqua, voi invece sarete battezzati in Spirito Santo".

Se dunque Dio ha dato a loro lo stesso dono che ha dato a noi, per aver creduto

nel Signore Gesù Cristo, chi ero io per porre impedimento a Dio?».

All'udire questo si calmarono e cominciarono a glorificare Dio dicendo: «Dunque

anche ai pagani Dio ha concesso che si convertano perché abbiano la vita!».

Parola di Dio.

Vangelo

Io sono la porta delle pecore.

Dal Vangelo secondo Giovanni (10,1-10) anno dispari.

In quel tempo, disse Gesù: «In verità, in verità io vi dico: chi non entra nel recinto

delle pecore dalla porta, ma vi sale da un'altra parte, è un ladro e un brigante.

Chi invece entra dalla porta, è il pastore delle pecore.

Il guardiano gli apre e le pecore ascoltano la sua voce: egli chiama le sue pecore,

ciascuna per nome, e le conduce fuori.

E quando ha spinto fuori tutte le sue pecore, cammina davanti a esse, e le pecore

lo seguono perché conoscono la sua voce.

Un estraneo invece non lo seguiranno, ma fuggiranno via da lui, perché non conoscono

la voce degli estranei».

Gesù disse loro questa similitudine, ma essi non capirono di che cosa parlava loro.

Allora Gesù disse loro di nuovo: «In verità, in verità io vi dico: io sono la porta delle pecore.

Tutti coloro che sono venuti prima di me, sono ladri e briganti; ma le pecore non li hanno ascoltati.

Io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarà salvato; entrerà e uscirà e troverà pascolo.

Il ladro non viene se non per rubare, uccidere e distruggere; io sono venuto perché abbiano

la vita a l'abbiano in abbondanza».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Il recinto serve a proteggere le pecore dall’assalto dei lupi e degli animali rapaci.

Ma il recinto può diventare una gabbia, una costrizione insopportabile.

E Israele è finito prigioniero in quel recinto di prescrizione rituali e di leggi

religiose che hanno soffocato la libertà del popolo.

I mercenari, i sacerdoti del ricostruito tempio, i dottori della Legge, trattano male

le pecore, le tengono prigioniere, non vogliono farle crescere ma le soffocano con

la loro religiosità opprimente e claustrofobica.

A volte anche noi, oggi, siamo oppressi nel recinto delle nuove prescrizioni religiose.

E Gesù ci libera, ci riporta alla verità.

Solo passando attraverso di Lui possiamo riappropriarci della vera fede, solo

allontanando dal nostro cuore la triste idea di Dio che a volte ci facciamo possiamo

recuperare il vero volto di un Dio pastore buono e bello, che ha a cuore le sue

pecore, che le conosce per nome, che le chiama ad una ad una.

Tutti abbiamo dei pastori nella vita; il nostro orgoglio, quello che pensa la

gente, i nostri appetiti che ci portano ad essere schiavi.

Scegliamo il pastore giusto, amici, il Dio di Gesù, l’unico che ci conduce sui

pascoli erbosi della vita eterna, facendoci aiutare dalla preghiera.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il

tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a

noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai

nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto

del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.

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