Della 31° settimana del Tempo Ordinario.
Commemorazione di tutti i Fedeli Defunti.
Prima lettura dal libro
di Giobbe (19,1.23-27a).
Rispondendo Giobbe
prese a dire: «Oh, se le mie parole si scrivessero, se si
fissassero in un
libro, fossero impresse con stilo di ferro e con piombo, per
sempre
s'incidessero sulla roccia!
Io so che il mio
redentore è vivo e che, ultimo, si ergerà sulla polvere!
Dopo che questa mia
pelle sarà strappata via, senza la mia carne, vedrò Dio.
Io lo vedrò, io
stesso, i miei occhi lo contempleranno e non un altro».
Parola di Dio.
Seconda lettura dalla
lettera di san Paolo ai Romani (5,5-11).
Fratelli, la speranza
non delude, perché l'amore di Dio è stato riversato nei
nostri cuori per mezzo
dello Spirito Santo che ci è stato dato.
Infatti, quando
eravamo ancora deboli, nel tempo stabilito Cristo morì per gli empi.
Ora, a stento qualcuno
è disposto a morire per un giusto; forse qualcuno oserebbe
morire per una persona
buona.
Ma Dio dimostra il suo
amore verso di noi nel fatto che, mentre eravamo
ancora peccatori,
Cristo è morto per noi.
A maggior ragione ora,
giustificati nel suo sangue, saremo salvati dall'ira
per mezzo di lui.
Se infatti,
quand'eravamo nemici, siamo stati riconciliati con Dio per mezzo
della morte del Figlio
suo, molto più, ora che siamo riconciliati, saremo salvati
mediante la sua vita.
Non solo, ma ci
gloriamo pure in Dio, per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo,
grazie al quale ora
abbiamo ricevuto la riconciliazione.
Parola di Dio.
Dal Vangelo secondo Giovanni
(6,37-40) anno pari.
In quel tempo, Gesù
disse alla folla: «Tutto ciò che il Padre mi dà, verrà a me:
colui che viene a me,
io non lo caccerò fuori, perché sono disceso dal cielo
non per fare la mia
volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato.
E questa è la volontà
di colui che mi ha mandato: che io non perda nulla di
quanto egli mi ha
dato, ma che lo risusciti nell'ultimo giorno.
Questa infatti è la
volontà del Padre mio: che chiunque vede il Figlio e crede
in lui abbia la vita
eterna; e io lo risusciterò nell'ultimo giorno».
Parola del Signore.
Meditazione personale
sul Vangelo di oggi.
Siamo immortali dal giorno del
nostro concepimento.
In noi abita la presenza stessa
di Dio, brandello della sua essenza, eccedenza
che riempie il nostro cuore e che
scatena in noi il desiderio di assoluto che
così faticosamente riconosciamo e
assecondiamo.
Tutta la nostra vita diventa la
scoperta del senso della stessa vita, l’accoglienza
del vangelo e dello straordinario
volto di Dio raccontato da Gesù.
La nostra esistenza è una caccia
al tesoro e quando scopriamo lo splendore
del Padre scopriamo la nostra
anima e ne assecondiamo i sussulti.
Quando sorella morte bussa alla
nostra porta la nostra anima raggiunge Dio
per essere accolta, se pronta, o
per un periodo di preparazione.
Dio accetta anche che rifiutiamo
risolutamente la sua salvezza e, nella nostra
libertà, dolorosamente accetta
anche la nostra scelta distruttrice.
La preghiera di intercessione che
facciamo per i nostri defunti fa loro sentire
vicino il nostro affetto e li incoraggia
sulla via della purificazione.
Alla pienezza dei tempi le nostre
anime torneranno a ricongiungersi ai nostri
corpi trasfigurati.
Con questa speranza, oggi,
visitiamo i cimiteri (cioè i dormitori) dove i corpi
dei defunti attendono la resurrezione
finale, perciò, preghiamo per le loro anime.
Padre nostro che sei
nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo
regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo
così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti
come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci
indurre in tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen.
Ave, o Maria, piena di
grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel
principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli.
Amen.
Buona giornata, Fausto.
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