lunedì 19 ottobre 2020

Il Vangelo del Martedì 20 Ottobre 2020

 

Della 29° settimana del Tempo Ordinario.

Santa Maria Bertilla Boscardin, vergine,

Prima lettura dal lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni (2,12-22)

Fratelli, ricordatevi che in quel tempo eravate senza Cristo, esclusi dalla cittadinanza

d'Israele, estranei ai patti della promessa, senza speranza e senza Dio nel mondo.

Ora invece, in Cristo Gesù, voi che un tempo eravate lontani, siete diventati vicini,

grazie al sangue di Cristo.

Egli infatti è la nostra pace, colui che di due ha fatto una cosa sola, abbattendo il

muro di separazione che li divideva, cioè l'inimicizia, per mezzo della sua carne.

Così egli ha abolito la Legge, fatta di prescrizioni e di decreti, per creare in se stesso,

dei due, un solo uomo nuovo, facendo la pace, e per riconciliare tutti e due con Dio

in un solo corpo, per mezzo della croce, eliminando in se stesso l'inimicizia.

Egli è venuto ad annunciare pace a voi che eravate lontani, e pace a coloro che erano vicini.

Per mezzo di lui infatti possiamo presentarci, gli uni e gli altri, al Padre in un solo Spirito.

Così dunque voi non siete più stranieri né ospiti, ma siete concittadini dei santi

e familiari di Dio, edificati sopra il fondamento degli apostoli e dei profeti,

avendo come pietra d'angolo lo stesso Cristo Gesù.

In lui tutta la costruzione cresce ben ordinata per essere tempio santo nel Signore;

in lui anche voi venite edificati insieme per diventare abitazione di Dio per

mezzo dello Spirito.

Parola di Dio.

Dal Vangelo secondo Luca (12,35-38) anno pari.

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Siate pronti, con le vesti strette

ai fianchi e le lampade accese; siate simili a quelli che aspettano il loro padrone

quando torna dalle nozze, in modo che, quando arriva e bussa, gli aprano subito.

Beati quei servi che il padrone al suo ritorno troverà ancora svegli; in verità io

vi dico, si stringerà le vesti ai fianchi, li farà mettere a tavola e passerà a servirli.

E se, giungendo nel mezzo della notte o prima dell'alba, li troverà così, beati loro!».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Viene, il Signore.

Viene quando meno ce lo aspettiamo, viene nei momenti meno probabili,

viene nella vita di ciascuno più e più volte.

È venuto nella storia, certo, e tornerà nella gloria, alla fine del tempo.

Ma continua impercettibilmente a bussare alla nostra porta; se sappiamo

riconoscerlo ed aprirgli verrà e cenerà con noi.

Siamo chiamati a vegliare, a tenere desti i nostri cuori, a non lasciarci travolgere

dalle tante cose da fare, dalle preoccupazioni e dalle ansie, dalla paura e

dallo scoraggiamento.

Il Signore ci vuole svegli, pronti, determinati, decisi.

Se siamo discepoli rischiamo di sederci sulle nostre piccole sicurezze.

Di abituarci a Dio.

È difficile, lo so bene, lo vivo sulla mia pelle; difficile stare sempre attenti,

ritagliarsi qualche micro-spazio di meditazione da infilare nelle nostre

caotiche giornate.

Eppure; travolti dall’amore di Dio, sorpresi dalla gioia, convertiti dalla Parola,

possiamo trasformare la nostra vita facendola diventare attesa, soprattutto

se è la preghiera ad aiutarci.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il

tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a

noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri

debitori, e non ci indurre in tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto

del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.

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