martedì 29 settembre 2020

Il Vangelo del Mercoledì 30 Settembre 2020

 

Della 26° settimana del Tempo Ordinario.

San Girolamo, Sacerdote e Dottore della Chiesa.

Prima lettura dal libro di Giobbe (9,1-12.14-16)

Giobbe rispose ai suoi amici e prese a dire: «In verità io so che è così: e come

può un uomo aver ragione dinanzi a Dio?

Se uno volesse disputare con lui, non sarebbe in grado di rispondere una volta su mille.

Egli è saggio di mente, potente di forza: chi si è opposto a lui ed è rimasto salvo?

Egli sposta le montagne ed esse non lo sanno, nella sua ira egli le sconvolge.

Scuote la terra dal suo posto e le sue colonne tremano.

Comanda al sole ed esso non sorge e mette sotto sigillo le stelle.

Lui solo dispiega i cieli e cammina sulle onde del mare.

Crea l’Orsa e l’Orione, le Plèiadi e le costellazioni del cielo australe.

Fa cose tanto grandi che non si possono indagare, meraviglie che non si possono contare.

Se mi passa vicino e non lo vedo, se ne va e di lui non mi accorgo.

Se rapisce qualcosa, chi lo può impedire?

Chi gli può dire: “Cosa fai?”.

Tanto meno potrei rispondergli io, scegliendo le parole da dirgli; io, anche se

avessi ragione, non potrei rispondergli, al mio giudice dovrei domandare pietà.

Se lo chiamassi e mi rispondesse, non credo che darebbe ascolto alla mia voce».

Parola di Dio.

Dal Vangelo secondo Luca (9,57-62) anno pari.

In quel tempo, mentre camminavano per la strada, un tale disse a Gesù: «Ti seguirò

dovunque tu vada».

E Gesù gli rispose: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi,

ma il Figlio dell’uomo non ha dove posare il capo».

A un altro disse: «Seguimi».

E costui rispose: «Signore, permettimi di andare prima a seppellire mio padre».

Gli replicò: «Lascia che i morti seppelliscano i loro morti; tu invece va’ e annuncia

il regno di Dio».

Un altro disse: «Ti seguirò, Signore; prima però lascia che io mi congedi da

quelli di casa mia».

Ma Gesù gli rispose: «Nessuno che mette mano all’aratro e poi si volge indietro

è adatto per il regno di Dio».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Gesù non vuole persone che lo cerchino per rifugiarsi in un comodo nido.

La fede non è una cuccia che ci protegge dal mondo sporco e cattivo!

Lui non ha dove posare il capo e chiede ai suoi discepoli la stessa disponibilità

a mettersi continuamente in gioco, in discussione.

Gesù chiede di lasciare i legami parentali, l’idea dell’appartenenza ad un clan,

a superare i miti ancestrali della famiglia totalizzante; è un legame che produce

la morte interiore, che rende schiavi di un'idea, che smorza le ali.

Gesù ci ammonisce a non rimpiangere il passato, a non voltarci indietro.

Quante volte i cattolici vivono rivolti al passato cercando di farlo rivivere!

La logica del Regno è radicalmente diversa; solo persone libere, disposte a

mettersi in discussione, rivolte al futuro possono seguire il Maestro.

È esigente il Signore, ma dona una prospettiva nuova a chi vuole assaporare

e condividere il grande sogno di Dio, con l’aiuto della preghiera.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il

tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a

noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri

debitori, e non ci indurre in tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto

del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.

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