venerdì 16 novembre 2018

Il Vangelo del Sabato 17 Novembre 2018


Della 32° settimana del Tempo Ordinario.
S. Elisabetta d’Ungheria, religiosa.
1° Lettura dalla terza lettera di san Giovanni apostolo (5-8)
Dal Vangelo secondo Luca (18,1-8) anno pari.
In quel tempo, Gesù diceva ai suoi discepoli una parabola sulla necessità
di pregare sempre, senza stancarsi mai: «In una città viveva un giudice, che
non temeva Dio né aveva riguardo per alcuno.
In quella città c’era anche una vedova, che andava da lui e gli diceva:
“Fammi giustizia contro il mio avversario”.
Per un po’ di tempo egli non volle; ma poi disse tra sé: “Anche se non temo
Dio e non ho riguardo per alcuno, dato che questa vedova mi dà tanto fastidio,
le farò giustizia perché non venga continuamente a importunarmi”».
E il Signore soggiunse: «Ascoltate ciò che dice il giudice disonesto.
E Dio non farà forse giustizia ai suoi eletti, che gridano giorno
e notte verso di lui?
Li farà forse aspettare a lungo?
Io vi dico che farà loro giustizia prontamente.
Ma il Figlio dell’uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
L’esempio di Gesù è davvero emblematico.
Egli, per far comprendere l’efficacia della preghiera, prende come esempio
una vedova petulante e un giudice disonesto.
Non sono certamente i modelli più indicati di preghiera!
Eppure, quello che Gesù vuole farci capire è che Dio è attento alle nostre
parole e alle nostre preghiere, soprattutto quelle che diciamo con il cuore.
Quindi, il problema non è che Dio non ci ascolta, quanto piuttosto il fatto
che spesso, quando chiediamo, non lo facciamo davvero con fede.
Questa è la causa di tante preghiere che ci sembra restino inascoltate.
In realtà, Gesù vuole stimolarci a non abbatterci e ad aprirci alla volontà di
Dio, anche quando ci sembra di non essere esauditi; troveremo la vera pace.
Il primo dono da chiedere è allora quello della perseveranza e poi ricordiamoci
di iniziare la preghiera con l’invocazione dello Spirito Santo.
Perciò, preghiamo.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.

Nessun commento:

Posta un commento