lunedì 11 novembre 2019

Il Vangelo del Martedì 12 Novembre 2019


Della 32° settimana del Tempo Ordinario.
S. Giosafat, vescovo e martire.
1° Lettura dal libro della Sapienza (2,23-3,9)
Dio ha creato l’uomo per l’incorruttibilità, lo ha fatto immagine della
propria natura.
Ma per l’invidia del diavolo la morte è entrata nel mondo e ne fanno
esperienza coloro che le appartengono.
Le anime dei giusti, invece, sono nelle mani di Dio, nessun tormento li toccherà.
Agli occhi degli stolti parve che morissero, la loro fine fu ritenuta una
sciagura, la loro partenza da noi una rovina, ma essi sono nella pace.
Anche se agli occhi degli uomini subiscono castighi, la loro speranza resta
piena d’immortalità.
In cambio di una breve pena riceveranno grandi benefici, perché Dio li ha
provati e li ha trovati degni di sé; li ha saggiati come oro nel crogiuolo e
li ha graditi come l’offerta di un olocausto.
Nel giorno del loro giudizio risplenderanno, come scintille nella stoppia
correranno qua e là.
Governeranno le nazioni, avranno potere sui popoli e il Signore regnerà
per sempre su di loro.
Coloro che confidano in lui comprenderanno la verità, i fedeli nell’amore
rimarranno presso di lui, perché grazia e misericordia sono per i suoi eletti.
Parola di Dio.
Dal Vangelo secondo Luca (17,7-10) anno dispari.
In quel tempo, Gesù disse: «Chi di voi, se ha un servo ad arare o a pascolare
il gregge, gli dirà, quando rientra dal campo: “Vieni subito e mettiti a tavola”?
Non gli dirà piuttosto: “Prepara da mangiare, strìngiti le vesti ai fianchi e sérvimi,
finché avrò mangiato e bevuto, e dopo mangerai e berrai tu”?
Avrà forse gratitudine verso quel servo, perché ha eseguito gli ordini ricevuti?
Così anche voi, quando avrete fatto tutto quello che vi è stato ordinato,
dite: “Siamo servi inutili.
Abbiamo fatto quanto dovevamo fare”».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Abbiamo scoperto la bellezza dei Dio di Gesù, abbiamo aderito alla sua proposta,
abbiamo accolto la Parola e l’abbiamo lasciata fiorire in noi stessi, cambiando la
nostra vita, illuminandola.
Gioiamo nel lavorare nella vigna del Signore, siamo colmi di stupore nell’incontrare
altri uomini e donne che come noi si sono fidati del Nazareno.
Sì, noi crediamo, con forza, con determinazione, con fatica.
E cerchiamo di leggere il mondo da una prospettiva altra. Alta.
Forse siamo anche impegnati in qualche servizio ecclesiale, dal più modesto al più
impegnativo, forse abbiamo anche delle responsabilità nelle comunità.
Proprio a noi, proprio a chi ha maggiori incarichi il Signore ricorda una verità
disarmante; è Lui che agisce, non noi.
Il mondo è già salvo, non dobbiamo salvarlo noi.
Perciò siamo gioiosamente servi inutili.
Perciò veri. Perciò liberi.
Non dobbiamo dimostrare niente a nessuno, dobbiamo solo diventare trasparenti
affinchè, attraverso i nostri gesti, la gente veda il volto di Dio.
Semplice no, a parole, ma di fatto è difficile, perciò, facciamoci aiutare dalla preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.

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