domenica 2 agosto 2020

Il Vangelo del Lunedì 3 Agosto 2020


Della 18° settimana del Tempo Ordinario.
Prima lettura dal libro del profeta Geremia (28,1-17).
In quell'anno, all'inizio del regno di Sedecìa, re di Giuda, nell'anno quarto,
nel quinto mese, Ananìa, figlio di Azzur, il profeta di Gàbaon, mi riferì nel
tempio del Signore sotto gli occhi dei sacerdoti e di tutto il popolo: «Così
dice il Signore degli eserciti, Dio d'Israele: Io romperò il giogo del re di Babilonia!
Entro due anni farò ritornare in questo luogo tutti gli arredi del tempio del Signore
che Nabucodònosor, re di Babilonia, prese da questo luogo e portò in Babilonia.
Farò ritornare in questo luogo
Parola di Dio.
Dal Vangelo secondo Matteo (14,22-36) anno pari.
[Dopo che la folla ebbe mangiato], subito Gesù costrinse i discepoli a salire
sulla barca e a precederlo sull'altra riva, finché non avesse congedato la folla.
Congedata la folla, salì sul monte, in disparte, a pregare.
Venuta la sera, egli se ne stava lassù, da solo.
La barca intanto distava già molte miglia da terra ed era agitata dalle onde:
il vento infatti era contrario.
Sul finire della notte egli andò verso di loro camminando sul mare.
Vedendolo camminare sul mare, i discepoli furono sconvolti e dissero: «È un
fantasma!» e gridarono dalla paura.
Ma subito Gesù parlò loro dicendo: «Coraggio, sono io, non abbiate paura!».
Pietro allora gli rispose: «Signore, se sei tu, comandami di venire verso di
te sulle acque».
Ed egli disse: «Vieni!».
Pietro scese dalla barca, si mise a camminare sulle acque e andò verso Gesù.
Ma, vedendo che il vento era forte, s'impaurì e, cominciando ad affondare,
gridò: «Signore, salvami!».
E subito Gesù tese la mano, lo afferrò e gli disse: «Uomo di poca fede,
perché hai dubitato?».
Appena saliti sulla barca, il vento cessò.
Quelli che erano sulla barca si prostrarono davanti a lui, dicendo: «Davvero tu
sei Figlio di Dio!».
Compiuta la traversata, approdarono a Gennèsaret.
E la gente del luogo, riconosciuto Gesù, diffuse la notizia in tutta la regione;
gli portarono tutti i malati e lo pregavano di poter toccare almeno il lembo
del suo mantello.
E quanti lo toccarono furono guariti.
Parola del Signore.
Meditazione personale sul Vangelo di oggi.
Chissà quante tempeste tutti noi, abbiamo attraversato nella vita e chissà
quante altre ne incontreremo.
Io sicuramente amici, ne ho attraversato molte, ancora adesso, mi sembra di
essere su ana barca sballottata dalle onde impetuose.
Eppure, più di una volta ho sperimentato, in situazioni difficili, la presenza del
Signore che m’invitava a confidare in Lui senza avere paura.
Spesso è proprio la paura che ci paralizza, al punto da non sapere più che scelte
dobbiamo fare o in quale direzione andare.
Per tale motivo, qualsiasi ombra ci sembra un fantasma e ci terrorizza.
La soluzione è quella di fidarsi di Dio; Lui c’è, e continua a dirci di non temere.
Se riusciremo a fare questo, la barca della nostra vita, per quanto sballottata
dalle tempeste e dalle onde, non affonderà mai.
Su questa certezza, amici, possiamo come ho fatto io, la nostra esistenza,
sapendo che sarà Lui a guidarci al porto della salvezza, anche attraverso
l’aiuto della preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.

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