mercoledì 24 luglio 2019

Il Vangelo del Giovedì 25 Luglio 2019


Della 16° settimana del Tempo Ordinario.
San Giacomo apostolo.
1° Lettura dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi (4,7-15)
Fratelli, noi abbiamo un tesoro in vasi di creta, perché appaia che questa
straordinaria potenza appartiene a Dio, e non viene da noi.
In tutto, infatti, siamo tribolati, ma non schiacciati; siamo sconvolti, ma non
disperati; perseguitati, ma non abbandonati; colpiti, ma non uccisi, portando
sempre e dovunque nel nostro corpo la morte di Gesù, perché anche la vita
di Gesù si manifesti nel nostro corpo.
Sempre infatti, noi che siamo vivi, veniamo consegnati alla morte a causa di
Gesù, perché anche la vita di Gesù si manifesti nella nostra carne mortale.
Cosicché in noi agisce la morte, in voi la vita.
Animati tuttavia da quello stesso spirito di fede di cui sta scritto: «Ho creduto,
perciò ho parlato», anche noi crediamo e perciò parliamo, convinti che colui
che ha risuscitato il Signore Gesù, risusciterà anche noi con Gesù e ci porrà
accanto a lui insieme con voi.
Tutto infatti è per voi, perché la grazia, accresciuta a opera di molti, faccia
abbondare l'inno di ringraziamento, per la gloria di Dio.
Parola di Dio.
Dal Vangelo secondo Matteo (20,20-28) anno dispari.
In quel tempo, si avvicinò a Gesù la madre dei figli di Zebedèo con i suoi figli
e si prostrò per chiedergli qualcosa.
Egli le disse: «Che cosa vuoi?».
Gli rispose: «Dì che questi miei due figli siedano uno alla tua destra e uno
alla tua sinistra nel tuo regno».
Rispose Gesù: «Voi non sapete quello che chiedete.
Potete bere il calice che io sto per bere?».
Gli dicono: «Lo possiamo».
Ed egli disse loro: «Il mio calice, lo berrete; però sedere alla mia destra e alla mia
sinistra non sta a me concederlo: è per coloro per i quali il Padre mio lo ha preparato».
Gli altri dieci, avendo sentito, si sdegnarono con i due fratelli.
Ma Gesù li chiamò a sé e disse: «Voi sapete che i governanti delle nazioni
dòminano su di esse e i capi le opprimono.
Tra voi non sarà così; ma chi vuole diventare grande tra voi, sarà vostro servitore
e chi vuole essere il primo tra voi, sarà vostro schiavo.
Come il Figlio dell'uomo, che non è venuto per farsi servire, ma per servire
e dare la propria vita in riscatto per molti».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Giacomo è stato il primo, fra i dodici, a versare il proprio sangue in
testimonianza al Signore.
È bello per noi, nel cuore dell’estate, fare memoria di un apostolo.
Siamo così poco abituati a pensarli come persone reali, che hanno avuto un
percorso di vita, degli affetti, che hanno compiuto degli sbagli, che portavano
nel cuore dei sogni.
Ce lo immaginiamo, invece, come una statua e non come una persona reale.
Quanta passione deve avere attraversato il suo cuore per lasciare tutto
e seguire il Maestro?
E per restargli fedele fino alla morte drammatica?
Quanta fatica deve avere fatto per superare gli scogli incomprensibili che
si sono presentati lungo il percorso di Gesù?
Quante notti insonni ha affrontato pensando a ciò che stava accadendo?
Il suo corpo è sepolto in Spagna, meta di pellegrinaggi dal Medioevo.
Chiediamogli, oggi di diventare dei veri cercatori di Dio, dei pellegrini in
cerca di amore paterno, facendoci aiutare dalla preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.

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