venerdì 21 settembre 2018

Il Vangelo del Sabato 22 Settembre 2018


Della 24° settimana del Tempo Ordinario.
1° Lettura dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi (15,35-37.42-49)
Dal Vangelo secondo Luca (8,4-15) anno pari.
In quel tempo, poiché una grande folla si radunava e accorreva a lui gente
da ogni città, Gesù disse con una parabola: «Il seminatore uscì a seminare
il suo seme.
Mentre seminava, una parte cadde lungo la strada e fu calpestata, e gli
uccelli del cielo la mangiarono.
Un’altra parte cadde sulla pietra e, appena germogliata, seccò per
mancanza di umidità.
Un’altra parte cadde in mezzo ai rovi e i rovi, cresciuti insieme con essa,
la soffocarono.
Un’altra parte cadde sul terreno buono, germogliò e fruttò cento volte tanto».
Detto questo, esclamò: «Chi ha orecchi per ascoltare, ascolti!».
I suoi discepoli lo interrogavano sul significato della parabola.
Ed egli disse: «A voi è dato conoscere i misteri del regno di Dio, ma agli altri
solo con parabole, affinché vedendo non vedano e ascoltando non comprendano.
Il significato della parabola è questo: il seme è la parola di Dio.
I semi caduti lungo la strada sono coloro che l’hanno ascoltata, ma poi viene
il diavolo e porta via la Parola dal loro cuore, perché non avvenga che,
credendo, siano salvati.
Quelli sulla pietra sono coloro che, quando ascoltano, ricevono la Parola con
gioia, ma non hanno radici; credono per un certo tempo, ma nel tempo della
prova vengono meno.
Quello caduto in mezzo ai rovi sono coloro che, dopo aver ascoltato, strada
facendo si lasciano soffocare da preoccupazioni, ricchezze e piaceri della
vita e non giungono a maturazione.
Quello sul terreno buono sono coloro che, dopo aver ascoltato la Parola con
cuore integro e buono, la custodiscono e producono frutto con perseveranza.
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Questa parabola di Gesù è veramente importante; l’entusiasmo dà grande
energia, ma purtroppo dura poco.
Quindi il Signore dice questa storia per farci capire che, al di là di quello che
conta nel rapporto con Lui è soprattutto legato a quanto spazio diamo
all’ascolto della sua Parola e, di conseguenza, con quanto impegno
cerchiamo di metterla in pratica.
Effettivamente, considerando come si svolsero i fatti nella vicenda di Gesù,
ci si rende conto che pochi avevano accolto nella propria vita la sua Parola
e i suoi insegnamenti.
Gli evangelisti ci dicono che, man mano, molte persone tornarono indietro
e non andavano più con Lui.
È anche il nostro caso?
Quando le cose si fanno difficili e la Parola diventa esigente, cosa facciamo?
Anche noi lo abbandoniamo?
Speriamo di no, ma se abbiamo dei dubbi, solo la preghiera ci può aiutare.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.

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