lunedì 8 luglio 2019

Il Vangelo del Martedì 9 Luglio 2019


Della 14° settimana del Tempo Ordinario.
Santi Agostino Zhao Rong e compagni, testimoni del Vangelo.
1° Lettura dal libro della Gènesi (32,23-33)
In quei giorni, di notte Giacobbe si alzò, prese le due mogli, le due schiave,
i suoi undici bambini e passò il guado dello Iabbok.
Li prese, fece loro passare il torrente e portò di là anche tutti i suoi averi.
Giacobbe rimase solo e un uomo lottò con lui fino allo spuntare dell’aurora.
Vedendo che non riusciva a vincerlo, lo colpì all’articolazione del femore e
l’articolazione del femore di Giacobbe si slogò, mentre continuava a lottare con lui.
Quello disse: «Lasciami andare, perché è spuntata l’aurora».
Giacobbe rispose: «Non ti lascerò, se non mi avrai benedetto!».
Gli domandò: «Come ti chiami?».
Rispose: «Giacobbe».
Riprese: «Non ti chiamerai più Giacobbe, ma Israele, perché hai combattuto
con Dio e con gli uomini e hai vinto!».
Giacobbe allora gli chiese: «Svelami il tuo nome».
Gli rispose: «Perché mi chiedi il nome?».
E qui lo benedisse.
Allora Giacobbe chiamò quel luogo Penuèl: «Davvero–disse–ho visto Dio
faccia a faccia, eppure la mia vita è rimasta salva».
Spuntava il sole, quando Giacobbe passò Penuèl e zoppicava all’anca.
Per questo gli Israeliti, fino ad oggi, non mangiano il nervo sciatico, che è
sopra l’articolazione del femore, perché quell’uomo aveva colpito
l’articolazione del femore di Giacobbe nel nervo sciatico.
Parola di Dio.
Dal Vangelo secondo Matteo (9,32-38) anno dispari.
In quel tempo, presentarono a Gesù un muto indemoniato.
E dopo che il demonio fu scacciato, quel muto cominciò a parlare.
E le folle, prese da stupore, dicevano: «Non si è mai vista una cosa simile in Israele!».
Ma i farisei dicevano: «Egli scaccia i demòni per opera del principe dei demòni».
Gesù percorreva tutte le città e i villaggi, insegnando nelle loro sinagoghe,
annunciando il vangelo del Regno e guarendo ogni malattia e ogni infermità.
Vedendo le folle, ne sentì compassione, perché erano stanche e sfinite come
pecore che non hanno pastore.
Allora disse ai suoi discepoli: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai!
Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe!».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Non abbiamo mai visto nulla di simile; non abbiamo mai visto persone
ammutolite dalla vita imparare a confidarsi a raccontare le proprie emozioni,
a parlare di sé, a trovare le parole, illuminati dalla Parola.
Non abbiamo mai visto nulla di simile; persone guarite nel profondo,
rese libere dal Vangelo.
Non abbiamo mai visto nulla di simile; un Dio compassionevole, attento al
nostro dolore, alle nostre paure, che vede quanto siamo sbandati, che sa quanto
dolore portiamo nel cuore.
Non abbiamo mai visto nulla di simile; che Dio decida di guarire la nostra
solitudine inventando la Chiesa che è la compagnia di Dio agli uomini.
Questo siamo chiamati a diventare; non struttura, non organizzazione,
ma profezia di un mondo altro e alto, di un mondo diverso di vivere insieme,
di crescere e costruire il sogno di Dio.
Dio non toglie il dolore del mondo, ma abita il mondo attraverso uomini e donne
che, pur davanti al dolore, hanno accolto, raccontano e vivono giorno per giorno,
questo nostro Dio.
E sicuramente amici, solo chi ha vissuto, o sta vivendo il doloro sono in grado di
capire chi è nel dolore e confortarlo, ma solo se ci facciamo aiutare dalla preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.

Nessun commento:

Posta un commento