mercoledì 23 ottobre 2019

Il Vangelo del Giovedì 24 Ottobre 2019


Della 29° settimana del Tempo Ordinario.
S. Antonio Maria Claret, vescovo.
1° Lettura dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani (6,19-23)
Fratelli, parlo un linguaggio umano a causa della vostra debolezza.
Come infatti avete messo le vostre membra a servizio dell’impurità e
dell’iniquità, per l’iniquità, così ora mettete le vostre membra a servizio
della giustizia, per la santificazione.
Quando infatti eravate schiavi del peccato, eravate liberi nei riguardi della giustizia.
Ma quale frutto raccoglievate allora da cose di cui ora vi vergognate?
Il loro traguardo infatti è la morte.
Ora invece, liberati dal peccato e fatti servi di Dio, raccogliete il frutto per
la vostra santificazione e come traguardo avete la vita eterna.
Perché il salario del peccato è la morte; ma il dono di Dio è la vita eterna
in Cristo Gesù, nostro Signore.
Parola di Dio.
Dal Vangelo secondo Luca (12,49-53) anno dispari.
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Sono venuto a gettare fuoco sulla
terra, e quanto vorrei che fosse già acceso!
Ho un battesimo nel quale sarò battezzato, e come sono angosciato finché
non sia compiuto!
Pensate che io sia venuto a portare pace sulla terra?
No, io vi dico, ma divisione.
D’ora innanzi, se in una famiglia vi sono cinque persone, saranno divisi tre
contro due e due contro tre; si divideranno padre contro figlio e figlio contro
padre, madre contro figlia e figlia contro madre, suocera contro nuora e nuora
contro suocera».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Sono venuto a portare il fuoco, dice il Signore.
Il fuoco che incendia, che purifica, che divora, che illumina.
Il fuoco che divampa e contagia.
E parla di guerra, di lotte, di incomprensioni fra membri della famiglia in nome suo.
E di un battesimo.
Non più quello del Battista, no.
Un battesimo grondante sangue, un battesimo dolorante, un battesimo crocefisso.
Sì, tremo davanti a queste parole.
Tremo guardando le nostre assonnate assemblee, le nostre piccole meschinità
parrocchiali, le nostre solenni e noiose pompe liturgiche.
E le riunioni pastorali per decidere la data della prima comunione e le piccole
guerre per la preparazione del presepe, e le polemiche fra movimenti cattolici.
Dov’è il fuoco che brucia?
Dov’è l’ansia che divora?
La passione per l’annuncio?
Leggo e tremo, leggo e prego il Signore di aiutarmi a crescere, non voglio cadere
nella tentazione di rispondere alle varie provocazioni, per le verità che scrivo.
Leggo e prego, perché il Signore di aiutarmi a crescere nella passione per il Regno,
come ha saputo fare Lui e, per questo prego continuamente.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.


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