mercoledì 9 ottobre 2019

Il Vangelo del Giovedì 10 Ottobre 2019


Della 27° settimana del Tempo Ordinario.
1° Lettura dal libro del profeta Malachìa (3,13-20a)
Duri sono i vostri discorsi contro di me–dice il Signore–e voi andate
dicendo: «Che cosa abbiamo detto contro di te?».
Avete affermato: «È inutile servire Dio: che vantaggio abbiamo ricevuto dall’aver
osservato i suoi comandamenti o dall’aver camminato in lutto davanti al Signore
degli eserciti? Dobbiamo invece proclamare beati i superbi che, pur facendo il
male, si moltiplicano e, pur provocando Dio, restano impuniti».
Allora parlarono tra loro i timorati di Dio.
Il Signore porse l’orecchio e li ascoltò: un libro di memorie fu scritto davanti
a lui per coloro che lo temono e che onorano il suo nome.
Essi diverranno–dice il Signore degli eserciti–la mia proprietà particolare nel
giorno che io preparo.
Avrò cura di loro come il padre ha cura del figlio che lo serve.
Voi allora di nuovo vedrete la differenza fra il giusto e il malvagio, fra chi
serve Dio e chi non lo serve.
Ecco infatti: sta per venire il giorno rovente come un forno.
Allora tutti i superbi e tutti coloro che commettono ingiustizia saranno come
paglia; quel giorno, venendo, li brucerà–dice il Signore degli eserciti–fino a
non lasciar loro né radice né germoglio.
Per voi, che avete timore del mio nome, sorgerà con raggi benefici il sole di giustizia.
Parola di Dio.
Dal Vangelo secondo Luca (11,5-13) anno dispari.
In quel tempo, Gesù disse ai discepoli: «Se uno di voi ha un amico e a mezzanotte
va da lui a dirgli: “Amico, prestami tre pani, perché è giunto da me un amico da
un viaggio e non ho nulla da offrirgli”; e se quello dall’interno gli risponde: “Non
m’importunare, la porta è già chiusa, io e i miei bambini siamo a letto, non posso
alzarmi per darti i pani”, vi dico che, anche se non si alzerà a darglieli perché è suo
amico, almeno per la sua invadenza si alzerà a dargliene quanti gliene occorrono.
Ebbene, io vi dico: chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto.
Perché chiunque chiede riceve e chi cerca trova e a chi bussa sarà aperto.
Quale padre tra voi, se il figlio gli chiede un pesce, gli darà una serpe al posto del pesce?
O se gli chiede un uovo, gli darà uno scorpione?
Se voi dunque, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più
il Padre vostro del cielo darà lo Spirito Santo a quelli che glielo chiedono!».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
La splendida parabola dell’amico importuno ci dice che la preghiera è una
questione di insistenza e di abitudine in senso positivo.
Non di insistenza nel senso che si tratta di rompere le scatole a Dio finchè
non ci esaudisca, ma insistenza verso noi stessi, mettendo la preghiera al
centro della nostra vita interiore, coltivandola quotidianamente, anche solo
per pochi minuti, per formarci ad una santa abitudine.
La nostra preghiera non deve essere estemporanea, rarefatta, ma rivestirci
e animarci come qualcosa di essenziale alla nostra vita.
In aggiunta alla preghiera del Padre nostro, non importa quali siano le altre
parole che usiamo; la preghiera può essere una lode, una richiesta,
un’intercessione; l’essenziale è che ci rivolgiamo ad un padre che già ci
conosce e sa bene di cosa abbiamo bisogno e che sa se ciò che stiamo
chiedendo è per il nostro bene.
Abbiamo capito ora perché dobbiamo pregare per chiedere?
È semplice, se non avessimo bisogno di chiedere aiuto, di Lui non ci
interesserebbe assolutamente niente, perciò, chiediamo qualsiasi cosa
attraverso la preghiamo e, parleremo direttamente con il Signore,
tutto qui amici, vi basta?
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.

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