Della 19° settimana
del Tempo Ordinario.
Santa Giovanna Francesca de Chantal, religiosa.
Prima lettura dal libro
del profeta Ezechiele (9,1-7;10,18-22).
Una voce potente gridò
ai miei orecchi: «Avvicinatevi, voi che dovete punire
la città, ognuno con
lo strumento di sterminio in mano».
Ecco sei uomini
giungere dalla direzione della porta superiore che guarda a
settentrione, ciascuno
con lo strumento di sterminio in mano.
In mezzo a loro c'era
un altro uomo, vestito di lino, con una borsa da scriba al fianco.
Appena giunti, si
fermarono accanto all'altare di bronzo.
La gloria del Dio
d'Israele, dal cherubino sul quale si posava, si alzò verso la soglia
del tempio e chiamò
l'uomo vestito di lino che aveva al fianco la borsa da scriba.
Il Signore gli disse:
«Passa in mezzo alla città, in mezzo a Gerusalemme,
e segna un tau sulla
fronte degli uomini che sospirano e piangono per tutti
gli abomini che vi si
compiono».
Agli altri disse, in
modo che io sentissi: «Seguitelo attraverso la città e colpite!
Il vostro occhio non
abbia pietà, non abbiate compassione.
Vecchi, giovani,
ragazze, bambini e donne, ammazzate fino allo sterminio:
non toccate, però, chi
abbia il tau in fronte.
Cominciate dal mio
santuario!».
Incominciarono dagli
anziani che erano davanti al tempio.
Disse loro: «Profanate
pure il tempio, riempite di cadaveri i cortili. Uscite!».
Quelli uscirono e
fecero strage nella città.
La gloria del Signore
uscì dalla soglia del tempio e si fermò sui cherubini.
I cherubini spiegarono
le ali e si sollevarono da terra sotto i miei occhi; anche
le ruote si alzarono
con loro e si fermarono all'ingresso della porta orientale del
tempio del Signore,
mentre la gloria del Dio d'Israele era in alto su di loro.
Erano i medesimi
esseri che io avevo visto sotto il Dio d'Israele lungo il
fiume Chebar e
riconobbi che erano cherubini.
Ciascuno aveva quattro
aspetti e ciascuno quattro ali e qualcosa simile a mani
d'uomo sotto le ali.
Il loro aspetto era il
medesimo che avevo visto lungo il fiume Chebar.
Ciascuno di loro
avanzava diritto davanti a sé.
Parola di Dio.
Dal Vangelo secondo Matteo
(18,15-20) anno pari.
In quel tempo, Gesù
disse ai suoi discepoli: «Se il tuo fratello commetterà una
colpa contro di te,
va' e ammoniscilo fra te e lui solo; se ti ascolterà, avrai
guadagnato il tuo
fratello; se non ascolterà, prendi ancora con te una o due
persone, perché ogni
cosa sia risolta sulla parola di due o tre testimoni.
Se poi non ascolterà
costoro, dillo alla comunità; e se non ascolterà neanche
la comunità, sia per
te come il pagano e il pubblicano.
In verità io vi dico:
tutto quello che legherete sulla terra sarà legato in cielo,
e tutto quello che
scioglierete sulla terra sarà sciolto in cielo.
In verità io vi dico
ancora: se due di voi sulla terra si metteranno d'accordo
per chiedere qualunque
cosa, il Padre mio che è nei cieli gliela concederà.
Perché dove sono due o
tre riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro».
Parola del Signore.
Meditazione personale
sul Vangelo di oggi.
Il Vangelo ci illustra il modo di
gestire i nascenti conflitti nella comunità
primitiva; passato l’entusiasmo
dell’adesione al rabbì, allora come oggi
sorgevano i problemi di dialogo e
di comprensione col rischio di gesti
estremi (magari in nome del
Vangelo).
La prassi proposta da Gesù è
piena zeppa di buon senso; discrezione, umiltà,
delicatezza verso chi sbaglia,
lasciandogli il tempo di riflettere, poi l’intervento
di qualche fratello, infine della
comunità.
Quanto siamo lontani da questa
prassi evangelica!
Ci incontriamo ogni domenica
(quando va bene), spesso indifferenti gli uni
gli altri, a parte il gruppuscolo
dei devoti al parroco, pronti a notare quello che
non va nella comunità, un pò
scocciati di dover sottostare a questo rito settimanale
che è la Messa.
Non solo non ci interessano gli affari
degli altri, ma mai e poi mai ci verrebbe
in mente di occuparci della perdita
della fede di chi ci sta accanto!
Altri, invece, se parlano degli
errori di qualcuno, ne sparlano, spesso con sadica
soddisfazione, senza compassione
o delicatezza e più si sentono devoti
e più sono feroci.
Se noi, discepoli del Misericordioso,
non sappiamo avere misericordia,
chi mai ne sarà capace?
Se coloro che hanno avuto il
cuore riempito dalla nostalgia di Dio non sanno
Cogliere dietro ogni errore un
percorso verso la pienezza, chi ne sarà capace?
Bella domanda amici, purtroppo
questa è la verità e, per questo dobbiamo
sempre pregare.
Padre nostro che sei
nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo
regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo
così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti
come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci
indurre in tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen.
Ave, o Maria, piena di
grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel
principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli.
Amen.
Buona giornata, Fausto.
Nessun commento:
Posta un commento