Della 9° settimana del
Tempo Ordinario.
S. Norberto,
vescovo.
Prima lettura dalla
seconda lettera di san Paolo apostolo a Timòteo (4,1-8)
Figlio mio, ti
scongiuro davanti a Dio e a Cristo Gesù, che verrà a giudicare
i vivi e i morti, per
la sua manifestazione e il suo regno: annuncia la Parola,
insisti al momento
opportuno e non opportuno, ammonisci, rimprovera,
esorta con ogni
magnanimità e insegnamento.
Verrà giorno, infatti,
in cui non si sopporterà più la sana dottrina, ma, pur di
udire qualcosa, gli
uomini si circonderanno di maestri secondo i propri capricci,
rifiutando di dare
ascolto alla verità per perdersi dietro alle favole.
Tu però vigila
attentamente, sopporta le sofferenze, compi la tua opera di
annunciatore del
Vangelo, adempi il tuo ministero.
Io infatti sto già per
essere versato in offerta ed è giunto il momento che io
lasci questa vita.
Ho combattuto la buona
battaglia, ho terminato la corsa, ho conservato la fede.
Ora mi resta soltanto
la corona di giustizia che il Signore, il giudice giusto, mi
consegnerà in quel
giorno; non solo a me, ma anche a tutti coloro che hanno
atteso con amore la
sua manifestazione.
Parola di Dio.
Dal Vangelo secondo Marco
(12,38-44) anno pari.
In quel tempo, Gesù
[nel tempio] diceva alla folla nel suo insegnamento: «Guardatevi
dagli scribi, che
amano passeggiare in lunghe vesti, ricevere saluti nelle piazze, avere
i primi seggi nelle
sinagoghe e i primi posti nei banchetti.
Divorano le case delle
vedove e pregano a lungo per farsi vedere.
Essi riceveranno una
condanna più severa».
Seduto di fronte al
tesoro, osservava come la folla vi gettava monete.
Tanti ricchi ne
gettavano molte.
Ma, venuta una vedova
povera, vi gettò due monetine, che fanno un soldo.
Allora, chiamati a sé
i suoi discepoli, disse loro: «In verità io vi dico: questa
vedova, così povera,
ha gettato nel tesoro più di tutti gli altri.
Tutti infatti hanno
gettato parte del loro superfluo.
Lei invece, nella sua
miseria, vi ha gettato tutto quello che aveva, tutto quanto
aveva per vivere».
Parola del Signore.
Meditazione personale
sul Vangelo di oggi.
I sacerdoti del tempio e la vedova; Gesù
non ha timore di contrapporre i due
atteggiamenti che caratterizzano i
protagonisti del vangelo di oggi.
I sacerdoti hanno recuperato il potere
perso da secoli; il nuovo tempio è
diventato il motore spirituale ed
economico del paese, nel tempio i sacrifici
e i riti si susseguono a ritmi
impressionanti e la nuova casta sacerdotale
fa sentire la sua voce.
E, come sempre accade, accanto
all’essenziale cresce anche la scenografia;
vestiti, palazzi, riti e denaro, tanto
denaro, “santo”, che entra nelle casse del
tempio e nelle tasche dei sommi
sacerdoti.
Forse è inevitabile, forse succede
sempre così, ma è curioso il fatto che Gesù,
invece, proponga a noi discepoli il
modello della vedova senza soldi che sacrifica
i pochi spiccioli che ha per la cassa
del tempio.
Un’inezia, per l’economia del tempio.
Un grande sacrificio, per la donna
costretta a vivere di elemosine.
Gesù richiama tutti all’essenziale, alla
verità dei gesti, a non lasciare che
l’apparenza prevalga sulla sostanza come
accade, a volte, anche nella nostra Chiesa.
Imitiamo la vedova, oggi, diamo a Dio
ciò che ci è vitale e più caro e prezioso,
facendoci aiutare dalla preghiera.
Padre nostro che sei
nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo
regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo
così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti
come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci
indurre in tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen.
Ave, o Maria, piena di
grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel
principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli.
Amen.
Buona giornata, Fausto.
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