Della 2° settimana del
Tempo Ordinario.
S. Francesco di
Sales, vescovo e dottore della Chiesa.
1° Lettura dal primo
libro di Samuèle (24,3-21)
In quei giorni, Saul
scelse tremila uomini valorosi in tutto Israele e partì alla
ricerca di Davide e
dei suoi uomini di fronte alle Rocce dei Caprioli.
Arrivò ai recinti
delle greggi lungo la strada, ove c'era una caverna.
Saul vi entrò per
coprire i suoi piedi, mentre Davide e i suoi uomini se ne stavano
in fondo alla caverna.
Gli uomini di Davide
gli dissero: «Ecco il giorno in cui il Signore ti dice: "Vedi,
pongo nelle tue mani
il tuo nemico: trattalo come vuoi"».
Davide si alzò e
tagliò un lembo del mantello di Saul, senza farsene accorgere.
Ma ecco, dopo aver
fatto questo, Davide si sentì battere il cuore per aver tagliato
un lembo del mantello
di Saul.
Poi disse ai suoi
uomini: «Mi guardi il Signore dal fare simile cosa al mio
signore, al consacrato
del Signore, dallo stendere la mano su di lui, perché
è il consacrato del
Signore».
Davide a stento
dissuase con le parole i suoi uomini e non permise loro che
si avventassero contro
Saul. Saul uscì dalla caverna e tornò sulla via.
Dopo questo fatto,
Davide si alzò, uscì dalla grotta e gridò a Saul: «O re, mio signore!».
Saul si voltò indietro
e Davide si inginocchiò con la faccia a terra e si prostrò.
Davide disse a Saul:
«Perché ascolti la voce di chi dice: "Ecco, Davide cerca il tuo male"?
Ecco, in questo giorno
i tuoi occhi hanno visto che il Signore ti aveva messo oggi
nelle mie mani nella
caverna; mi si diceva di ucciderti, ma ho avuto pietà di te e
ho detto: "Non
stenderò le mani sul mio signore, perché egli è il consacrato
del Signore".
Guarda, padre mio, guarda il lembo del tuo mantello nella mia mano:
quando ho staccato
questo lembo dal tuo mantello nella caverna, non ti ho ucciso.
Riconosci dunque e
vedi che non c'è in me alcun male né ribellione, né ho peccato
contro di te; invece
tu vai insidiando la mia vita per sopprimerla.
Sia giudice il Signore
tra me e te e mi faccia giustizia il Signore nei tuoi confronti;
ma la mia mano non
sarà mai contro di te.
Come dice il proverbio
antico: "Dai malvagi esce il male, ma la mia mano non
sarà contro di
te".
Contro chi è uscito il
re d'Israele? Chi insegui?
Un cane morto, una
pulce.
Il Signore sia arbitro
e giudice tra me e te, veda e difenda la mia causa e mi
liberi dalla tua
mano».
Quando Davide ebbe
finito di rivolgere a Saul queste parole, Saul disse: «È questa
la tua voce, Davide,
figlio mio?». Saul alzò la voce e pianse.
Poi continuò rivolto a
Davide: «Tu sei più giusto di me, perché mi hai reso il bene,
mentre io ti ho reso il
male.
Oggi mi hai dimostrato
che agisci bene con me e che il Signore mi aveva
abbandonato nelle tue
mani e tu non mi hai ucciso.
Quando mai uno trova
il suo nemico e lo lascia andare sulla buona strada?
Il Signore ti
ricompensi per quanto hai fatto a me oggi.
Ora, ecco, sono
persuaso che certamente regnerai e che sarà saldo nelle tue mani
il regno d'Israele».
Parola di Dio.
Dal Vangelo secondo Marco
(3,13-19) anno pari.
In quel tempo, Gesù
salì sul monte, chiamò a sé quelli che voleva ed essi
andarono da lui.
Ne costituì Dodici-che
chiamò apostoli-, perché stessero con lui e per
mandarli a predicare
con il potere di scacciare i demòni.
Costituì dunque i
Dodici: Simone, al quale impose il nome di Pietro, poi
Giacomo, figlio di
Zebedèo, e Giovanni fratello di Giacomo, ai quali diede
il nome di Boanèrghes,
cioè "figli del tuono"; e Andrea, Filippo, Bartolomeo,
Matteo, Tommaso,
Giacomo, figlio di Alfeo, Taddeo, Simone il Cananeo e
Giuda Iscariota, il
quale poi lo tradì.
Parola del Signore.
Riflessione personale
sul Vangelo di oggi.
Eccola la Chiesa.
Quella del cuore di Dio, non
quella piccina delle nostre paure e della
nostra meschinità.
La Chiesa di Dio, quel gruppo di
persone chiamate dalla volontà del
Signore Gesù per restare con Lui
e guarire dai demòni.
Persone semplici, mediocri,
peccatori pubblici, funzionari, pescatori,
progressisti e conservatori;
persone come noi, che vengono costituiti Dodici,
fatti, fabbricati, plasmati
Dodici.
Non più individui che condividono
un ideale, ma una comunità plasmata
dalla presenza del Maestro.
Dodici.
Ecco la Chiesa che è il sogno
della presenza di Dio, non quella piccola piccola
dei litigi in parrocchia e delle
gelosie, non quella che si separa in gruppi
contrapposti, sempre pronti a
cercare il titolo di fedele più devoto e santo.
Senza Cristo e la sua misteriosa
volontà non sappiamo capire le profondità
della Chiesa, la vediamo e la
giudichiamo sempre e solo dall’esterno, senza
capirne veramente l’essenza.
No amici, la Chiesa non sbaglia,
sono gli uomini di chiesa a sbagliare,
per questo dobbiamo pregare
sempre.
Padre nostro che sei
nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo
regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo
così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti
come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci
indurre in tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen.
Ave, o Maria, piena di
grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel
principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli.
Amen.
Buona giornata, Fausto.
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