Della 5° settimana di Quaresima.
Santa Caterina di
Svezia, religiosa.
Prima lettura.
Dio ha mandato il
suo angelo e ha liberato i suoi servi.
Dal libro del profeta
Daniele (3,14-20.46-50.91-92.95)
In quei giorni il re
Nabucodònosor disse: «È vero, Sadrac, Mesac e Abdènego,
che voi non servite i
miei dèi e non adorate la statua d'oro che io ho fatto erigere?
Ora se voi, quando
udrete il suono del corno, del flauto, della cetra, dell'arpa,
del salterio, della
zampogna e di ogni specie di strumenti musicali, sarete pronti
a prostrarvi e adorare
la statua che io ho fatto, bene; altrimenti, in quel medesimo
istante, sarete
gettati in mezzo a una fornace di fuoco ardente.
Quale dio vi potrà
liberare dalla mia mano?».
Ma Sadrac, Mesac e
Abdènego risposero al re Nabucodònosor: «Noi non abbiamo
bisogno di darti
alcuna risposta in proposito; sappi però che il nostro Dio, che
serviamo, può
liberarci dalla fornace di fuoco ardente e dalla tua mano, o re.
Ma anche se non ci
liberasse, sappi, o re, che noi non serviremo mai i tuoi dèi
e non adoreremo la
statua d'oro che tu hai eretto».
Allora Nabucodònosor
fu pieno d'ira e il suo aspetto si alterò nei confronti di
Sadrac, Mesac e
Abdènego, e ordinò che si aumentasse il fuoco della fornace
sette volte più del
solito.
Poi, ad alcuni uomini
fra i più forti del suo esercito, comandò di legare Sadrac,
Mesac e Abdènego e
gettarli nella fornace di fuoco ardente.
I servi del re, che li
avevano gettati dentro, non cessarono di aumentare il fuoco
nella fornace, con
bitume, stoppa, pece e sarmenti.
La fiamma si alzava
quarantanove cùbiti sopra la fornace e uscendo bruciò
quei Caldèi che si
trovavano vicino alla fornace.
Ma l'angelo del
Signore, che era sceso con Azarìa e con i suoi compagni nella
fornace, allontanò da
loro la fiamma del fuoco della fornace e rese l'interno
della fornace come se
vi soffiasse dentro un vento pieno di rugiada.
Così il fuoco non li
toccò affatto, non fece loro alcun male, non diede loro
alcuna molestia.
Allora il re
Nabucodònosor rimase stupito e alzatosi in fretta si rivolse ai suoi
ministri: «Non abbiamo
noi gettato tre uomini legati in mezzo al fuoco?».
«Certo, o re»,
risposero.
Egli soggiunse: «Ecco,
io vedo quattro uomini sciolti, i quali camminano in mezzo al
fuoco, senza subirne
alcun danno; anzi il quarto è simile nell'aspetto a un figlio di dèi».
Nabucodònosor prese a
dire: «Benedetto il Dio di Sadrac, Mesac e Abdènego,
il quale ha mandato il
suo angelo e ha liberato i servi che hanno confidato in lui;
hanno trasgredito il
comando del re e hanno esposto i loro corpi per non servire
e per non adorare
alcun altro dio all'infuori del loro Dio».
Parola di Dio.
Vangelo.
Se il Figlio vi
farà liberi, sarete liberi davvero.
Dal Vangelo secondo Giovanni
8,31-42) anno dispari.
In quel tempo, Gesù
disse a quei Giudei che gli avevano creduto: «Se rimanete
nella mia parola,
siete davvero miei discepoli; conoscerete la verità e la verità
vi farà liberi».
Gli risposero: «Noi
siamo discendenti di Abramo e non siamo mai stati
schiavi di nessuno.
Come puoi dire:
"Diventerete liberi"?».
Gesù rispose loro: «In
verità, in verità io vi dico: chiunque commette il peccato
è schiavo del peccato.
Ora, lo schiavo non
resta per sempre nella casa; il figlio vi resta per sempre.
Se dunque il Figlio vi
farà liberi, sarete liberi davvero.
So che siete
discendenti di Abramo.
Ma intanto cercate di
uccidermi perché la mia parola non trova accoglienza in voi.
Io dico quello che ho
visto presso il Padre; anche voi dunque fate quello che
avete ascoltato dal
padre vostro».
Gli risposero: «Il
padre nostro è Abramo».
Disse loro Gesù: «Se
foste figli di Abramo, fareste le opere di Abramo.
Ora invece voi cercate
di uccidere me, un uomo che vi ha detto la verità udita da Dio.
Questo, Abramo non
l'ha fatto.
Voi fate le opere del
padre vostro».
Gli risposero allora:
«Noi non siamo nati da prostituzione; abbiamo un solo padre: Dio!».
Disse loro Gesù: «Se
Dio fosse vostro padre, mi amereste, perché da Dio sono
uscito e vengo; non
sono venuto da me stesso, ma lui mi ha mandato».
Parola del Signore.
Meditazione personale sul
Vangelo di oggi.
So già tutto, conosco tutto, sono
un bravo credente o, perlomeno, non sono
delinquente come molti altri, che
vuole ancora Dio da me?
Il ragionamento è quello che
fanno i giudei che ascoltano Gesù i quali
pensano di salvarsi per il fatto
di essere figli di Abramo.
No, replica Gesù, non si diventa
credenti per abitudine, per nascita.
Si diventa discepoli per scelta,
dopo un percorso che parte dalla Scrittura per
arrivare alla verità.
Una verità che si scopre, che
riecheggia dentro di noi, nel profondo, più forte
di ogni dubbio.
Non c’è bisogno di convincersi
della verità, si tratta di accoglierla, di scoprirla
in noi stessi.
Deposte tutte le obiezioni,
riusciamo, nella retta interpretazione della Parola,
a sentire riecheggiare in noi la
verità che ci ha creato.
Per noi la verità è il Signore
Gesù.
E la verità ci rende liberi, dice
Gesù.
Liberi, senza condizionamenti di
nessun genere, liberi per vivere da figli,
liberi per essere discepoli del
Dio che ama la libertà, liberi per amare.
Certo, a volte la parola amore ci
fa paura, no amici, se vi fate aiutare dalla
preghiera, scoprirete che l’amore
è immensa gioia.
Padre nostro che sei
nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo
regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così
in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti
come anche noi li rimettiamo ai
nostri debitori, e non
abbandonarci alla tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen.
Ave, o Maria, piena di
grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel
principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli.
Amen.
Buona giornata, Fausto.
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