mercoledì 10 luglio 2019

Il Vangelo del Giovedì 11 Luglio 2019


Della 14° settimana del Tempo Ordinario.
San Benedetto abate, patrono d’Europa.
1° Lettura dal libro dei Proverbi (2,1-9)
Figlio mio, se tu accoglierai le mie parole e custodirai in te i miei precetti,
tendendo il tuo orecchio alla sapienza, inclinando il tuo cuore alla prudenza,
se appunto invocherai l'intelligenza e rivolgerai la tua voce alla prudenza,
se la ricercherai come l'argento e per averla scaverai come per i tesori,
allora comprenderai il timore del Signore e troverai la conoscenza di Dio,
perché il Signore dà la sapienza, dalla sua bocca escono scienza e prudenza.
Egli riserva ai giusti il successo, è scudo a coloro che agiscono con rettitudine,
vegliando sui sentieri della giustizia e proteggendo le vie dei suoi fedeli.
Allora comprenderai l'equità e la giustizia, la rettitudine e tutte le vie del bene.
Parola di Dio.
Dal Vangelo secondo Matteo (19,27-29) anno dispari.
In quel tempo, Pietro gli rispose: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo
seguito; che cosa dunque ne avremo?».
E Gesù disse loro: «In verità io vi dico: voi che mi avete seguito, quando il
Figlio dell’uomo sarà seduto sul trono della sua gloria, alla rigenerazione del
mondo, siederete anche voi su dodici troni a giudicare le dodici tribù d’Israele.
Chiunque avrà lasciato case, o fratelli, o sorelle, o padre, o madre, o figli,
o campi per il mio nome, riceverà cento volte tanto e avrà in eredità la vita eterna».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Benedetto, benedetto!
Di nome e di fatto!
Il suo desiderio di rifugiarsi nel Signore, lontano dal mondo, quel bisogno
assoluto di galleggiare sulle macerie di un mondo in disfacimento attingendo
e rielaborando precedenti esperienze di vita comunitaria fatte da altri,
hanno “inventato” il monachesimo occidentale.
La sua regola, a distanza di un millennio, risplende per il suo equilibrio
e il suo buon senso e ancora attira migliaia di uomini e donne a lasciare
tutto per vivere sotto la guida di un abate sulle strade che conducono a Cristo.
Benedetto ricorda alla nostra società e alla nostra Chiesa, troppo spesso
ridotta ad agenzia di servizi religiosi, la priorità dell’interiorità, della
meditazione e della preghiera, ecco appunto.
I monaci, ancora oggi, sono lì a dimostrare all’umanità che vale la pena
vivere dedicando ogni energia alla ricerca di Dio e all’ascolto della Parola,
che è la sola che ci può aiutare.
Perciò, imitiamone il cammino nella condizione in cui viviamo, io lo sto
già facendo, e ne sono soddisfatto amici.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.

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