lunedì 6 aprile 2020

Il Vangelo del Martedì 7 Aprile 2020


Martedì della settimana Santa.
Prima lettura dal libro del profeta Isaìa (49,1-6)
Ascoltatemi, o isole, udite attentamente, nazioni lontane; il Signore dal seno materno
mi ha chiamato, fino dal grembo di mia madre ha pronunciato il mio nome.
Ha reso la mia bocca come spada affilata, mi ha nascosto all'ombra della sua mano,
mi ha reso freccia appuntita, mi ha riposto nella sua farètra.
Mi ha detto: «Mio servo tu sei, Israele, sul quale manifesterò la mia gloria».
Io ho risposto: «Invano ho faticato, per nulla e invano ho consumato le mie forze.
Ma, certo, il mio diritto è presso il Signore, la mia ricompensa presso il mio Dio».
Ora ha parlato il Signore, che mi ha plasmato suo servo dal seno materno per
ricondurre a lui Giacobbe e a lui riunire Israele-poiché ero stato onorato dal
Signore e Dio era stato la mia forza-, e ha detto: «È troppo poco che tu sia mio
servo per restaurare le tribù di Giacobbe e ricondurre i superstiti d'Israele.
Io ti renderò luce delle nazioni, perché porti la mia salvezza fino all'estremità della terra».
Parola di Dio.
Dal Vangelo secondo Giovanni (13,21-33.36-38) anno pari.
In quel tempo, [mentre era a mensa con i suoi discepoli,] Gesù fu profondamente
turbato e dichiarò: «In verità, in verità io vi dico: uno di voi mi tradirà».
I discepoli si guardavano l'un l'altro, non sapendo bene di chi parlasse.
Ora uno dei discepoli, quello che Gesù amava, si trovava a tavola al fianco di Gesù.
Simon Pietro gli fece cenno di informarsi chi fosse quello di cui parlava.
Ed egli, chinandosi sul petto di Gesù, gli disse: «Signore, chi è?».
Rispose Gesù: «È colui per il quale intingerò il boccone e glielo darò».
E, intinto il boccone, lo prese e lo diede a Giuda, figlio di Simone Iscariòta.
Allora, dopo il boccone, Satana entrò in lui.
Gli disse dunque Gesù: «Quello che vuoi fare, fallo presto».
Nessuno dei commensali capì perché gli avesse detto questo; alcuni infatti
pensavano che, poiché Giuda teneva la cassa, Gesù gli avesse detto: «Compra
quello che ci occorre per la festa», oppure che dovesse dare qualche cosa ai poveri.
Egli, preso il boccone, subito uscì. Ed era notte.
Quando fu uscito, Gesù disse: «Ora il Figlio dell'uomo è stato glorificato,
e Dio è stato glorificato in lui.
Se Dio è stato glorificato in lui, anche Dio lo glorificherà da parte sua e lo
glorificherà subito. Figlioli, ancora per poco sono con voi; voi mi cercherete
ma, come ho detto ai Giudei, ora lo dico anche a voi: dove vado io, voi non
potete venire».
Simon Pietro gli disse: «Signore, dove vai?».
Gli rispose Gesù: «Dove io vado, tu per ora non puoi seguirmi; mi seguirai più tardi».
Pietro disse: «Signore, perché non posso seguirti ora?
Darò la mia vita per te!».
Rispose Gesù: «Darai la tua vita per me?
In verità, in verità io ti dico: non canterà il gallo, prima che tu non m'abbia
rinnegato tre volte».
Parola del Signore.
Meditazione personale sul Vangelo di oggi.
Gesù deve salvare Giuda dalla disperazione e Pietro dalla sua ipocrisia.
Gli apostoli non si guardano dentro per scoprire il traditore, guardano gli altri,
e invece la tenebra è nel cuore di ognuno, ma solo Giuda capisce, anche se
troppo tardi il suo errore.
Davanti alla notte che abita il cuore di Giuda e alla fede ingenua di Pietro,
Gesù annuncia la sua glorificazione.
Proprio nel peggiore momento della sua vita, Gesù vede la possibilità concreta di
poter manifestare la gloria del Padre, di testimoniare che le sue parole sono vere.
Il momento è tragico, ma poco importa; Gesù è venuto per dare salvezza e lo farà.
Giuda è perso, ma il Maestro non è venuto proprio per salvare chi era perso?
Proprio salvando chi è lontano Dio manifesta la sua sconcertante volontà salvifica.
Basta incolpare gli altri dei loro errori amici, magari noi ne abbiamo di più
orrendi, facciamo mea culpa, facendoci aiutare dalla preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.

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