venerdì 5 giugno 2020

Il Vangelo del Sabato 6 Giugno 2020


Della 9° settimana del Tempo Ordinario.
S. Norberto, vescovo.
Prima lettura dalla seconda lettera di san Paolo apostolo a Timòteo (4,1-8)
Figlio mio, ti scongiuro davanti a Dio e a Cristo Gesù, che verrà a giudicare
i vivi e i morti, per la sua manifestazione e il suo regno: annuncia la Parola,
insisti al momento opportuno e non opportuno, ammonisci, rimprovera,
esorta con ogni magnanimità e insegnamento.
Verrà giorno, infatti, in cui non si sopporterà più la sana dottrina, ma, pur di
udire qualcosa, gli uomini si circonderanno di maestri secondo i propri capricci,
rifiutando di dare ascolto alla verità per perdersi dietro alle favole.
Tu però vigila attentamente, sopporta le sofferenze, compi la tua opera di
annunciatore del Vangelo, adempi il tuo ministero.
Io infatti sto già per essere versato in offerta ed è giunto il momento che io
lasci questa vita.
Ho combattuto la buona battaglia, ho terminato la corsa, ho conservato la fede.
Ora mi resta soltanto la corona di giustizia che il Signore, il giudice giusto, mi
consegnerà in quel giorno; non solo a me, ma anche a tutti coloro che hanno
atteso con amore la sua manifestazione.
Parola di Dio.
Dal Vangelo secondo Marco (12,38-44) anno pari.
In quel tempo, Gesù [nel tempio] diceva alla folla nel suo insegnamento: «Guardatevi
dagli scribi, che amano passeggiare in lunghe vesti, ricevere saluti nelle piazze, avere
i primi seggi nelle sinagoghe e i primi posti nei banchetti.
Divorano le case delle vedove e pregano a lungo per farsi vedere.
Essi riceveranno una condanna più severa».
Seduto di fronte al tesoro, osservava come la folla vi gettava monete.
Tanti ricchi ne gettavano molte.
Ma, venuta una vedova povera, vi gettò due monetine, che fanno un soldo.
Allora, chiamati a sé i suoi discepoli, disse loro: «In verità io vi dico: questa
vedova, così povera, ha gettato nel tesoro più di tutti gli altri.
Tutti infatti hanno gettato parte del loro superfluo.
Lei invece, nella sua miseria, vi ha gettato tutto quello che aveva, tutto quanto
aveva per vivere».
Parola del Signore.
Meditazione personale sul Vangelo di oggi.
I sacerdoti del tempio e la vedova; Gesù non ha timore di contrapporre i due
atteggiamenti che caratterizzano i protagonisti del vangelo di oggi.
I sacerdoti hanno recuperato il potere perso da secoli; il nuovo tempio è
diventato il motore spirituale ed economico del paese, nel tempio i sacrifici
e i riti si susseguono a ritmi impressionanti e la nuova casta sacerdotale
fa sentire la sua voce.
E, come sempre accade, accanto all’essenziale cresce anche la scenografia;
vestiti, palazzi, riti e denaro, tanto denaro, “santo”, che entra nelle casse del
tempio e nelle tasche dei sommi sacerdoti.
Forse è inevitabile, forse succede sempre così, ma è curioso il fatto che Gesù,
invece, proponga a noi discepoli il modello della vedova senza soldi che sacrifica
i pochi spiccioli che ha per la cassa del tempio.
Un’inezia, per l’economia del tempio.
Un grande sacrificio, per la donna costretta a vivere di elemosine.
Gesù richiama tutti all’essenziale, alla verità dei gesti, a non lasciare che
l’apparenza prevalga sulla sostanza come accade, a volte, anche nella nostra Chiesa.
Imitiamo la vedova, oggi, diamo a Dio ciò che ci è vitale e più caro e prezioso,
facendoci aiutare dalla preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.


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