lunedì 2 settembre 2019

Il Vangelo del Martedì 3 Settembre 2019


Della 22° settimana del Tempo Ordinario.
S. Gregorio Magno, papa e dottore della Chiesa.
1° Lettura dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicèsi (5,1-6.9-11)
Riguardo ai tempi e ai momenti, fratelli, non avete bisogno che ve ne scriva;
infatti sapete bene che il giorno del Signore verrà come un ladro di notte.
E quando la gente dirà: «C’è pace e sicurezza!», allora d’improvviso la rovina
li colpirà, come le doglie una donna incinta; e non potranno sfuggire.
Ma voi, fratelli, non siete nelle tenebre, cosicché quel giorno possa sorprendervi
come un ladro. Infatti siete tutti figli della luce e figli del giorno; noi non
apparteniamo alla notte, né alle tenebre.
Non dormiamo dunque come gli altri, ma vigiliamo e siamo sobri.
Dio infatti non ci ha destinati alla sua ira, ma ad ottenere la salvezza per mezzo
del Signore nostro Gesù Cristo. Egli è morto per noi perché, sia che vegliamo
sia che dormiamo, viviamo insieme con lui.
Perciò confortatevi a vicenda e siate di aiuto gli uni agli altri, come già fate.
Parola di Dio.
Dal Vangelo secondo Luca (4,31-37) anno dispari.
In quel tempo, Gesù scese a Cafàrnao, città della Galilea, e in giorno di sabato
insegnava alla gente.
Erano stupiti del suo insegnamento perché la sua parola aveva autorità.
Nella sinagoga c’era un uomo che era posseduto da un demonio impuro;
cominciò a gridare forte: «Basta! Che vuoi da noi, Gesù Nazareno?
Sei venuto a rovinarci?
Io so chi tu sei: il santo di Dio!».
Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci da lui!».
E il demonio lo gettò a terra in mezzo alla gente e uscì da lui, senza fargli alcun male.
Tutti furono presi da timore e si dicevano l’un l’altro: «Che parola è mai questa,
che comanda con autorità e potenza agli spiriti impuri ed essi se ne vanno?».
E la sua fama si diffondeva in ogni luogo della regione circostante.
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
È nella sinagoga a pregare, l’indemoniato; veste come tutti, si comporta
come tutti, è un buon fedele, all’apparenza.
Ma la visione di Gesù lo scatena e manifesta tutta la sua rabbia che porta nel
cuore; è demoniaca una fede che si ferma al sapere senza contaminare la vita,
demoniaca una fede che non fa entrare Dio nella quotidianità, demoniaca una
fede che vede Dio come un avversario venuto per rovinare la  bella vita
peccaminosa che vorremmo fare.
Non basta frequentare una Chiesa per essere credenti e la prima conversione che
siamo chiamati ad operare è all’interno delle nostre comunità, nella nostra Chiesa.
Il rischio di vivere una fede sbagliata è sempre presente in noi ma l’autorevolezza
di Gesù ci guarisce, ci sana, ci converte, ci cambia nel profondo.
Lasciamo che la sua Parola autorevole, oggi, evidenzi i modi sbagliati che abbiamo
di vivere la fede e diventiamo finalmente discepoli come Egli vuole.
La prima conversione (che non è assolutamente facile), da operare è in noi stessi,
solo la preghiera ci può aiutare.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.

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