domenica 21 marzo 2021

Il Vangelo del Lunedì 22 Marzo 2021

 

Della 5° settimana di Quaresima.

Maria Santissima Addolorata di Castelpetroso, Apparizione.

Prima lettura.

Io muoio innocente.

Dal libro del profeta Daniele (13,42-62) forma breve.

In quei giorni, la moltitudine condannò Susanna a morte.

Allora Susanna ad alta voce esclamò: «Dio eterno, che conosci i segreti, che

conosci le cose prima che accadano, tu lo sai che hanno deposto il falso contro di me!

Io muoio innocente di quanto essi iniquamente hanno tramato contro di me».

E il Signore ascoltò la sua voce.

Mentre Susanna era condotta a morte, il Signore suscitò il santo spirito di un giovanetto,

chiamato Daniele, il quale si mise a gridare: «Io sono innocente del sangue di lei!».

Tutti si voltarono verso di lui dicendo: «Che cosa vuoi dire con queste tue parole?».

Allora Daniele, stando in mezzo a loro, disse: «Siete così stolti, o figli d'Israele?

Avete condannato a morte una figlia d'Israele senza indagare né appurare la verità!

Tornate al tribunale, perché costoro hanno deposto il falso contro di lei».

Il popolo tornò subito indietro e gli anziani dissero a Daniele: «Vieni, siedi in mezzo

a noi e facci da maestro, poiché Dio ti ha concesso le prerogative dell'anzianità».

Daniele esclamò: «Separàteli bene l'uno dall'altro e io li giudicherò».

Separàti che furono, Daniele disse al primo: «O uomo invecchiato nel male!

Ecco, i tuoi peccati commessi in passato vengono alla luce, quando davi sentenze

ingiuste, opprimendo gli innocenti e assolvendo i malvagi, mentre il Signore

ha detto: Non ucciderai il giusto e l'innocente.

Ora, dunque, se tu hai visto costei, di': sotto quale albero tu li hai visti stare insieme?».

Rispose: «Sotto un lentìsco».

Disse Daniele: «In verità, la tua menzogna ti ricadrà sulla testa.

Già l'angelo di Dio ha ricevuto da Dio la sentenza e ti squarcerà in due».

Allontanato questi, fece venire l'altro e gli disse: «Stirpe di Canaan e non di

Giuda, la bellezza ti ha sedotto, la passione ti ha pervertito il cuore!

Così facevate con le donne d'Israele ed esse per paura si univano a voi.

Ma una figlia di Giuda non ha potuto sopportare la vostra iniquità.

Dimmi dunque, sotto quale albero li hai sorpresi insieme?».

Rispose: «Sotto un léccio».

Disse Daniele: «In verità anche la tua menzogna ti ricadrà sulla testa.

Ecco, l'angelo di Dio ti aspetta con la spada in mano, per tagliarti in due

e così farti morire».

Allora tutta l'assemblea proruppe in grida di gioia e benedisse Dio, che salva

coloro che sperano in lui.

Poi, insorgendo contro i due anziani, ai quali Daniele aveva fatto confessare con

la loro bocca di avere deposto il falso, fece loro subire la medesima pena che

avevano tramato contro il prossimo e, applicando la legge di Mosè, li fece morire.

In quel giorno fu salvato il sangue innocente.

Parola di Dio.

Vangelo.

Io sono la luce del mondo.

Dal Vangelo secondo Giovanni (8,1-11) anno dispari.

In quel tempo, Gesù si avviò verso il monte degli Ulivi.

Ma al mattino si recò di nuovo nel tempio e tutto il popolo andava da lui.

Ed egli sedette e si mise a insegnare loro.

Allora gli scribi e i farisei gli condussero una donna sorpresa in adulterio, la posero

in mezzo e gli dissero: «Maestro, questa donna è stata sorpresa in flagrante adulterio.

Ora Mosè, nella Legge, ci ha comandato di lapidare donne come questa.

Tu che ne dici?».

Dicevano questo per metterlo alla prova e per avere motivo di accusarlo.

Ma Gesù si chinò e si mise a scrivere col dito per terra.

Tuttavia, poiché insistevano nell'interrogarlo, si alzò e disse loro: «Chi di voi

è senza peccato, getti per primo la pietra contro di lei».

E, chinatosi di nuovo, scriveva per terra.

Quelli, udito ciò, se ne andarono uno per uno, cominciando dai più anziani.

Lo lasciarono solo, e la donna era là in mezzo.

Allora Gesù si alzò e le disse: «Donna, dove sono?

Nessuno ti ha condannata?».

Ed ella rispose: «Nessuno, Signore».

E Gesù disse: «Neanch'io ti condanno; va' e d'ora in poi non peccare più».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

A Gesù viene intessuta una trappola straordinaria, ammettiamolo.

Una donna è colta in flagrante adulterio.

È il Sinedrio che l’ha condannata a morte, quando la pena di morte

è riservata ai romani.

Gesù si schiererà con l’oppressore?

O riconoscerà il giudizio illegittimo del Sinedrio?

È Mosè che ha prescritto la condanna a morte; oserà contraddire una

legge divina l’anarchico falegname?

La condannerà, come dice Mosè, e il padre misericordioso si ritirerà in

buon ordine per lasciar spazio al Dio giudice?

Una trappola splendida, non c’è che dire.

Gesù si china e riflette.

Fa ciò che loro non vogliono fare, compie ciò che ogni legge, ogni giudizio

(anche religioso) deve fare; chinarsi, cioè piegarsi nell’umiltà e riflettere.

Scrive, ora, il Nazareno.

Scrive sul selciato del Tempio, sulla pietra.

La legge scritta nella pietra con le parole stesse di Dio, incise a fuoco e consegnata

a Mosè è stata tradita, svilita, asservita a costumi e tradizioni solo umane,

piccine e meschine.

Sì, questa donna ha tradito il marito.

Ma il popolo di Israele ha tradito lo spirito autentico della Legge.

Richiama all’essenziale, il figlio di Dio, riscrive sulla pietra la legge che gli

uomini hanno adattato e stravolto.

Questo è un insegnamento anche per noi; prima di condannare e giudicare,

pieghiamoci, riflettiamo e chiediamo aiuto alla preghiera.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il

tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a

noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai

nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto

del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.

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