domenica 27 dicembre 2020

Il Vangelo del Lunedì 28 Dicembre 2020

 

Della 1° settimana del Tempo di Natale.

Strage degli Innocenti, Santi, I primi martiri di Cristo.

Prima lettura dalla prima lettera di san Giovanni Apostolo (1,5-2,2)

Figlioli miei, questo è il messaggio che abbiamo udito da lui e che noi vi

annunciamo: Dio è luce e in lui non c'è tenebra alcuna.

Se diciamo di essere in comunione con lui e camminiamo nelle tenebre, siamo

bugiardi e non mettiamo in pratica la verità.

Ma se camminiamo nella luce, come egli è nella luce, siamo in comunione gli

uni con gli altri, e il sangue di Gesù, il Figlio suo, ci purifica da ogni peccato.

Se diciamo di essere senza peccato, inganniamo noi stessi e la verità non è in noi.

Se confessiamo i nostri peccati, egli è fedele e giusto tanto da perdonarci i peccati

e purificarci da ogni iniquità.

Se diciamo di non avere peccato, facciamo di lui un bugiardo e la sua parola non è in noi.

Figlioli miei, vi scrivo queste cose perché non pecchiate; ma se qualcuno ha peccato,

abbiamo un Paràclito presso il Padre: Gesù Cristo, il giusto.

È lui la vittima di espiazione per i nostri peccati; non soltanto per i nostri, ma

anche per quelli di tutto il mondo.

Parola di Dio.

Dal Vangelo secondo Matteo (2,13-18) anno dispari.

I Magi erano appena partiti, quando un angelo del Signore apparve in sogno

a Giuseppe e gli disse: «Àlzati, prendi con te il bambino e sua madre, fuggi

in Egitto e resta là finché non ti avvertirò: Erode infatti vuole cercare il

bambino per ucciderlo».

Egli si alzò, nella notte, prese il bambino e sua madre e si rifugiò in Egitto,

dove rimase fino alla morte di Erode, perché si compisse ciò che era stato

detto dal Signore per mezzo del profeta: «Dall'Egitto ho chiamato mio figlio».

Quando Erode si accorse che i Magi si erano presi gioco di lui, si infuriò e mandò a

uccidere tutti i bambini che stavano a Betlemme e in tutto il suo territorio e che avevano

da due anni in giù, secondo il tempo che aveva appreso con esattezza dai Magi.

Allora si compì ciò che era stato detto per mezzo del profeta Geremìa: «Un grido

è stato udito in Rama, un pianto e un lamento grande: Rachele piange i suoi figli

e non vuole essere consolata, perché non sono più».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Erode non ammette concorrenti, teme Dio, pensa che gli possa rubare il trono.

E allora scatena la sua furia omicida, compie una strage uccidendo i bambini

di Betlemme per eliminare il Messia.

La storia si ripete; sono migliaia i bambini violati, offesi, uccisi per fame o per interesse.

L’uomo ancora non impara che solo salvando un bambino può salvare il mondo.

Oggi compiamo il terzo e ultimo passo di concretizzazione del Natale; con Stefano

e Giovanni abbiamo imparato a vedere l’aspetto oscuro e teologico del Natale.

Oggi abbandoniamo le emozioni natalizie per fissare lo sguardo sulla tragedia

dei troppi Gesù bambino che muoiono accanto a noi.

E per imparare da loro.

Come scrive splendidamente il pedagogo polacco Janusz Korczak; dite: “È faticoso

frequentare i bambini. Avete ragione.

Poi aggiungete; perché bisogna mettersi al loro livello, abbassarsi, inclinarsi,

curvarsi, farsi piccoli.

Ora avete torto. Non è questo che più stanca.

È piuttosto il fatto di essere obbligati ad innalzarsi fino all’altezza dei loro sentimenti.

Tirarsi, allungarsi, alzarsi sulla punta dei piedi.

Per non ferirli.

Impegniamoci a difendere la bellezza dell’infanzia, facendoci aiutare dalla preghiera.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il

tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a

noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai

nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto

del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.

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