lunedì 26 agosto 2019

Il Vangelo del Martedì 27 Agosto 2019


Della 21° settimana del Tempo Ordinario.
Santa Monica, Anima benedetta e santa.
1° Lettura dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicèsi (2,1-8)
Voi stessi, fratelli, sapete bene che la nostra venuta in mezzo a voi non è stata inutile.
Ma, dopo avere sofferto e subìto oltraggi a Filippi, come sapete, abbiamo trovato
nel nostro Dio il coraggio di annunciarvi il Vangelo di Dio in mezzo a molte lotte.
E il nostro invito alla fede non nasce da menzogna, né da disoneste intenzioni e
neppure da inganno; ma, come Dio ci ha trovato degni di affidarci il Vangelo così
noi lo annunciamo, non cercando di piacere agli uomini, ma a Dio, che prova
i nostri cuori.
Mai infatti abbiamo usato parole di adulazione, come sapete, né abbiamo avuto
intenzioni di cupidigia: Dio ne è testimone.
E neppure abbiamo cercato la gloria umana, né da voi né da altri, pur potendo
far valere la nostra autorità di apostoli di Cristo.
Invece siamo stati amorevoli in mezzo a voi, come una madre che ha cura
dei propri figli.
Così, affezionati a voi, avremmo desiderato trasmettervi non solo il vangelo
di Dio, ma la nostra stessa vita, perché ci siete diventati cari.
Parola di Dio.
Dal Vangelo secondo Matteo (23,23-26) anno dispari.
In quel tempo, Gesù parlò dicendo: «Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che
pagate la decima sulla menta, sull’anéto e sul cumìno, e trasgredite le prescrizioni
più gravi della Legge: la giustizia, la misericordia e la fedeltà.
Queste invece erano le cose da fare, senza tralasciare quelle.
Guide cieche, che filtrate il moscerino e ingoiate il cammello!
Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che pulite l’esterno del bicchiere e del piatto,
ma all’interno sono pieni di avidità e d’intemperanza.
Fariseo cieco, pulisci prima l’interno del bicchiere, perché anche l’esterno diventi pulito!».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Gesù non le manda proprio a dire e l’immagine zuccherosa che abbiamo
di Lui non corrisponde certo alla realtà.
Per questo; capiamo perché non fosse proprio ben visto dalle autorità dell’epoca!
Gesù è severo con chi manipola la Parola di Dio, si scaglia con decisione
contro l’ipocrisia degli uomini religiosi.
E perciò, anche contro di noi, paurosi discepoli.
Ha ragione, il Signore, anche nella Chiesa, nelle nostre comunità, spesso si è
ossessionati da piccole questioni, dallo stile celebrativo all’orario dei catechismi,
scordandoci l’essenziale.
Forse perché facendo grandi i problemi piccoli, quelli davvero importanti
rimangono sullo sfondo.
Il Signore non è venuto a cambiare uno iota della Legge, ma a riportarla
alla sua origine.
Proviamo allora, a verificare la nostra vita spirituale, a distinguere nella
pastorale delle nostre parrocchie cosa è essenziale e cosa superfluo e, che
tutto sia sempre e solo manifestazione del Regno che dobbiamo rendere
presente in mezzo a noi.
Facile, direte voi; no, non è proprio così facile, spesso si va a pestare i piedi a
qualcuno, ed allora, è meglio lasciare le cose come stanno per non avere problemi.
No amici, il Signore non vuole questo da noi, Lui vuole che possiamo essere
dei combattenti, non dei paurosi, non sarà facile, ma la preghiera ci può aiutare.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.

Nessun commento:

Posta un commento