Della 6° settimana del
Tempo Ordinario.
Prima lettura dalla lettera
di san Giacomo apostolo (2,1-9)
Fratelli miei, la
vostra fede nel Signore nostro Gesù Cristo, Signore della
gloria, sia immune da
favoritismi personali.
Supponiamo che, in una
delle vostre riunioni, entri qualcuno con un anello d’oro
al dito, vestito
lussuosamente, ed entri anche un povero con un vestito logoro.
Se guardate colui che
è vestito lussuosamente e gli dite: «Tu siediti qui,
comodamente», e al
povero dite: «Tu mettiti là, in piedi», oppure: «Siediti qui
ai piedi del mio
sgabello», non fate forse discriminazioni e non siete giudici
dai giudizi perversi?
Ascoltate, fratelli
miei carissimi: Dio non ha forse scelto i poveri agli occhi del mondo,
che sono ricchi nella
fede ed eredi del Regno, promesso a quelli che lo amano?
Voi invece avete
disonorato il povero!
Non sono forse i
ricchi che vi opprimono e vi trascinano davanti ai tribunali?
Non sono loro che
bestemmiano il bel nome che è stato invocato sopra di voi?
Certo, se adempite
quella che, secondo la Scrittura, è la legge regale: «Amerai
il prossimo tuo come
te stesso», fate bene.
Ma se fate favoritismi
personali, commettete un peccato e siete accusati dalla
Legge come
trasgressori.
Parola di Dio.
Dal Vangelo secondo Marco
(8,27-33) anno pari.
In quel tempo, Gesù
partì con i suoi discepoli verso i villaggi intorno
a Cesarèa di Filippo,
e per la strada interrogava i suoi discepoli dicendo:
«La gente, chi dice
che io sia?».
Ed essi gli risposero:
«Giovanni il Battista; altri dicono Elìa e altri uno dei profeti».
Ed egli domandava
loro: «Ma voi, chi dite che io sia?».
Pietro gli rispose:
«Tu sei il Cristo».
E ordinò loro
severamente di non parlare di lui ad alcuno.
E cominciò a insegnare
loro che il Figlio dell’uomo doveva soffrire molto ed
essere rifiutato dagli
anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso
e, dopo tre giorni,
risorgere.
Faceva questo discorso
apertamente.
Pietro lo prese in
disparte e si mise a rimproverarlo.
Ma egli, voltatosi e
guardando i suoi discepoli, rimproverò Pietro e
disse: «Va’ dietro a
me, Satana!
Perché tu non pensi
secondo Dio, ma secondo gli uomini».
Parola del Signore.
Meditazione personale
sul Vangelo di oggi.
Ha appena riconosciuto nel
falegname di Nazareth il Messia e il Rabbì, gli ha
restituito il favore, svelando al
rude pescatore di Cafarnao di essere una roccia,
nel cuore.
E Simone, scopertosi Pietro, si
monta la testa, figuriamoci.
Gesù svela a Pietro e ai suoi
che, per Lui, essere Messia non significa fare il
guerriero, o il re divino, ma il
servo della Parola, il servo di Dio, suo Padre.
Ed è disposto a farlo fino alla
fine, fino in fondo, anche al prezzo della propria vita.
Pietro, appena eletto papa,
prende da parte Gesù e lo invita a non scoraggiare il
morale delle truppe.
Gesù lo rimprovera duramente;
quel pensiero è satanico, e invita Pietro a convertirsi.
Succede anche a noi così; proprio
perché bravi cattolici, corriamo il rischio di
voler insegnare a Dio come si fa
a governare il mondo.
Da non credere, facciamo perciò,
un atto di umiltà facendoci aiutare dalla preghiera.
Padre nostro che sei
nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo
regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo
così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti
come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci
indurre in tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen.
Ave, o Maria, piena di
grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel
principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli.
Amen.
Buona giornata, Fausto.
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