mercoledì 10 giugno 2020

Il Vangelo del Giovedì 11 Giugno 2020


Della 10° settimana del Tempo Ordinario.
S. Bàrnaba, apostolo.
Prima lettura dagli Atti degli Apostoli (11,21b-26;13,1-3)
In quei giorni, [in Antiòchia], un gran numero credette e si convertì al Signore.
Questa notizia giunse agli orecchi della Chiesa di Gerusalemme, e mandarono
Bàrnaba ad Antiòchia.
Quando questi giunse e vide la grazia di Dio, si rallegrò ed esortava tutti a restare,
con cuore risoluto, fedeli al Signore, da uomo virtuoso qual era e pieno di
Spirito Santo e di fede.
E una folla considerevole fu aggiunta al Signore.
Bàrnaba poi partì alla volta di Tarso per cercare Saulo: lo trovò e lo condusse 
ad Antiòchia. Rimasero insieme un anno intero in quella Chiesa e istruirono molta gente.
Ad Antiòchia per la prima volta i discepoli furono chiamati cristiani.
C'erano nella Chiesa di Antiòchia profeti e maestri: Bàrnaba, Simeone detto Niger,
Lucio di Cirene, Manaèn, compagno d'infanzia di Erode il tetrarca, e Saulo.
Mentre essi stavano celebrando il culto del Signore e digiunando, lo Spirito Santo
disse: «Riservate per me Bàrnaba e Saulo per l'opera alla quale li ho chiamati».
Allora, dopo aver digiunato e pregato, imposero loro le mani e li congedarono.
Parola di Dio.
Dal Vangelo secondo Matteo (10,7-13) anno pari.
In quel tempo, disse Gesù ai suoi apostoli: «Strada facendo, predicate, dicendo
che il regno dei cieli è vicino.
Guarite gli infermi, risuscitate i morti, purificate i lebbrosi, scacciate i demòni.
Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date.
Non procuratevi oro né argento né denaro nelle vostre cinture, né sacca da viaggio,
né due tuniche, né sandali, né bastone, perché chi lavora ha diritto al suo nutrimento.
In qualunque città o villaggio entriate, domandate chi là sia degno e rimanetevi
finché non sarete partiti.
Entrando nella casa, rivolgetele il saluto.
Se quella casa ne è degna, la vostra pace scenda su di essa; ma se non ne
è degna, la vostra pace ritorni a voi».
Parola del Signore.
Meditazione personale sul Vangelo di oggi.
Barnaba, che celebriamo oggi, è una delle figure di riferimento della primitiva
comunità cristiana.
La sua storia coinvolge e commuove ancora; Barnaba è diventato discepolo,
ha venduto un campo per aiutare la comunità, è l’unico ad avere avuto il
coraggio di andare a cercare Saulo e a garantire per lui.
Lo ha accompagnato durante i suoi primi viaggi missionari e, soprattutto,
è passato alla storia per essere un grande incoraggiatore.
Figlio dell’esortazione, Barnaba ha saputo sostenere le neonate comunità cristiane
pagane guardate con parecchia diffidenza da Gerusalemme.
Di quanti “Barnaba” abbiamo bisogno, oggi.
Nella Chiesa, anzitutto, dove è frequente incontrare persone severe, censori
implacabili, spara sentenze che, in nome dell’ortodossia e della presunta tradizione
rilasciano patentini di cattolicità.
Perciò, imitiamo Barnaba, facciamo vedere al mondo che non abbiamo bisogno
di patentini per essere dei discepoli del Maestro, ma solo il fuoco nel nostro cuore,
innamorati del Risorto, facendoci aiutare dalla preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.

Nessun commento:

Posta un commento